Il 1° marzo 2024, è scomparso Akira Toriyama, uno dei mangaka giapponesi più popolari al mondo. Il suo nome era legato soprattutto al manga Dragonball, uno dei manga più venduti di tutti i tempi. L’eroe principale, oramai divenuto iconico in tutto il mondo, è Son Goku, bambino praticamente invincibile appartenente alla stirpe dei Saiyan, popolo di alieni guerrieri. Il suo aspetto è umano, viaggia su una nuvoletta, ha un bastone e, all’inizio del manga, ha anche una coda di scimmia che gli verrà levata più avanti. Il suo scopo è trovare le Sette Sfere del Drago.
Questo personaggio oramai entrato nell’Olimpo dei simboli della cultura giapponese ha però le sue origini in Cina, e più precisamente in quello che è forse il più celebre dei cosiddetti “quattro grandi romanzi classici cinesi” vale a dire La storia di un viaggio in Occidente di Wu Cheng’en (1504-1582).
Il romanzo narra, di fatto, il viaggio verso l’India (che sarebbe l’Occidente) del monaco buddista Xuanzang alla ricerca delle scritture del Canone Pali, le testimonianze più antiche delle parole del Buddha Sakyamuni. Ad accompagnare il monaco ci sono alcuni strani compagni condannati da Buddha a quel viaggio per emendare il proprio karma: tra questi il maiale Zhu Wuneng, il demone fluviale Sha Wujing e un drago figlio del Re Drago trasformato per punizione nella cavalcatura del monaco. Ma il più celebre dei compagni di Xuanzang è lo scimmiotto Sun Wukong.
La storia e il nome di questo personaggio, vero protagonista dell’opera, sono narrati nella prima parte del romanzo. Sun Wukong, il cui nome significa “Consapevole del Vuoto”, nasce da una roccia ingravidata dal vento. Viene anche chiamato “Grande Saggio Pari al Cielo” e “Bel Re Scimmia”. Mette scompiglio nel Pantheon delle divinità taoiste, sinché l’Imperatore di Giada non lo condanna a morte. Ma Sun Wukong ha mangiato le pesche dell’immortalità e non può essere ucciso. A questo punto, interviene lo stesso Buddha che lo seppellisce per cinquecento anni sotto un monte, dal quale lo libererà solo per aiutare il monaco: lo scimmiotto Sun Wukong diventerà il miglior guerriero al servizio della ricerca dei rotoli del Buddha. La sua classica rappresentazione, iconica in Oriente, lo vede come una scimmia antropomorfa su una nuvola con un bastone da combattimento.
Sun Wukong ovvero “Consapevole del Vuoto”: la vacuità è un concetto cardine delle filosofie orientali, specialmente buddhismo e taoismo. La scimmia “Consapevole del Vuoto” è un grande guerriero e spadaccino, e il più grande spadaccino giapponese di tutti i tempi, Miyamoto Musashi, dedica un intero capitolo del suo capolavoro Il libro dei cinque anelli proprio al Vuoto. Questo personaggio, che a prima vista parrebbe un Gianburrasca coi superpoteri, è in realtà pieno di sapienza buddista e taoista. Solo che, all’inizio, usa male questa conoscenza e sarà la sua ricerca assieme al monaco che gli insegnerà la disciplina.
Sun Wukong era stato protagonista di un cartone animati cinese Scompiglio sotto il cielo di Wan Laiming del 1961. Il cartone era talmente popolare che persino Mao Zedong lo citò in una delle sue massime più famose: “C’é scompiglio sotto il cielo, la situazione è ottima”. Ma è grazie al vicino Giappone che la fama di questo classico cinese compie il suo personale “viaggio in Occidente”.
Il nome cinese Sun Wukong viene reso in giapponese cone Son Goku. Ed ecco, quindi, l’eroe di Dragonball. Ma Dragonball è solo la più famosa delle reinterpretazioni del Viaggio in Occidente operate dal mondo dei manga e degli anime made in Japan. Ve ne sono anche altre.
La più vecchia risale al 1967 ed è opera di uno dei mangaka più influentidi tutti i tempi: Osamu Tezuka detto “Il dio dei manga”, autore di opere seminali come La principessa Zaffiro che sarà tra le fonti di ispirazione per Lady Oscar di Ryoko Ikeda e, soprattutto, Kimba il leone bianco che, secondo alcuni, fu plagiato dalla Disney in The Lion King.
Tezuka disegna Le grandi avventure di Goku, che arriva in Italia come The Monkey. Questa è la versione nipponica più vicina al grande classico cinese: Goku è una scimmia, ci sono il maiale e il monaco (mentre il demone è sostituito da un cercatore d’oro) e le avventure hanno lo spirito scanzonato del romanzo.
Nel 1978, Leiji Matsumoto, l’autore di manga quali Capitan Harlock e Corazzata Yamato, rilegge il classico in chiave fantascientifica in Starzinger. Il monaco qui è sostituito da una principessa e Goku diventa Jan Coog, che da scimmia immortale si evolve in cyborg. Ma le citazioni del Viaggio in Occidente si trovano in mille altri classici dell’animazione giapponese: persino il Goldrake di Go Nagai a volte “imita”la classica posa di Goku.
Quindi, Toriyama ha attinto ad una tradizione antica e ha riletto un personaggio archetipico quanto i nostri Ulisse o don Chisciotte. Spesso, non si ha il coraggio di ammettere che dietro un “fumetto” si nascondono archetipi più profondi.