Uno dei rimproveri più comuni che in questi anni abbiamo mosso al sistema italiano è stato quello di non aver saputo e non ancora sapere valorizzare gli artisti italiani né tanto meno il territorio. È per questo che l'apertura del Museo Bertozzi & Casoni presso la Cavallerizza Ducale di Sassuolo, grazie all'aiuto e l'impegno di Franco Stefani, presidente del Gruppo System, stupisce e conforta.
“Il Museo Bertozzi & Casoni è un omaggio agli artisti ed è il mio regalo di Natale per Sassuolo e per tutto il territorio” afferma Franco Stefani. “Il pubblico potrà ammirare come con opere come queste la ceramica sia entrata di diritto nel mondo dell’arte contemporanea utilizzando allo stesso tempo tecniche che richiedono una maestria da bottega rinascimentale e tecnologie all’avanguardia. Il tutto in un luogo speciale per Sassuolo: la Cavallerizza Ducale. Un edificio dall’architettura straordinaria che è tornato a nuova vita con una funzione culturale e sociale, assolvendo quello che era il nostro obiettivo: ridare alla città un luogo storico e di grande spessore dal punto di vista del patrimonio culturale”, conclude Stefani.
Un regalo di Natale di tutto rispetto visto che raccoglie la collezione del duo Bertozzi & Casoni, una società tra due artisti di fama internazionale che proprio qui in Emilia Romagna hanno la base della loro attività. Una pratica artistica unica, capace di far dialogare un prodotto artigianale come la ceramica con una riflessione più ampia sulla contemporaneità e più in generale sulla condizione dell'uomo: la ceramica, un materiale molto bello ma anche molto fragile come la nostra esistenza; i rifiuti della società umana, oggetto delle loro meravigliose vanitas dove lo scarto, il caduco diventa importante, diventa bello, diventa interessante, diventa arte; il rapporto tra natura e cultura, tra natura e uomo dove la natura almeno nello spazio dell'arte riprende il sopravvento su ciò che ha creato l'uomo e in un qualche modo lo rivitalizza donandogli una nuova vita.
Nell'arte di Bertozzi & Casoni troviamo la complessità della vita: la bellezza e la morte, la spiritualità e la materialità, la forza e la debolezza. Riflessioni sociologiche e filosofiche si legano egregiamente a una resa estetica ed artistica di grande livello e di ampio respiro. La loro pratica non è solo artigianato, non è solo ceramica ma espressione di una grande maestria dell'arte contemporanea. Bertozzi & Casoni plasmano la ceramica come il demiurgo plasmava la materia dell'universo. Ci pongono davanti a noi stessi, a quello che siamo, che facciamo come se avessimo di fronte uno specchio. In quelle ceramiche non ci sono solo piante, fiori, animali, rifiuti... ci siamo noi anche se di noi ci sono solo tracce. C'è il nostro passaggio, il nostro segno, e questo diventa motivo di riflessione e di crescita.
Come afferma Franco Bertoni, al Museo Bertozzi & Casoni sono in mostra permanente opere raramente esposte come Composizione e scomposizione del 2007, Composizione non finita-infinita presentata alla Biennale di Venezia nel 2009, Sedia elettrica con farfalle del 2011, Regeneration esposta a Londra nel 2012, Polar bear del 2016 e Resistenza 2 realizzata per la recente mostra ad Ascoli Piceno. Da non dimenticare Scegli il Paradiso del 1997 che chiude mirabilmente il capitolo della maiolica dipinta e Madonna scheletrita del 2008 che rappresenta una dei loro migliori capolavori.