Raffaele Quattrone è un sociologo e curatore di arte contemporanea italiano. Formatosi all’Università di Urbino e Firenze nel 2010 pubblica il suo primo libro “Modernità e campo dell’arte. Per una sociologia critica dell’arte contemporanea” influenzato dalle teorie del sociologo francese Pierre Bourdieu e vince con il progetto “Dis-Orienteering: il gioco dell’identità nella società del rischio” la terza edizione del Concorso Regionale per giovani curatori e critici d’arte “A cura di…” organizzato da Giovani d’Arte, Comune di Modena e promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il libro “Modernità e campo dell’arte” verrà rielaborato nel 2012 grazie all’inconro con Carmine Muliere direttore della rivista Equipèco con l'acquisizione di due importanti contributi: una prefazione di Michelangelo Pistoletto (nel 2012 Quattrone diventa ambasciatore del progetto Rebirth – Terzo Paradiso) e una conversazione con l’artista cinese Wang Qingsong. Il libro viene pubblicato da Edizioni Equipèco nel 2014 con il titolo “IN ITINERE. Arte contemporanea in trasformazione”.
Dal 2010 ad oggi ha curato diverse mostre in spazi pubblici e privati, seguendo artisti emergenti ed affermati. Dal 2015 collabora con la Real Academia de Espana en Roma dove ha curato nel 2017 la mostra “Oltre ogni ragionevole dubbio. Alberto Di Fabio – Kepa Garraza”, co-curato, nel 2019, - con Rosalia Banet e Xosè Prieto Souto - la mostra “L’ultimo Espaliù” e curato nel 2023 l’installazione “Michelangelo Pistoletto – Pozzo Specchio nel Tempietto di Bramante”.
Nel 2018 pubblica per 24ORE Cultura il libro “NewFaustianWorld. 17 pittori per l'arte del XXI secolo” sulle opere di Glenn Brown, Maurizio Cannavacciuolo, Andrea Chiesi, Tiffany Chung, Njideka Akunyili Crosby, Alberto Di Fabio, Kepa Garraza, NS Harsha, Songsong Li, Alessandro Moreschini, Mauro Pipani, Imran Qureshi, Terry Rodgers, Raqib Shaw, Philip Taaffe, Josep Tornero, Jan Worst.
Il libro ispira l'allestimento di due mostre ("Augeo Art Space", a Rimini; "Beatrice Burati Anderson", a Venezia) e la realizzazione di un docu-film diretto da Piero Passaro e prodotto da Theater 7/2 Productions. Tradotto in inglese, francese, spagnolo, indi e greco il docu-film è stato presentato in centinaia di eventi e festival in tutto il mondo ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali. Collabora con diverse riviste nazionali ed internazionali parlando di temi che gli sono particolarmente a cuore oppure di artisti e mostre che in un qualche modo lo interessano.
Parallelamente alla carriera di curatore di arte contemporanea Quattrone occupa diversi ruoli nel Dipartimento Emilia Romagna dell’Associazione Nazionale Sociologi, inclusa la presidenza per più mandati fino al 2019.