Un piatto di spaghetti alle vongole con un calice di Vermentino ghiacciato.
Un paio di occhiali tondi e una frangia.
Una bici verde anni ’70.
Una poesia di Fernando Pessoa.
Una felpa nera e dei pantaloni a zampa.
Un gelato al caffè sul divano in inverno.
Una finestra a nord, vista montagne.
Basterebbero questi pochi punti per delineare i tratti della sua personalità. Ma è soprattutto figlia dei primi anni Novanta, della cultura pop per eccellenza con influenze sessantottine: cresce tra le prime edizioni di Harry Potter e l’album Emozioni di Battisti, mentre alla tv passa un documentario sulla vita di Berlinguer.
Dalla sua famiglia eredita l’amore per le parole, in tutte le sue accezioni: dal padre l’arte oratoria, dalla madre il potere della scrittura, dal fratello la passione per la lettura.
Fin da adolescente sensibile alle tematiche sociali, a 18 anni trascorre alcuni mesi nel Mato Grosso, in Brasile, come volontaria in una comunità locale a sostegno dell’educazione di bambini indigenti. Qui ha la possibilità di visitare la piccola riserva indigena di Babaçuzal e di conoscerne il capo tribù. Inizia così il suo interesse per la questione indigena e la cultura lusofona.
Al ritorno in Italia, decide quindi di studiare Lingue, Civiltà e Scienze del Linguaggio a Venezia, laureandosi in Politica Internazionale del Centro e Sud America, con una tesi sulla violazione dei diritti umani dei popoli indigeni brasiliani durante il regime militare negli anni sessanta.
Attualmente vive in Veneto, tra i pendii del Monte Grappa e le colline del Glera, dove ha fatto dell’amore per le parole – e delle infinite combinazioni a cui possono dare vita – il suo lavoro: è copywriter e si occupa di formazione e training tecnico in un’azienda metalmeccanica.
Attiva nel campo del volontariato, ha collaborato come traduttrice e redattrice in lingua portoghese per startup del territorio. Ad oggi, fa parte dell’ufficio stampa ed è co-host di un podcast dell’associazione “Sottosopra”, realtà locale che promuove eventi culturali per la cittadinanza offrendo nuove idee e contribuendo alla rigenerazione ambientale.
Ama la letteratura moderna, dal realismo magico di Borges allo Stream of Consciousness di Stearns Eliot passando per gli eteronimi di Pessoa, scrive poesie e racconti brevi.
Grande appassionata di cultura portoghese, il progetto che sta portando avanti, tanto nel breve che nel lungo termine, è quello di visitare tutti i paesi collegati e connessi, facendo tesoro di profumi, colori, parole e gusti.
Nel tempo libero prende parte a corsi di cucina e degustazioni, ereditando dalla nonna l’amore per le ricette della tradizione, semplici ma dirette. E se le radici affondando nella cucina senza tempo, le fronde si arricchiscono delle moltitudini di sapori lontani, collezionati nei vari viaggi.