Si dice spesso che l'opera d'arte, come linguaggio non verbale, trasmetta emozioni, sentimenti e esperienze, e in gran parte è vero. L'arte è un modo di espressione naturale, spontaneo e puro, in cui l'artista si mostra nudo e semplice.
I sentimenti si manifestano attraverso azioni e raramente vengono espressi con le parole. Allo stesso modo, le emozioni, che pur essendo effimere ma piene di potenza, si mostrano attraverso gesti, espressioni e movimenti.
Le emozioni sono alla base di tutti i sentimenti e sono universali per tutti gli esseri umani, indipendentemente dall'etnia o dalla cultura a cui appartengono.
In noi possiamo distinguere sei emozioni: paura, gioia, rabbia, tristezza, disgusto e sorpresa. Queste sono impensate, non elaborate dalla ragione, e giocano un ruolo fondamentale nelle nostre azioni e reazioni. Da questa prospettiva, siamo fondamentalmente emozioni e sentimenti che, insieme alla ragione e al pensiero, costituiscono l'essenza dell'essere umano.
Sentire ed esperire le emozioni non è qualcosa di nuovo, ma un'eredità ancestrale; sono espressioni innate e universali negli esseri umani e le condividiamo con alcuni animali. Il primo a scrivere su questo argomento è stato Charles Darwin nei suoi contributi alla psicologia evolutiva, dove, dopo un lungo viaggio in America, affermò che le emozioni sono il risultato dell'evoluzione della nostra specie.
Le emozioni sono indispensabili per gli esseri umani in quanto collegano le reazioni di tre sistemi di risposta: fisiologico, comportamentale o espressivo e soggettivo o cognitivo. Questi sistemi sono aree che costituiscono la base delle reazioni fisiche e biologiche ancestrali su cui si sviluppano le funzioni cognitive più evolute.
L'emozione è il riflesso di uno stimolo esterno, una risposta intensa, fisica e mentale, che ci fa reagire in un modo specifico, in un tempo breve e preciso. Il sentimento, invece, è qualcosa di pensato ed elaborato dalla ragione, con un'intensità più rilassata, e si prolunga nel tempo. È il risultato della capacità evoluta di elaborazione mentale e cognitiva.
Nella storia dell'evoluzione, l'uomo ha sviluppato prima le emozioni come funzioni elementari e di base e, successivamente con lentezza, il sistema nervoso centrale, quindi le emozioni precedono la capacità di pensare. Molti studi parlano di una preistoria emotiva e di una novità razionale, ovvero sentiamo molto prima che compaia la capacità di pensare.
L'emozione è strettamente legata alla memoria ed è anche una manifestazione psichica e fisica evidente nella gestualità e nella reazione del corpo.
L'origine e il significato di ogni emozione sono diversi, possono derivare da un'esperienza intrapersonale o attraverso i nostri sensi, ad esempio ascoltando una canzone o guardando un dipinto.
Nel mondo dell'arte, sia nelle arti visive che nella musica e nel cinema, le emozioni svolgono un ruolo fondamentale nella rappresentazione e nella gestualità delle opere. Attraverso colori, espressioni facciali, posture corporee e elementi simbolici, gli artisti riescono a trasmettere ed evocare diverse emozioni nello spettatore. Vediamo alcuni esempi significativi di come vengono rappresentate le emozioni di base nelle diverse forme d'arte.
Iniziamo con il famoso dipinto noto come La Gioconda o Monna Lisa, raffigurante Lisa Gherardini, che si ritiene Leonardo Da Vinci abbia accettato di ritrarre nel 1503. In quest'opera vediamo una donna con un'espressione passiva, uno sguardo penetrante e le labbra leggermente sollevate.
L'espressione facciale della Monna Lisa è stata oggetto di diverse interpretazioni e teorie. Alcuni hanno suggerito che fosse semplicemente un umore dovuto alla gravidanza, come si è supposto dalla sua postura, oppure che la posizione delle labbra fosse il risultato dell'assenza di denti, qualcosa di normale per l'epoca. Ma studi neuroscientifici recenti hanno rivelato che il 97% delle persone percepisce felicità nel volto.
Nella scultura, abbiamo un chiaro esempio con Adolfo Wildt, scultore italiano della fine del XIX e inizio del XX secolo, influenzato dall'Art Nouveau, che ha cercato la massima espressività dei muscoli e dei nervi nel marmo.
La sua scultura si caratterizza per il complesso simbolismo, gli effetti drammatici e l'espressione. Dopo un periodo di depressione, tra il 1906 e il 1908, che lui stesso chiamò "notte mentale", realizzò questo autoritratto chiamato Maschera del dolore, datato al 1909.
In quest'opera vediamo un busto in marmo in cui la tristezza si manifesta con massima gestualità dall'afflizione, l'impotenza, il dispiacere e la desolazione.
Generalmente, nelle opere pittoriche, alla gestualità dei volti e alle pose dei corpi si aggiunge il colore. L'effetto del colore sarà determinato dal suo contesto e dalla connotazione culturale.
Come dice Goethe, "i colori non solo generano stati d'animo, ma si abbinano anche a essi". Dal suo punto di vista, essendo suscettibili di interpretazione mistica, producono un effetto specifico sull'uomo, rivelando la loro presenza sia sulla retina che nell'anima.
Un chiaro esempio di ciò lo vediamo in La gioia di vivere di Matisse, Il ritmo, la gioia di vivere di Delaunay, Struttura allegra di Kandinsky e La mucca gialla di Marc, in cui l'impatto della presenza del giallo si estende sulla superficie pittorica con grande predominanza.
Gli artisti che rappresentano la gioia hanno ben chiara l'importanza fondamentale del giallo; per questo motivo, nelle opere, oltre al giallo puro, si trovano tonalità come il verde-giallastro, che offre una sensazione rassicurante e spirituale, e l'arancione-giallastro, più euforico e passionale.
Anche la musica ha la capacità di evocare emozioni. Potremmo dire che, con la sua astrazione, si collega immediatamente ai sentimenti attraverso le emozioni, grazie alla sua soggettività, alla sua funzione emotiva e poetica.
La musica è un'arte che ha molte dimensioni. Ha una grande capacità di introspezione, la sua dimensione spirituale manifestata attraverso una tekné, si basa sulla sensibilità, che ha come obiettivo deliziare ed emozionare.
È un sistema di segni che, con la sua dimensione astratta, è frutto e mediatore di un'esperienza estetica con funzione sociale.
La musica è considerata arte, scienza e linguaggio universale, un mezzo di espressione senza limiti, che attraverso simboli e immagini uditive fornisce soddisfazione, influenza le emozioni e si interiorizza risvegliando sentimenti.
Ad esempio, il Concerto per pianoforte n. 17 K 453 di Mozart è noto per la sua rappresentazione della gioia attraverso il piacere, la soddisfazione e l'entusiasmo, utilizzando un ritmo veloce.
Come ultimo esempio, il cinema, in cui la rappresentazione delle emozioni è fondamentale per definire le personalità dei personaggi e creare una narrativa convincente. Un esempio notevole è il film Inside Out, un film d'animazione prodotto da Pixar Animation Studios nel 2015.
In questo film, le emozioni sono personificate, il che permette di esplorare in modo visivo e dinamico le diverse emozioni e come interagiscono tra loro.
In conclusione, possiamo notare come le diverse forme d'arte ci permettano di esplorare, comprendere e sperimentare le emozioni in modo unico. Attraverso diverse forme di espressione, possiamo connetterci alle nostre emozioni e alle emozioni degli altri, creando un ponte tra il mondo interiore e il mondo esteriore.
L'arte ci invita a sfumare il confine tra realtà e creatività, a sperimentare nuovi stimoli sensoriali e a connetterci con la nostra stessa ancestralità.