Giuseppe vive tra Londra, Barcellona e Napoli, cura ed organizza eventi artistici e collettive per artisti emergenti, lavorando sempre molto e con passione e collaborando con altri professionisti curatori d'arte e collezionisti d'arte, principalmente contemporanea. Le tre città in cui vive, anche se differenti per diversi e molteplici aspetti, hanno qualcosa che le accomuna profondamente, la frenesia creativa ed operativa che si vede così come nel centro della City, anche nelle Ramblas de Barcelona e sul golfo di Napoli.
Lavoro a parte, per Giuseppe il viaggio è un'arte a sé stante, che pratica con passione. Non è vincolato dalla vicinanza; è invece attratto da luoghi ricchi di intrigo e fascino. Che sia a due passi o annidata in una terra lontana, se una destinazione promette novità, lo attira. Eppure, tra le sue avventure in giro per il mondo, rimane una costante: l'abbraccio di cucine deliziose che stuzzicano il suo palato e saziano la sua anima.
Esplorare nuovi orizzonti culinari durante il viaggio è un'esperienza esaltante: i sapori locali svelano culture, storie e tradizioni, trasformando ogni pasto in un'avventura memorabile e deliziosa.
A Londra, la città dei contrasti, Giuseppe si ritrova immerso in un polo di innovazione e tradizione. I moderni grattacieli del quartiere finanziario si ergono come monumenti alle conquiste umane, rispecchiando la sua ricerca di superare i confini artistici. Proprio come i diversi quartieri di Londra si fondono in un ricco arazzo, Giuseppe riunisce i vari tratti di artisti emergenti in una narrazione armoniosa.
Barcellona, con il suo gusto mediterraneo, riecheggia il fervore di Giuseppe per l'arte. Mentre passeggia lungo le iconiche Ramblas, i suoi sensi danzano al ritmo degli spettacoli di strada e delle chiacchiere esuberanti dei suoi compagni di viaggio. L'architettura d'avanguardia della città testimonia l'immaginazione sfrenata dei suoi abitanti, un'ispirazione che alimenta la riserva creativa di Giuseppe mentre scolpisce spazi per il dialogo artistico.
Napoli, adagiata nell'azzurro del Golfo, sussurra segreti di antiche civiltà. Tra le strade logore della città, Giuseppe trova conforto nell'atemporalità dell'arte. Lo stesso mare che un tempo estasiava imperatori e poeti ora rispecchia il suo viaggio, un viaggio che trascende il tempo e i confini geografici.
Attraverso le sue iniziative, Giuseppe ha tessuto un mosaico di esperienze, colorato dalle sfumature dell'espressione artistica e della connessione umana. La sua vita è una testimonianza del fatto che mentre i confini e i linguaggi possono differire, il linguaggio della creatività è universale. Proprio come la sinfonia di Londra, Barcellona e Napoli converge nel suo cuore, gli sforzi di Giuseppe convergono per celebrare lo spirito sconfinato dell'arte, dimostrando che una vita ben vissuta è, davvero, un'opera d'arte.