In Cina, come nella maggior parte dei paesi asiatici, da pochi giorni si è conclusa con la cosiddetta Festa delle Lanterne, ossia la celebrazione che chiude la Festa di Primavera, comunemente conosciuta in occidente col nome di Capodanno Cinese. Queste festività, svolte per circa due settimane e caratterizzate dai tradizionali addobbi di colore rosso e dalla consuetudine di regalare gli Hóng bo (buste rosse contenenti denaro), coincidono col secondo novilunio dopo il solstizio d'inverno. Ogni anno del calendario assume poi il nome di uno dei dodici animali che, secondo una leggenda buddista, farebbero parte dei segni astrologici dell’oroscopo cinese. Quello appena iniziato è l’anno del Drago, una creatura mitologica associata alla forza, alla fortuna e all'armonia, nonché simbolo dell'imperatore cinese. È col pretesto di questa festa che colgo l'occasione per descrivere uno tra i migliori e pregiati tè verdi cinesi: il Lung Ching.
Conosciuto anche col nome di Longjing e Dragon Well, è un tè molto diffuso in Cina e un vero e proprio emblema culturale di Hangzhou. E proprio nei pressi di questa città, della provincia dello Zhejiang, ci porta una leggenda legata al nome del tè in questione. Lung Ching è il nome di un villaggio della zona che nel 250 d.C. fu colpito da siccità. Un prete Taoista invitò dunque gli abitanti del villaggio a pregare un drago che abitava un vicino pozzo, credendo che la fonte di quest'acqua fosse collegata a un mare sotterraneo in cui il drago dimorasse abitualmente. Alla fine la pioggia arrivò mettendo fine al periodo di carestia, e da quel giorno, in onore al Drago, il pozzo ne prese il nome.
Le piantagioni di questo tè sono presenti dall'epoca della dinastia Tang, cioè da oltre 1200 anni. Vicino a questo villaggio, nella zona del Lion Mountain, nei pressi del famoso West Lake, il raccolto più pregiato viene prodotto dalle coltivazioni situate intorno alla montagna Shifeng.
Subito dopo il raccolto, in quale si effettua in primavera prima della stagione delle piogge, le foglie vengono selezionate con molta cura affinché l'aspetto rimanga il più possibile immutato. Successivamente, secondo il tradizionale metodo cinese, vengono asciugate in conche di rame riscaldate a una temperatura di 100° C. Le foglie hanno un aspetto appiattito in senso longitudinale, e presentano un colore verde giada e spesso delle striature tendenti al giallo (colore che è possibile apprezzare anche nel suo infuso). Il profumo è intenso e primaverile, e il sapore fresco, chiaro, molto persistete, con note che ricordano vagamente il gusto della castagna.
L'elevata concentrazione di teina lo rende perfetto per ogni ora della giornata, e ideale per chi ha bisogno di mantenere la mente lucida durante lo studio o nella lunghe giornate lavorative.
La quantità ottimale è di 3 g a tazza, con un’infusione di circa 2-3 minuti a una temperatura di 80°C (nb: può inoltre essere utilizzata una seconda volta). Tuttavia, se abbinato a piatti salati come verdure gratinate o carni bianche, l'infusione deve essere un po’ più prolungata.
Esistono diverse qualità di questo tè contrassegnate con una numerazione che va dall'uno al cinque o con la dicitura Special o Extra Special ; è disponibile, sebbene più difficile da trovare in commercio, anche una versione coltivata a Taiwan.
Non mi resta che esclamare Gonghe Xinxi (letteralmente “congratulazioni per una nuova felicità”, con l’implicito desiderio che possa continuare) e godermi questo prezioso infuso!