Non deve essere particolarmente facile nascere e vivere a Miglianico in Abruzzo e arrivare a esporre la propria collezione al Salone Internazionale d’Arte Contemporanea presso il Carrousel du Louvre a Parigi, tempio dell’arte e della cultura internazionale.
Ci è riuscito Simone Racioppo, classe 1977, che dopo aver presentato la Collezione Parisienne (gioielli in preziosissimo tessuto e Swarovski) ispirata alle dive Sophia Loren, Claudia Cardinale ed Emmanuelle Beart, all’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia è pronto per il Museo del Louvre dove insieme a Doriana Roio (sua managing director, manager di rete internazionale, stilista proprietaria di un proprio luxury brand) e Bieffe Effebi (visual a Palazzo Fendi e organizzatrice di mostre/eventi) presenterà la sua Collezione dal 24 al 26 ottobre 2014. Dopo gli inizi negli atelier di Laura Biagiotti e Mariella Burani, Simone Racioppo inizia nel 2001 la sua attività indipendente di fashion designer creando outfit per Gigi D’Alessio, Fiorella Mannoia, Morgan, Micol Olivieri e Laura Pausini. Nel 2012 Simone Racioppo insieme a Doriana Roio crea gli outfit del talent show X Factor con particolare attenzione a quelli di Morgan, per il quale curano anche i costumi di scena dell’opera buffa di Cimarosa Il matrimonio segreto della quale rappresentazione Morgan era anche regista.
Adesso ci troviamo di fronte a un nuovo percorso dell’attività dello stilista abruzzese, un nuovo debutto e anche un nuovo impegno. Simone Racioppo si lascia ispirare per questa sua collezione da tre icone internazionali conosciute e riconosciute non solo per la loro professionalità e bellezza ma anche per essere un “certo” tipo di donna: battagliera, determinata, socialmente impegnata. Sofia Loren e Claudia Cardinale incarnano infatti l’impegno per i diritti delle donne in un periodo storico nel quale si impone un nuovo modello di donna, libera e indipendente, che aspira a un ruolo sociale e professionale paritario rispetto a quello dell’uomo. Emmanuelle Beart, invece, è molto conosciuta per il suo attivismo contro le politiche francesi relative all’immigrazione: nel 1996 infatti occupò insieme ad altri manifestanti una chiesa di Parigi per manifestare a favore degli immigrati illegali (sans-papier).
Ho incontrato Simone Racioppo alla vigilia della presentazione al Louvre e ne ho approfittato per fargli qualche domanda. Puoi parlarci di questa nuova collezione e del tipo di donna al quale è indirizzata?
Certamente. Questa collezione è indirizzata a una donna emancipata che ama distinguersi con classe e raffinatezza senza mai rinunciare alla propria personalità. È anche una donna indipendente, passionale, molto determinata nel raggiungere i suoi obiettivi e ciò che si prefigge.
Il mondo della moda è molto spesso presentato come un mondo irreale, effimero, superficiale in netto contrasto con il mondo reale e con i suoi diversi tipi di impegno (civile, sociale, politico, ecc.). Come nasce e come hai sviluppato nel tuo progetto questo tipo di sensibilità e desiderio?
La sensibilità e i desideri sono qualcosa di innato, fanno parte di me e sono quindi genitori di ogni mio progetto. Importante è non perdere mai la nostra voce più profonda nonostante subiamo ogni giorno, più o meno inconsapevolmente, condizionamenti di ogni tipo da chi ci circonda, dalla società, dall’ambiente in cui lavoriamo e viviamo. Ma alla fine dipende da noi decidere cosa vogliamo lasciar vivere di positivo e cosa scegliamo di perdere. Abbiamo la responsabilità di difendere strenuamente le emozioni, la sensibilità e i nostri desideri perché sono qualcosa di inestimabile.
C’è un tipo di donna al quale la tua produzione fa riferimento? È più un tipo ideale o reale?
È una donna dei tempi d'oggi che strizza l'occhio al passato, che sa ritagliarsi un posto nel mondo usando testa e cuore. Questa donna a cui mi ispiro esiste, ed è la mia manager, Doriana Roio, che ha saputo valorizzarmi e rilanciare la mia carriera al contrario di molti altri. Lei ha una fortissima personalità e un notevole talento nel management. È dolce ma anche dura e intransigente quando è il momento di esserlo. Mira sempre all’innovazione, al non ripetersi mai, a distinguersi ma portando sempre con sé elementi del passato del tutto reinterpretati. Non a caso da noi è indicata come la nuova “Regina d’Abruzzo“; è stata capace in tempi di recessione e di profonda crisi economica di creare una rete business internazionale di cui faccio parte anch’io e nello stesso tempo sviluppare in breve tempo il suo luxury brand da stilista in diversi Paesi esteri. In tutto ciò include il suo impegno politico e nel giornalismo. Purtroppo siamo circondati da molta mediocrità, e da molte figure illusorie che portano avanti solo le parole. Solo con lei e con il suo talento in pochi mesi sono arrivato a traguardi importantissimi. Quindi, questa è la donna a cui faccio riferimento: una donna fuori del comune, una donna vincente.
Come nasce la tua passione per la moda e come si è sviluppata in questi anni?
La passione per la moda nasce dalla mia infanzia; è qualcosa che ho sempre sentito far parte del mio Dna e come tale è cresciuta tra i sacrifici e una grande caparbietà. Non ha mai vacillato, neanche davanti ai momenti più difficili; anzi proprio in quei frangenti si faceva sentire più forte che mai: era impossibile ignorarla. Nel corso degli anni ha attraversato varie fasi: per molto tempo si è focalizzata sugli abiti da sposa: dolci, romantici, sensuali e non a caso ho dedicato molto slancio agli outfit per big della musica italiana e dello spettacolo. In questo momento, la mia passione è incanalata nella nuova SR Jewels di cui sono particolarmente orgoglioso ed entusiasta, legata al mondo del cinema e dell’arte italiano e internazionale.
Hai già lavorato con importanti personaggi del mondo dello spettacolo. Stai pensando di realizzare o hai già realizzato delle linee di abiti o accessori, come nel caso della SR Jewels, indirizzati a un pubblico più ampio?
I personaggi dello spettacolo mi danno da sempre grandi emozioni. Ovviamente poi il tutto va a modificarsi e completarsi con quelle persone che non rientrano nello show business ma che vogliono sentirsi uniche e speciali, che vogliono avere al collo o al polso un gioiello modello non riproducibile: solo loro in quel momento lo stanno indossando. Un pubblico più ampio sicuramente rispetto alla nicchia dei personaggi noti, ma che si lascia rendere peculiare dalla SR Jewels. La ricchezza sta nel distinguersi, nell’avere qualcosa che molti altri non potranno avere. La bellezza e il valore di questi gioielli legati al lusso stanno nei tessuti preziosi e nei ricami a mano con fiumi di Swarovski, nell’unicità dell’opera e nell’emozione che donano quando vengono indossati. L’imponenza culturale e artistica del Louvre farà da sfondo di grande prestigio alla presentazione internazionale della SR Jewels dal 24 al 26 ottobre prossimo nel Salone Internazionale d’Arte Contemporanea tramite tre gioielli selezionati all’interno della Collezione Parisienne e ispirati alle tre dive Loren, Cardinale e Beart. Sottolineo l’efficiente collaborazione della visual Bieffe Effebi incontrata da pochi mesi; reduce da collaborazioni professionali presso Palazzo Fendi a Roma, è stata nello staff organizzativo di mostre di rilievo come quella dedicata agli Etruschi sempre nella Capitale. Sicuramente farà un ottimo lavoro anche a Parigi, curerà l’allestimento del nostro spazio espositivo con eleganza e professionalità. E per concludere, menzione speciale per lo staff organizzativo della curatrice Sabrina Falzone che ci ha dato l’opportunità di effettuare la presentazione internazionale della SR Jewels in una cornice strepitosa come quella del Louvre e ci ha accompagnati passo per passo con una costante disponibilità.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Puoi anticiparci già qualcosa?!
I nuovi progetti fanno parte della mia quotidianità, non potrei vivere senza obiettivi e senza sogni da realizzare. Di fatto, come dice spesso la mia manager, il bello è non sentirsi mai arrivati, si deve sempre tendere verso nuovi desideri e percorsi di crescita pur godendo e apprezzando i risultati raggiunti. Di certo mi aspetta una maggiore penetrazione commerciale sia nel mercato italiano che nel mercato internazionale: questa è una sfida monumentale in cui mi tuffo con molto entusiasmo e senza timori. Così come ci sono nuovi progetti legati al mondo dello show business italiano ai quali inizierò a lavorare appena farò ritorno da Parigi.