“Io ne ho viste cose, che voi umani non potreste immaginarvi": teste di asparagi recise e buttate via, perché “non sapevo che si mangiassero”; arrosti uscire bruciati dai forni, tenuti troppo alti e troppo a lungo; donnine incoscienti rischiare la vita, lavando i quadri elettrici con acqua corrente. E tutto questo ho dovuto affrontarlo per porvi rimedio, sempre con sorriso ed una pacca sulla spalla.

Questo è lo spirito che mi ha permesso di affrontare decenni di lavoro nelle cucine di mezza Italia, dirigendo gruppi di lavoro eterogenei come si guida una imbarcazione in mare aperto, facendo sì che il viaggio non si trasformasse in odissea. Perché in ogni cucina è il gruppo la chiave del successo e la gestione del gruppo è sempre stata il punto di forza delle mie gestioni.

Ho gestito impianti di ristorazione in Puglia, Piemonte e Lombardia, coordinando i vari siti nell’area di affidamento dal punto di vista del personale (mansioni, turni, ferie e formazione) e dal punto di vista del prodotto, seguendo la produzione dei pasti dalla stesura del menù al piatto pronto.

Nel corso degli anni, per necessità contingenti, ho ricoperto tutte le posizioni in campo, acquisendo competenze che hanno accresciuto la mia credibilità all’interno del gruppo, consolidando le mie doti di leadership. Anche grazie a questo, l’ultima parentesi lavorativa mi ha visto svolgere le mansioni di cuoco per oltre cento persone in una RSA.

Anche in quest’ultima parentesi ho portato con me tutte le esperienze accumulate in anni di applicazione, prima fra tutte la dedizione al cliente: ho portato una ventata di novità, in un ambiente nel quale si era perso di vista il fine ultimo del nostro lavoro, che, semplicemente, è far mangiare bene le persone. Porto con me la soddisfazione dipinta sui volti di quelle persone, che mi aspettavano per complimentarsi.

L’attenzione al cliente è sempre stato un faro negli impegni lavorativi, insieme ad altri elementi importanti. Sono stato tra i primi, in Italia, ad affrontare le tematiche della qualità, applicandone i principi ai processi produttivi e anche riguardo alla Haccp, sistema di autocontrollo a garanzia della salubrità dei cibi, sono stato un pioniere, quando i più consideravano queste materie fastidiosi intralci.

Con pazienza e tenacia, ho formato i miei collaboratori, dopo essere stato formato a mia volta dalla direzione. Anche riguardo alle problematiche della sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre ad esserne responsabile, ho reso consapevoli i miei colleghi, con un lavoro ancora più accurato e continuativo di persuasione, data l’estrema delicatezza e importanza della materia.

Grazie alle mie competenze trasversali, ho elaborato due innovativi format lavorativi, uno strettamente legato al mondo del vino e della cucina, in simbiosi, e l’altro orientato al mondo delle mense, con una impostazione mirata alla risoluzione dei problemi, sfruttando al massimo le mie capacità di analisi delle criticità. Purtroppo, per cause contingenti, entrambi i progetti sono restati nel cassetto, seppure mai abbondonati definitivamente.

Infine, sono un vero e proprio vulcano in continua eruzione di idee nuove per ricette esclusive, spesso nascenti da riciclo di scarti o avanzi, dato che la lotta agli sprechi alimentari è mia priorità da sempre.

Le mie altre passioni sono il cinema, come si evince facilmente dall’introduzione di questa presentazione, la lettura e la scrittura, il basket e il tennis. Anche i viaggi, per la doppia emozione di apprezzare posti nuovi e portare a casa sapori da riprovare in proprio, per poi diventare veri e propri cavalli di battaglia: dalla Spagna la paella, dalla Toscana la ribollita e i crostini con fegatini, da Milano il risotto con l’ossobuco.

Una vita in cucina, quindi, per lavoro e per passione, con un grande spirito di condivisione.