La natura di un alimento (si intende la natura che quel prodotto ha quando è crudo) è la potenzialità racchiusa in esso di modificare l’equilibrio corporeo in senso caldo/freddo. La Medicina Tradizionale Cinese ha, nei confronti della malattia, un approccio eteropatico, in quanto il disequilibrio viene trattato con sostanze che mirano a opporsi alla disarmonia energetica in atto, per riequilibrarla.
Liao han yi re yao, liao re yi han yao – “curare il freddo con il calore, e curare il calore con il freddo”.
Per evitare squilibri energetici andando verso le stagioni più fredde è meglio cominciare a ingerire alimenti o piatti di natura tiepida, per poi proseguire inserendo alimenti di natura sempre più calda.
Seguire la stagionalità dell’alimento biologico (cibo tracciabile e pulito) ci offre le giuste combinazioni di qualità necessarie per affrontare il clima e per preparare le energie del nostro corpo alla stagione successiva. Ad esempio: in autunno si inizieranno a ingerire alimenti che hanno una caratteristica calda per preparare il nostro organismo alla stagione invernale, portando all'interno del calore in protezione al freddo che verrà. La territorialità: il luogo di provenienza di un alimento è un aspetto molto importante. Il nostro corpo è un microcosmo e deve essere in equilibrio con l’ambiente in cui viviamo, con l’aria che respiriamo, con la terra su cui camminiamo. Per questo è di fondamentale importanza mangiare il più possibile cibi che crescono nel nostro ambiente. I medici cinesi dicono che di cibo ci si può ammalare, ma con il cibo si può anche guarire; è per questo motivo che la dietetica cinese è un’efficace rimedio terapeutico. Si tratta solo di capire e di conoscere da una parte gli equilibri necessari all’organismo, dall’altra le energie e gli effetti racchiusi negli alimenti. Parte di questo articolo fa riferimento allo studio e alla ricerca del dott. Sotte, esperto in MTC.
Trucciolotti di grano Saragolla con crema di Cannellini al profumo di Satureja Montana e pomodorini
Il grano duro Saragolla è un grano molto antico e nella regione delle Marche si è ripreso a coltivarlo. E' un grano speciale perché altamente digeribile, quindi con meno glutine rispetto al grano comune, inoltre è ricco di proteine e sali minerali. Una crema di cannellini avvolge delicatamente i Trucciolotti, un formato di pasta molto elegante, colorati dai pomodorini freschi tagliati al momento e fatti saltare in padella. La Satureja Montana o Santoreggia Montana dona una precisa sensazione erbacea ed è una pianta aromatica dei nostri monti alla quale sono molto affezionata. La Santoreggia Montana è detta anche Erba dei Satiri o delle Streghe, perché ai tempi dicevano esagitasse gli animi. A me piace molto il suo profumo, meno pungente del Timo e avvolgente come l’aria di montagna. Ricordo inoltre che la Santoreggia Montana evita il gonfiore dei legumi!
Tempo di esecuzione: 30 minuti
Costo: basso
Difficoltà di esecuzione: minima
Ingredienti per 2 persone:
200 gr di Trucciolotti di grano Saragolla
1 confezione di cannellini biologici (230 gr sgocciolati)
10 pomodorini
1/2 cucchiaino di Satureja Montana o Santoreggia Montana
Sale marino integrale
Olio extravergine di oliva (EVO)
Se avete dei cannellini secchi li potete mettere in ammollo la sera prima (per circa 8 ore) e poi farli cuocere per circa un'ora e mezza fino a quando si sono ammorbiditi, altrimenti potete prendere una confezione di cannellini biologici già pronti. Prendete la metà dei cannellini e frullateli con un po' olio extravergine di oliva, sale e Santoreggia Montana. Frullate bene e se la crema di cannellini è troppo densa potete aggiungere un paio di cucchiai di acqua. L'altra parte dei cannellini interi li userete insieme ai pomodorini per ottenere più volume e decorare. Nel frattempo mettete a bollire dell'acqua per la pasta con del sale marino integrale grosso. Lavate i pomodorini e poi tagliateli a pezzetti piccoli (un pomodorino diviso in 6/8 parti). Prendete una padella antiaderente e versate un po' di olio extravergine e accendete il fuoco a fiamma dolce. Versate i pomodorini e un pizzico di sale. Fate cuocere sempre a fiamma dolce. Appena la pasta è cotta scolate al dente e fatela saltare insieme ai pomodorini. A questo punto aggiungete i cannellini interi e un cucchiaio di crema di cannellini alla Santoreggia Montana. Amalgamate bene la pasta. Mettete in una pentolina a riscaldate la crema di cannellini. Prendete il vostro piatto di portata e con un cucchiaio versate al centro la crema formando un cerchio ampio. Al centro versate la pasta appena saltata e decorate con un filo di olio extravergine di oliva.
Secondo la Dietetica Cinese:
Farina grano duro Saragolla: natura – tiepida; sapore – dolce; tropismo organi – milza-pancreas, fegato
Fagioli cannellini: natura – neutra; sapore – dolce; tropismo organi – milza-pancreas
Pomodorini: natura – fresca-fredda; sapore – dolce, acido; tropismo organi – stomaco, fegato
Santoreggia: natura – calda; sapore – piccante-amaro; tropismo organi – reni
Sale marino: natura – fredda; sapore – salato; tropismo organi – stomaco, grosso intestino, piccolo intestino, rene
Olio di oliva extravergine: natura – neutra; sapore – dolce; tropismo organi – milza, stomaco,
fegato
Stiamo abbandonando la stagione estiva, e quindi da adesso in avanti dobbiamo incominciare un po’ alla volta a portare all’interno del nostro corpo del calore (visto che in estate abbiamo ingerito più che altro alimenti di natura fresca-fredda) che ci aiuterà nella stagioni che verranno, autunno e poi inverno. Questo piatto (che nel suo insieme tonifica il Qi) ha appunto queste caratteristiche, di iniziare a portare del tiepido dentro di noi; i pomodorini che sono di natura fresca scaldati diventano di natura tiepida, gli stessi pomodorini che tendono a indebolire lo Yang e i reni vengono ben bilanciati dalla Santoreggia, che al contrario è un tonificante dello Yang renale.