La Motown ha avuto un impatto profondo sulla musica popolare americana, rivoluzionando non solo il sound, ma anche la cultura e la società degli Stati Uniti. Fondata nel 1959 a Detroit da Berry Gordy, la Motown Records è diventata una delle etichette discografiche più influenti della storia, portando la musica afroamericana al centro della scena musicale mainstream.

La Motown ha sviluppato un suono distintivo, spesso definito The Motown Sound, caratterizzato da una combinazione di elementi del rhythm and blues (R&B), del soul, del pop e del gospel. Questo sound era accattivante e accessibile, con arrangiamenti orchestrali, ritmi vivaci, linee di basso potenti e melodie orecchiabili. Questo mix ha reso la musica Motown estremamente popolare sia tra il pubblico nero che tra quello bianco, rompendo barriere razziali nella musica.

La Motown, infatti, ha giocato un ruolo cruciale nell'integrazione razziale in un'epoca di segregazione negli Stati Uniti (basti pensare allo scandalo provocato dal film Indovina chi viene a cena del 1967 di Stanley Kramer che verteva su un matrimonio interrazziale in una ancora bigottissima America). Promuovendo artisti afroamericani come Marvin Gaye, Stevie Wonder, The Supremes, The Temptations e molti altri, la Motown ha portato la musica nera nelle case di milioni di americani di tutte le etnie. La sua musica è diventata un simbolo di unità e speranza durante il Movimento per i Diritti Civili.

La Motown ha rivoluzionato anche il modo di produrre musica. Berry Gordy aveva un approccio rigoroso e perfezionista alla produzione, simile a una catena di montaggio, ispirata dalle fabbriche di automobili di Detroit della General Motors. Ogni canzone veniva attentamente raffinata, con particolare attenzione ai dettagli, per garantire che avesse il massimo appeal commerciale. Ogni fase della creazione di una canzone era curata da esperti specializzati. Questo processo comprendeva la scrittura, l'arrangiamento, la registrazione, la produzione e la distribuzione. L'idea era di creare un flusso continuo e ottimizzato per produrre hit di alta qualità in modo efficiente e ripetibile. A questo scopo Berry Gordy mise insieme un team di talentuosi songwriter e compositori, noti come i Funk Brothers e il trio di autori Holland-Dozier-Holland, che erano responsabili della creazione di molte delle canzoni di successo della Motown.

Questi autori lavoravano in modo collaborativo e intensivo, producendo melodie accattivanti e testi che risuonavano con il pubblico. Gordy supervisionava personalmente questo processo, incoraggiando la competizione interna tra i diversi team per spingere al massimo la creatività e l'innovazione. Come abbiamo detto, Gordy era estremamente attento alla qualità del prodotto finale. Prima di rilasciare una canzone, infatti, la canzone veniva sottoposta a un rigoroso processo di revisione e feedback. Le canzoni venivano ascoltate e discusse in riunioni settimanali chiamate "quality control meetings". Qui, Gordy e il suo team valutavano ogni traccia per determinare se avesse il potenziale per diventare un successo. Solo le canzoni che passavano questo esame venivano effettivamente pubblicate.

L'influenza della Motown si estende ben oltre gli anni Sessanta e Settanta. Il suo sound ha influenzato generazioni di musicisti, produttori e compositori, e molte delle sue canzoni sono diventate dei classici senza tempo. La Motown ha dimostrato che la musica popolare poteva essere non solo intrattenimento, ma anche un potente strumento di cambiamento sociale e culturale. Un altro aspetto cruciale del metodo di Gordy, infatti, era l'investimento nella formazione e nella presentazione degli artisti. La Motown disponeva di un team di esperti che lavoravano con gli artisti per sviluppare non solo le loro capacità vocali e musicali, ma anche la loro presenza scenica, comportamento pubblico e aspetto estetico.

L'idea era di creare artisti completi e ben rodati (dalla Motown escono fuori artisti come Diana Ross e Micheal Jackson capaci anche di interpretare ruoli in film blaxploitation come The Wiz di Sidney Lumet, 1978), pronti per conquistare sia il pubblico che i media. Nonostante la collaborazione con vari autori, produttori e musicisti, Gordy manteneva un controllo centrale e diretto sul prodotto finale. Era coinvolto in ogni aspetto della produzione, dalla selezione delle canzoni al mixaggio finale, garantendo che ogni traccia fosse conforme alla visione della Motown.

Questo controllo creativo gli permetteva di mantenere la coerenza del Motown Sound (al quale si opporrà negli anni Settanta il TSOP - The Sound of Philadelphia) e di assicurarsi che ogni release fosse in linea con gli standard elevati dell'etichetta. Gordy comprese tra i primi l'importanza del marketing e del branding per il successo commerciale. Creò un'immagine ben definita per la Motown e per i suoi artisti, spesso con un appeal sofisticato e universale che poteva attrarre un pubblico ampio e diversificato. Le copertine degli album, le apparizioni televisive e i tour erano attentamente pianificati per rafforzare il brand della Motown e massimizzare la visibilità degli artisti.

Nonostante l'approccio sistematico, Gordy incoraggiava anche l'innovazione. La Motown non si limitava a replicare formule di successo, ma sperimentava continuamente nuovi suoni e stili. Ad esempio, brani come What's Going On di Marvin Gaye (che aprì tra gli anni Settanta e Ottanta il filone musicale politico-mistico molto sfruttato) riflettevano un allontanamento dalle canzoni pop più leggere, esplorando temi sociali e politici con una produzione più sofisticata e sperimentale (basti pensare all’album Innervision di Stevie Wonder o Spirit, degli Earth Wind and Fire). What’s going on (il brano Mercy Mercy me (The Ecology) è denso di rimandi ecologici) diventa il primo LP da Top 10 per Gaye, un artista che aveva avuto molti singoli di successo, ma che non aveva mai raggiunto la posizione numero 33 nella classifica degli album Top 200.

In un colpo solo, completa la sua transizione da rubacuori della Motown a poeta della musica soul, contribuendo a rimodellare l'intero genere. L'album era diverso da qualsiasi altro pubblicato in precedenza da una superstar nera: scritto e prodotto da Gaye (una prima volta per qualsiasi artista Motown che non si chiami Smokey Robinson) e con una durata di poco più di 35 minuti, gli assicurò il posto di uno dei principali autori neri del decennio.

Inoltre, fin dai primi anni Sessanta, la Motown iniziò a formare i propri artisti non solo dal punto di vista vocale, ma anche coreografico. I gruppi musicali come The Supremes, The Temptations e The Four Tops venivano istruiti su come muoversi sul palco in modo coordinato, elegante e accattivante. La coreografia diventava un elemento distintivo delle esibizioni live, rendendo lo spettacolo visivamente accattivante. Uno dei personaggi chiave in questo sviluppo fu Cholly Atkins, un coreografo di talento che la Motown assunse all'inizio degli anni Sessanta.

Atkins era un ballerino e coreografo professionista con una vasta esperienza nel mondo dello spettacolo. Berry Gordy lo incaricò di insegnare ai gruppi della Motown mosse e coreografie che potessero essere facilmente riprodotte durante le performance dal vivo. Le sue coreografie erano raffinate, ma accessibili e replicabili in discoteca dai fruitori, progettate per completare la musica senza sovrastarla. Il ballo e il movimento divennero quindi un segno distintivo del Motown Sound. Le coreografie erano sincronizzate con il ritmo e la struttura delle canzoni, contribuendo a creare un'esperienza completa per il pubblico. Le performance erano spesso elaborate, con cambiamenti di passo e movimenti studiati che rendevano ogni esibizione memorabile.

L'introduzione del ballo nei gruppi musicali della Motown non solo migliorò le esibizioni live, ma contribuì anche a plasmare la cultura popolare dell'epoca, ebbe il suo apex con il film La Febbre del Sabato Sera con John Travolta. I passi di danza delle star della Motown divennero famosi e imitati in tutto il mondo (basti pensare all’impatto universale di Michael Jackson non solo nella danza), influenzando la moda e lo stile di altre band e artisti.