Arte e moda hanno sempre costituito un connubio importante e reciprocamente costruttivo. Ne ritroviamo un ottimo esempio nella ricerca artistica di Attilio Carota che dal 2013 è presente nel settore con il suo marchio attilio.carota design. “La sua ricerca artistica si mostra attraverso diversi linguaggi che vanno da quelli del corpo al costume passando per la pittura e le arti figurative, spesso messi in relazione con la costruzione di installazioni e performance”.
E così Attilio Carota crea nuovi stili attingendo a diverse epoche storiche e diverse culture, combinando colori diversi, osando abbinamenti differenti, sperimentando nuovi linguaggi. In bilico tra tradizione e modernità ogni collezione ha un'essenza onirica, uno spirito reazionario ma rassicurante, una forma nuova che ci permette di vedere la nostra quotidianità con occhi diversi. Sempre diversi. Sempre curiosi. Perché essere curiosi di conoscere e sperimentare è il fulcro della nostra esistenza. Ne troviamo una traccia evidente nella collezione donna Autunno/Inverno 2017/2018. “Il silenzioso calore di deserti d'Africa, il misterioso fascino delle moschee e dei templi orientali, la ricchezza dei colori e dei tessuti dei souk di Marrakech: la collezione Autunno/Inverno 2017/2018 del brand attilio.carota design è il racconto di una bellezza sensuale e sfuggente scovata nei furtivi sguardi di una moderna Sherazade”.
Una collezione importante, interessante, dove la qualità della sartorialità italiana incontra il fascino delle culture dei popoli del Mediterraneo. Un viaggio esperienziale nei miti e nelle leggende che parlano di regine, principesse, gitane ma anche di concubine. “I long dress scendono morbidi sui fianchi come gli abiti delle nomadi gitane: gli impalpabili chiffon e le organze nelle nuances verde petrolio, carta da zucchero e platino, le sete dipinte con le sfumature della tecnica pittorica del trompe l'oeil, le gonne in tulle e piquè dalle trasparenze estreme, gli audaci corpetti in pelle e i preziosi ricami in pizzo, perle e cristalli sono abbinati a blazer oversize destrutturati e a boleri cesellati”.
Un altro talentuoso stilista italiano da seguire con attenzione e interesse perché in quegli abiti, in quei colori, in quegli abbinamenti si cela l'essenza e il futuro della nostra umanità.