Tipica del paesaggio di campagna, la colombaia è caratteristica delle costruzioni rurali. L’allevamento dei piccioni era il simbolo dell’economia agricola e poteva avere diverse funzioni. I colombi potevano essere addestrati per poter inviare o ricevere messaggi ma si poteva mangiare la loro carne o usare il guano come fertilizzante. Il guano dei piccioni è uno dei migliori concimi perché al suo interno ci sono alte concentrazioni di azoto molto utile anche per conciare le pelli.

L’allevamento di questi volatili era praticato sin dall’antichità, gli antichi Romani scavavano camere ipogee le cui pareti erano completamente ricoperte da nicchie e sacrificavano i volatili alla dea dell’amore e della fertilità. Anche i Greci rappresentavano la dea dell’amore, Afrodite, come una colomba e consideravano i colombi animali mitologici. Ancora oggi, nella religione cristiana, la colomba rappresenta lo Spirito Santo e in essa si identificano virtù come la rettitudine, la purezza e la pace.

Le colombaie non vanno però confuse con i colombari, costruzione ipogee cimiteriali in cui erano presenti nicchie all’interno delle quali venivano custodite le ceneri dei defunti.

Le colombaie hanno caratteristiche precise sono presenti nel territorio del centro e Sud Italia e hanno diverse tipologie costruttive. La maggiore concentrazione di colombaie si ha soprattutto in Campania, nelle Marche e nel Salento. In particolare, nelle zone interne della Campania, nel Sannio, se ne trovano in grande quantità. Fanno parte dell’immagine delle case rurali dell’area.

Ci si può imbattere in torri quadrate o tonde che possono presentarsi isolate oppure come parte di vecchi edifici o persino come corpi sporgenti di un edificio rurale o come torre che sovrasta l’abitazione.

Le colombaie sono strutture dedicate all’allevamento e alla vita dei volatili senza che nessun particolare venga lasciato al caso. Gli edifici hanno un unico ingresso e una finestra dalla quale possono accedere i colombi. L’intonaco è particolarmente liscio in modo da impedire a serpenti o altri animali di accedervi. Le pareti sono forate con buchi detti “occhi” all’interno dei quali gli uccelli faranno il nido. La nicchia sarà corredata da piccole mensole a sbalzo o cornici che permettono l’appoggio e la sosta. Spesso questo caratteristico edificio veniva considerato un elemento decorativo o di prestigio per dare lustro ai proprietari terrieri che avevano diritto di cacciarli o potevano concederlo a terzi.

L’origine delle torri-colombaie potrebbe risalire alla necessità di costruire torri di difesa che riuscissero a comunicare le une con le altre in modo da non venir sorpresi dai nemici. Una volta finita la funzione iniziale e progressivamente le torri diventavano un elemento di riferimento per le nuove abitazioni. Con il tempo questi edifici venivano trasformate in elementi utili alla comunità quindi in abitazione o in colombaie.

La carne dei colombi era considerata una carne prelibata con particolari virtù nutrizionali e per questo veniva data ai bambini o ai vecchi. Spesso veniva consumata durante i matrimoni o le feste ed è per questo che la definivano “carne reale”.

Questi sono i motivi per i quali le colombaie si diffusero e lo fecero in alcune aree più che in altre. Nel Sannio le colombaie sono ancora visibili, nella città di Benevento ne svetta una sulla riva del fiume Calore. Torre Biffa, situata sul fiume Calore, potrebbe esser collegata ad un’antica famiglia sannita.

La sua nascita è da attribuirsi sicuramente a scopi difensivi, ma con la perdita della sua funzione principale si trasformò in un elemento decorativo per i giardini di cui faceva parte. La ricerca iconografica ha portato a scoprire la presenza di due torri adiacenti ma non se ne hanno tracce scritte in testi storici. Da ricordi tramandati dalle vecchie generazioni nei pressi della Torre Biffa era presente una locanda specializzata in piatti tipici preparati con la carne di colombo. Oggi la torre è in visibile abbandono nonostante le proposte fatte, anche dall’Ordine degli architetti di Benevento, per il recupero e la valorizzazione di un piccolo pezzo di storia della città.

Sono visibili altre colombaie nelle campagne circostanti che hanno avuto maggiore fortuna. Sono parte di complessi più ampi, come agriturismi o casine di caccia, ma conservano un aspetto imponente.

Bibliografia

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