Tutto è nato per caso e mi è cresciuto tra le dita della tastiera. (Costanza Bondi)
Cosa accade quando il web diventa punto di aggregazione di persone, storie e sogni convogliati verso un’unica direzione, ossia la passione per la scrittura? Cosa accade quando, da questo salotto letterario virtuale, la voglia di scrivere preme per potersi manifestare e uscire allo scoperto, in cerca di un pubblico, fossero anche i quattro lettori di manzoniana memoria? Accade che è necessario dargli un nome, che ne identifichi l’anima e ne definisca il carattere, perché senza un nome, ogni cosa, anche la più esaltante, perde di connotazione, sfuma e si dissolve.
E un nome lo si è trovato: WOMEN @ WORK. A farlo è stata Costanza Bondi, copywriter, correttrice di bozze e scrittrice umbra che nel 2009 ha iniziato a far confluire sul suo profilo Facebook scrittrici non professioniste, in tutt’altre faccende affaccendate (impiegate, casalinghe, traduttrici, imprenditrici… ). Donne al lavoro, quindi, sempre e comunque, che nel frattempo, tuttavia, si dilettano nella scrittura, per lo più amorosa e narrante di percorsi di vita, e che si incontrano tramite i propri profili in rete per essere poi coordinate da colei che, scherzosamente, negli anni è stata definita “correttorA”, prima, e “capitanA”, poi. Donne, ma anche uomini, da un certo punto in avanti. Tutti, però, accomunati dall’amore per la scrittura.
E questo amore si è piano piano concretizzato in diverse opere: dalle antologie poetiche alle opere monografiche, dai romanzi d’amore a quelli di denuncia sociale, passando per le raccolte di racconti. Diversi gli editori che, per sensibilità personali e scelte più squisitamente editoriali, hanno appoggiato e sposato i progetti scaturiti dalle penne di coloro che hanno voluto cimentarsi che la pubblicazione dei propri scritti.
Un nome, dunque, che è prima un marchio e quindi un gruppo, ma non un’associazione né una casa editrice, bensì un vero e proprio sistema aggregato e aggregante, eterogeneo e dinamico, che raccoglie un insieme di autori e di semplici appassionati che, a vario titolo, ruotano attorno al mondo dei libri e che partecipano, a diversi livelli, a progetti editoriali ed eventi. Sì, perché far parte di questo gruppo significa “non solo” scrivere, ma anche condividere una più ampia filosofia volta alla promozione e alla fruizione della cultura in quanto tale.
Dinamica e variegata, dicevamo, è la produzione letteraria del Gruppo che ha sovvertito le regole del gioco, partendo dal web per poi confluire nel cartaceo, anziché praticare il percorso “standard.” Con l’eccellente risultato che non si tratta di uno dei tanti casi di sopravvivenza urbana, quanto piuttosto di autrici e autori che si identificano nella vita di oggi. E di questa scrivono, facendo viaggiare prima in Internet e poi nei libri le proprie rime e prose, trovando quella dimensione lirica nella tecnologia, che sarà la stessa, poi, a conferire valore aggiunto alla semantica del download.
Ecco come, dalla realtà virtuale, è riuscita a nascere e germogliare non solo una collana editoriale, ma anche e soprattutto un modo di vivere i libri e il loro straordinario potere.