Mentre Venezia si appresta a introdurre il ticket a pagamento per fronteggiare l’eccessivo afflusso di turisti (il 25 aprile 2024 sarà infatti il primo dei 29 giorni durante l’anno in cui l’accesso per i visitatori in giornata costerà 5 euro) c’è un angolo di Venezia, vissuto principalmente da residenti e veri veneziani, ancora lontano dall’aggressione della folla eppure vicino a San Marco, comodo al suo bacino e alle principali attrattive della città lagunare, tra cui i Giardini della Biennale e l’Arsenale. È il sestiere di Castello, il più autoctono e autentico di tutti e 7 i sestieri di Venezia e fra le sue calli e i saliscendi dei suoi ponticelli c’è un ristorantino omonimo molto elegante che si distingue per i gustosi piatti tipici veneziani preparati in una interpretazione inedita sotto la supervisione di uno chef già stellato, Luca Veritti.
Hostaria Castello – questo il nome del locale – sorge nell’ex sede dell’agenzia di viaggi del treno di lusso Orient Express, ossia la vecchia biglietteria ora soppiantata dalle nuove metodologie di acquisto online che vendeva questo sogno su rotaia: lo spettacolare giro in treno a bordo di carrozze blu con profili dorati, ora di proprietà di Belmond, che dalla fine del 1800 attraversa Parigi e Vienna alla volta di Istanbul. Di quel treno passeggeri e in modo particolare dell’affascinante vagone ristorante che coccolava i suoi ospiti con deliziose pietanze e mise en place con stoviglie in porcellana mentre il convoglio fischiava tra le pianure, Hostaria Castello ne rievoca i fasti e la gloria e lo ha fatto ispirandosi ai colori decisi degli interni dell’iconico treno: arancione tramonto e blu ottanio. L’ambiente, composto da due eleganti salette, è stato arredato con divanetti imbottiti capitonné per invitare gli ospiti a stare comodi, è illuminato da luci soffuse dai toni caldi per stabilire il giusto mood per le conversazioni, una parete è dominata da un grande dipinto che riproduce un treno in transito e in un angolo spicca una porta blu di Prussia, in omaggio a un’altra celebre e molto fotografata porta di Venezia situata in Calle de Mezo, vicino a Ruga Giuffa.
Hostaria Castello è un indirizzo romantico e intimo per chi, trovandosi a Venezia in un qualsiasi momento dell’anno, è alla ricerca di un’esperienza esclusiva e di qualità, di un’atmosfera onirica e di un servizio accurato. Dall’antipasto al dessert, passando per le proposte del sommelier.
I pochi metri quadrati funzionali ad accogliere 18 coperti (d’estate il plateatico esterno si estende a una capacità ricettiva di una trentina di persone), sono stati pensati dalle designer Michela Amadio e Claudette Navarro, che hanno conferito ad Hostaria Casyello l’aria vissuta dei tipici bacari veneziani con un tocco retro-chic.
Il locale si trova a poca distanza dall’imbarcadero del vaporetto di San Zaccaria, vicinissimo a Piazza San Marco e ai tanti musei ad essa vicini. Il personale di sala è giovane, affabile e preparato e il menù omaggia la tradizione lagunare a base di pesce, con materie prime di giornata provenienti dal vicino mercato di Rialto. Per assicurare eccellenza e freschezza delle pietanze, le proposte in carta si limitano a pochi piatti che rispettano la tradizione e la stagionalità e sono improntati alla filosofia dell’antispreco.
Fra i piatti tradizionali della cucina del territorio spiccano i bigoli all’anitra, le sarde in saor e il fegato alla veneziana ma ci sono anche gli spaghetti alla busara, il filetto di branzino e una squisita parmigiana di melanzane. Il proprietario di Hostaria Castello, Vladimir Grigoriev, a Venezia è titolare di altri due locali: Bakarò in Campo Santa Margherita e Hostaria Sant’Aponal, il primo consigliato per l’aperitivo e la movida in un posto di grande transito, il secondo per una sosta golosa tra la gente di gente di passaggio che non intende rinunciare alle buone usanze. Entrambi gli indirizzi sono declinati in una chiave contemporanea che ossequia la migliore tradizione veneziana.