Il 47° presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha promesso fin dal primo giorno di mandato di fermare quella che ha definito la "follia transgender". Questa dichiarazione, che ha suscitato forti polemiche, non riguarda solo una questione di valori personali, ma riflette un ampio dibattito politico e culturale. Durante la sua campagna elettorale, il tema delle persone transgender è stato utilizzato dai repubblicani come una leva per mobilitare il proprio elettorato, spendendo milioni di dollari in pubblicità contro questa comunità.

A pochi giorni dal suo insediamento, Trump ha ribadito la sua intenzione di adottare provvedimenti drastici per limitare i diritti delle persone transgender, con misure che riguardano l'esercito, le scuole e lo sport. Ma qual è la posizione dell’opinione pubblica americana su questo tema? E come si relazionano i provvedimenti di Trump con la realtà di milioni di persone transgender nel paese?

Un focus sulla questione transgender

Il termine "transgender" si riferisce a chi non si identifica con il sesso assegnato alla nascita, e può includere persone che intraprendono un percorso di transizione, sia attraverso interventi medici che ormonali. Negli Stati Uniti, il numero delle persone transgender è in crescita, con circa 5,3 milioni di individui che si identificano come tali, secondo una ricerca del Pew Research Center. Una parte significativa di questa popolazione è giovane: il 5,1% degli under 30 si identifica come transgender o non binario, una percentuale ben più alta rispetto agli adulti più anziani.

Nonostante la crescente visibilità e accettazione di queste persone, le politiche attuate da Trump vanno nella direzione opposta. Fin dai suoi primi giorni come presidente nel 2017, Trump aveva imposto il divieto per le persone transgender di entrare nell’esercito, misura che Biden aveva successivamente revocato nel 2021. Trump ha promesso di ripristinare questa politica, con l’intento di non limitarsi solo ai nuovi arruolamenti, ma anche di far uscire dal servizio attivo chi è già arruolato. Tuttavia, una parte significativa del personale militare americano potrebbe essere coinvolta, considerando che nel 2021 circa 2.200 soldati attivi erano identificati come transgender.

Le ripercussioni sul settore militare

L’esercito degli Stati Uniti sta già affrontando difficoltà nel raggiungere gli obiettivi di reclutamento, e la messa in atto di politiche discriminatorie potrebbe aggravare ulteriormente questa situazione. Trump ha sostenuto che l’esercito dovrebbe concentrarsi sulle sue funzioni principali, come le operazioni militari e non su politiche legate alla diversità e inclusione. Ha anche affermato che la presenza di soldati transgender comporta costi sanitari elevati e disturbi organizzativi.

Questa posizione, tuttavia, non è supportata da tutti i dati. Le spese mediche per i soldati transgender, per esempio, sono risultate minime rispetto al budget complessivo della difesa, ammontando a circa 8 milioni di dollari tra il 2016 e il 2019. Nonostante ciò, la retorica di Trump appare molto incisiva: il tema della “diversità” è considerato da lui come un ostacolo alla prontezza militare.

Le scuole e il diritto all’identità di genere

Un altro campo di battaglia riguarda l’educazione. Trump ha proposto di limitare l’accesso delle persone transgender alle scuole, in particolare, ha promesso di impedire loro di entrare nelle scuole primarie, medie e superiori. Questa posizione rispecchia una visione che si oppone all’inclusione del concetto di identità di genere nei programmi scolastici. Una ricerca condotta dal Pew Research Center ha rilevato che gli insegnanti delle scuole pubbliche sono divisi su questo tema. La metà degli insegnanti ritiene che i bambini non dovrebbero imparare che il genere possa essere diverso dal sesso alla nascita, mentre una parte significativa degli studenti e dei genitori è favorevole a un’educazione inclusiva che riconosca la possibilità di un’identità di genere diversa.

In particolare, tra i genitori, le opinioni sono contrastanti: circa un terzo ritiene che i propri figli dovrebbero essere educati all’idea che il genere non si limita al sesso biologico, mentre un altro terzo preferirebbe che non venissero trattati affatto temi come l’identità di genere a scuola.

Transgender nello sport: un tema controverso

Il dibattito sull’inclusione delle persone transgender nello sport ha raggiunto una grande visibilità durante le Olimpiadi del 2024. La questione è legata alla preoccupazione che le atlete transgender possano avere un vantaggio biologico, soprattutto nelle discipline in cui la forza fisica gioca un ruolo fondamentale. I detrattori sostengono che, nonostante i trattamenti ormonali, la pubertà maschile possa fornire un vantaggio. Tuttavia, non esiste un consenso scientifico su come i livelli di testosterone influenzino uniformemente le performance in tutti gli sport.

La proposta di Trump di escludere le persone transgender dalle competizioni femminili è in linea con la sua visione del mondo in cui, secondo lui, l’identità di genere deve essere determinata dal sesso biologico. Questo tema rimane uno dei più divisivi negli Stati Uniti, con opinioni contrastanti tra i vari gruppi sociali e politici.

Conclusione: le divisioni nella società americana

Le politiche promosse da Trump sull'argomento transgender riflettono un ampio fossato di opinioni nella società americana. Mentre i suoi sostenitori vedono queste misure come una protezione dei valori tradizionali, molti altri considerano le sue politiche come discriminatorie e dannose per i diritti delle persone transgender. La questione, che riguarda diritti civili, identità e inclusione, continuerà a essere uno dei temi centrali del dibattito politico e sociale negli Stati Uniti, con un’America sempre più divisa su come trattare il tema dell’identità di genere.