La famosa criptovaluta Bitcoin è conosciuta bene o male da tutti, certamente la maggior parte delle persone non ne comprendono il funzionamento e le sue particolarità sono note solamente agli addetti ai lavori; tuttavia, un altro fenomeno di massa sta crescendo in modo esponenziale ed è connesso al principio di funzionamento delle valute digitali e sono gli NFT.
Ma cerchiamo di spiegare in modo grossolano cosa sono le criptovalute e come poi si arriva all’arte digitale ma non solo: una banconota è emessa da una banca centrale e poi stampata con un numero di serie da una zecca, ad esempio, per l’euro la Banca Centrale Europea emette il denaro che poi viene messo su carta filigrana con una numerazione univoca a livello nazionale dai vari stati membri, la cartamoneta appunto è fatta di carta ad altissima qualità e con inchiostri e tecniche particolari, utili ad evitare la falsificazione. Assegnando un valore a questa carta il valore viene trasferito insieme al trasferimento della stessa.
Nel medesimo modo la cripto moneta è fatta di dati che sono codificati con un codice cifrato di altissimo livello, calcolato da un elevato numero di computer che lavorano insieme per fare questi calcoli e generare un pacchetto di informazioni tra cui alcune che si legano contemporaneamente al blocco di dati precedente e successivo, ed altre che specificano la posizione nella sequenza, gli utenti hanno degli altri codici che si legano ai codici dei pacchetti di dati e quando l’insieme di dati viene trasferito da un punto ad un altro della catena con esso si trasferisce il valore assegnato a quel blocco di dati.
La catena lineare e i legami tra i vari dati sono registrati contemporaneamente su migliaia di computer e non possono essere modificati a meno della conferma da parte di tutte le macchine che li mantengono e li conservano.
Questo enorme numero di macchine dislocate in ogni parte del mondo permette, con un lavoro condiviso, di mantenere attiva e sicura questa sequenza di blocchi di dati concatenati tra loro, la BlockChain appunto, con valori di sicurezza esponenziali grazie alla codifica crittografica dei dati e all’elevatissimo numero di elaboratori collegati, molto superiore, ad esempio, a qualsiasi tipo di sistema anticontraffazione.
Ogni BlockChain ha una rete autonoma che mantiene tutto il sistema e le sequenze sono strutturate ed elaborate in un modo proprio per ogni struttura, solamente negli ultimi anni si è provveduto a creare dei sottosistemi che permettano la comunicazione virtuale tra i vari pacchetti sparsi su differenti catene di blocchi.
Il Bitcoin è stato praticamente il primo pacchetto di informazioni a cui nel 2009 è stato fissato un valore come, ad esempio, ad una banconota che in realtà è solo carta ben disegnata, a cui è stato assegnato in passato inizialmente un corrispettivo pagabile in oro, fino ad arrivare ai nostri giorni in cui il valore viene definito dalle banche centrali.
Allo stesso modo al primordiale Bitcoin è stato assegnato un valore iniziale che è cresciuto nel tempo grazie al fatto che oltre ad essere un sistema di valore sicuro era anche discreto e senza intermediari, ovvero un qualsiasi utente della rete poteva scambiare un valore con un altro utente della rete senza la necessità di altri utenti posti nel mezzo, quindi l’asse di controllo veniva spostato da una visione centralizzata, quella delle Banche Centralizzate, ad una visione decentralizzata, quella delle BlockChain.
Successivamente lo scambio di valore senza intermediari e garantito in modo univoco dalla rete aveva aperto un mondo di potenziali utilizzi del sistema, tra cui: pagamenti interpersonali, vendita di beni, etc., basti pensare alla vendita di un immobile senza necessità di un catasto o di un notaio.
Ultimamente è esploso un fenomeno relativo ai prodotti multimediali, immagini, animazioni, video, testo, musica, che può sembrare incomprensibile anche pensando alle cifre da capogiro che ruotano intorno a questo prodotto come il valore impensabile che ha raggiunto al momento il Bitcoin, detta in parole semplice, un contenuto multimediale che viene valorizzato come una cripto moneta ed è funzionante allo stesso modo tanto da garantirne anche il copyright in modo univoco, stiamo parlando degli NFT.
Un NFT, che sta per “token non fungibile”, è un'unità di dati unica che utilizza una tecnologia che consente ai contenuti digitali, dai video alle canzoni alle immagini, di essere registrati e autenticati su blockchain di criptovaluta.
Una volta che il contenuto è stato registrato sulla blockchain, ogni transazione dai trasferimenti alle vendite viene registrata sulla catena, creando un registro di provenienza e cronologia dei prezzi facilmente accessibile.
L'impatto principale degli NFT è semplificare il possesso e la vendita di contenuti digitali. In precedenza, ad esempio, gli artisti digitali potevano creare un ampio seguito sui social media, attirare lavori commerciali freelance e magari vendere stampe e altro merchandising con i loro design, ma avevano difficoltà a monetizzare direttamente l'arte digitale, poiché i consumatori si chiedevano: Perché dovrei comprare quello di cui posso fare uno screenshot gratuitamente?
Mentre la tecnologia alla base degli NFT ha reso facile il commercio e la vendita di immagini online, è alla comunità NFT che deve essere attribuita la creazione di un mercato per queste risorse digitali, perché tecnicamente le immagini digitali che sono state trasformate in NFT possono ancora essere salvate come screenshot senza costi, ma il collezionista d’arte, l’investitore vuole una certificazione e quindi la sua stessa richiesta ha creato un mercato che ad oggi ha raggiunto livelli inimmaginabili, dell’ordine di milioni di euro per una semplice immagine.
Probabilmente il tutto si risolverà presto in una bolla ma non possiamo certo ignorare delle vendite ad alto livello come quelle che sono state effettuate da alcune tra le maggiori case d’asta in giro per il mondo che si sono gettate a capofitto in questo nuovo business senza troppo pensare alla sua durata nel prossimo futuro.
Sicuramente questo tipo di transazioni, queste compravendite aprono nuovi scenari in economia ma anche in termini di sicurezza, in particolare sicurezza informatica pur parlando nel contempo di arte e di creatività.