Riccardo Taliano, nasce nella prima metà degli anni '80, a vendemmia quasi terminata di un'annata non proprio eccezionale. Spera di poter vivere il più a lungo possibile, cosciente del fatto che la vita sia troppo breve per bere vino cattivo. Sebbene sia nato nella provincia di Torino si sente albese, a causa di un albero genealogico fitto di radici ben salde alle terre di Nebbiolo e tartufi.
L'amore per il settore della gastronomia incomincia in tenera età, merito di un'infanzia vissuta in ambito rurale e di un ristorante di famiglia che funge da primo laboratorio sensoriale del gusto. Il legame con la terra e la cucina sfociano in esperienze professionali che si susseguono durante gli anni, sia in Italia che in Francia, dall'agriturismo al ristorante stellato.
I numerosi viaggi all'estero apportano crescita professionale e umana, in particolare in territori in cui gran parte dell'identità del popolo è direttamente correlata alle condizioni culturali e gastronomiche. L'elemento viaggio diviene così spunto per studi e riflessioni, tanto da divenirne oggetto di tesi sperimentale elaborata nel sud-est del Madagascar.
Nel 2013 termina il corso di studi presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cn). Ha vissuto a Roma dedicandosi al mondo del vino, con particolare attenzione ai piccoli produttori bilogici e biodinamici, entrando in contatto con numerosi professionisti del settore della capitale.
Nel 2016 ha portato a termine il master in Sommelier e Enomarketing al Basque Culinary Center a Donostia San Sebastián, Spagna. Percorso umano e formativo che ha permesso una grande evoluzione delle competenze, nel settore food and wine, a livello europeo e mondiale.
Attualmente prosegue sulla via della scoperta dei prodotti, nel mondo del vino e della gastronomia.