Se un giorno vieni a sapere che a La Guajira, Colombia, 4770 bambini sono morti di sete negli ultimi otto anni, che cosa fai? Tu, essere umano, che cosa fai? Diluisci l’orrore particolare nell’orrore generale, pensando di non poter idratare tutte le Guajire del mondo? Offri un bicchiere d’acqua al primo assetato che incontri?
Charles Vodoz ha deciso di dare un ballo, un ballo smisurato, un ballo trascinante che andrà in scena al Teatro Municipal di Bogotá il 20 ottobre: Danzando por La Guajira. Un galà al quale parteciperanno quindici fra compagnie e scuole di danza per raccogliere i soldi che servono affinché a La Guajira si possa estrarre l’acqua potabile. Vodoz, ballerino e coreografo, vincitore di numerosi premi, è nato in Svizzera, ha vissuto in Italia e in Germania, dal 1995 anni abita nella capitale colombiana dove dirige la compagnia Psoas Coreolab.
Angela Rosselli, sua collega a MaggioDanza, negli anni Ottanta, a Firenze, lo ritrae così: “Charles è un intellettuale curioso che pensa con la propria testa. Appassionato di lettura. Vagamente folle, sempre creativo. Non si pone mai la domanda: che cosa faccio per piacere agli altri? Piuttosto: credo in questo, faccio questo. Tutti i pezzi di Charles sono interiormente legati, talmente espressione di una sua visione artistica che può riadattarli nelle diverse compagnie e in diversi paesi senza che venga meno il centro, il motivo: sono una parte di lui, la sua maniera di guardare il mondo. Ha la necessità dell’esperienza fisica e verbale. Nei suoi spettacoli ci sono molte parole”.
Vodoz racconta che ricorda di continuo il ragazzino in viaggio dal Mali verso l’Europa, morto con la pagella cucita nella tasca: “Terribile. Non si può credere nel futuro se succedono queste cose”. E si sente che il suo dolore non è passeggero, che nel discorso già si delinea l’azione. Un’azione corale, senza étoile a rivaleggiare per gli applausi.
Leidy Angélica Roa, danzatrice contemporanea, coreografa e fisica, direttrice di EtnoContempo, è stata molto importante per il progetto Danzando por La Guajira: forte delle sue varie competenze, ha fatto la mediatrice fra l’arte e la scienza, presentando Charles Vodoz e Carolina Salguero, direttrice esecutiva Del Lab al Campo, una giovane organizzazione dedita all’innovazione sociale e alla promozione dello scambio interdisciplinare in ambito rurale. Del Lab al Campo, con il patrocinio dell’Universidad Nacional de Colombia, ha già installato a La Guajira quattro pannelli fotovoltaici e ora è in ballo con Charles Vodoz.
La Guajira è una regione desertica vicino al mare, separata dal resto del paese dalla Sierra Nevada de Santa Marta. Povera, spettralmente affascinante e inospitale. Gli indigeni Wayúu sapevano come cavarsela nelle natie lande ingenerose fino a quando il rio Ranchería, unica fonte di acqua dolce, non fu deviato per servire una miniera di carbone. “Conseguenze del colonialismo” commenta Vodoz. Si sente, ancora una volta, che non è una frase fatta, ma tre parole scandite con solidarietà: è una conseguenza del colonialismo se da una quindicina d’anni i Wayúu muoiono di sete nell’indifferenza governativa, in uno stato drogato di corruzione e cocaina.
Del Lab al Campo è dunque impegnata a La Guajira per portare l’acqua potabile, promuovere lo sviluppo sostenibile e perfino far assaggiare alle popolazioni stremate la gioia di un gelato, ma soprattutto per generare una coscienza. Spiega Carolina Salguero che tiene a citare Camila Diaz, suo braccio destro, stimatissima anche da Vodoz: “Sappiamo che è fondamentale creare ambienti di collaborazione e applicazioni interdisciplinari delle conoscenze (scienza, tecnologia, arti, saperi ancestrali e popolari) per rafforzare ed estendere l’impatto dell’innovazione sociale in Colombia e speriamo di formare persone e comunità con capacità di trasformazione”.
Danzando por La Guajira sarà la festa di tutte le danze: classica, contemporanea, tradizionale. Hanno già aderito: Alma de Tango, Ballarte Escuela de Ballet, Colectivo Carretel, DanceBog Ballet,Danza Experimental de Bogotá (Ballet Anna Pavlova), Estesis Danza, EtnoContempo Danza, Kalus Danza Contemporánea, Maldita Danza, Petipa Escuela de Danza, Psoas Coreolab, Tierra Colombiana Ballet Folclórico, Umaima Shek Escuela de Danza e Zigma Danza Zolushka Ballet Estudio.
L’ambasciata svizzera è accorsa in aiuto del suo cittadino Charles Vodoz e sostiene con calore l’iniziativa.