Il termine decluttering è un termine inglese che significa letteralmente “fare spazio” rimuovendo gli oggetti non necessari.
L’idea di base è quella di eliminare ciò che è superfluo o che non serve più, per creare un ambiente più ordinato, funzionale e, spesso, anche più sereno.
Ovviamente non si tratta solo di semplice riordino, ma implica una riflessione su cosa conservare e cosa togliere.
Ogni bene materiale è legato a ricordi, emozioni o esperienze passate, e per questo motivo, spesso, è difficile separarsene.
Rimuovere le cose che non ci sono più utili o che non ci portano più gioia può portare a un senso di libertà, riducendo anche lo stress e creando più spazio per le cose che davvero contano. Inoltre, viene favorita una mentalità più minimalista, dove l’accento è posto sulla qualità piuttosto che sulla quantità.
Questo non significa rinunciare alla bellezza o al piacere di acquistare, ma farlo con maggiore consapevolezza scegliendo ciò che realmente valorizza la nostra unicità.
Viviamo in un'epoca in cui siamo bombardati da messaggi di marketing, le nostre case e il nostro guardaroba sono stracolmi, perché acquistando più del necessario inevitabilmente i vestiti si accumulano senza che riusciamo a farne un reale uso.
Ci potrebbe anche essere un legame tra le dinamiche di consumo e le nostre difficoltà personali. Le sfide che tutti noi affrontiamo nella vita, che siano fisiche, emotive o psicologiche, possono influire enormemente sulla nostra esistenza.
Alcuni ostacoli da superare possono causare frustrazione e una sorta di senso di disagio che, se non riusciamo a oltrepassare, rischia di trasformarsi in uno stato d’animo permanente, influenzando così anche le nostre relazioni con gli altri e spesso, il nostro modo di affrontare la vita quotidiana.
Lo shopping impulsivo è uno degli esempi più chiari di come il desiderio di “riempire un vuoto” possa diventare una risposta a emozioni negative.
Acquistare può offrire un sollievo temporaneo, ma raramente risolve le cause sottostanti. Quante volte ci siamo ritrovati con capi ancora etichettati, presi in un momento di euforia o di sconforto, per poi dimenticarli subito dopo?
Ricordo alcuni clienti che tornavano in boutique, non tanto per comprare, ma per “chiacchierare’’ e passare il tempo.
In certe situazioni lo Shopping diventa una forma di compensazione emotiva.
Non era tanto l’oggetto acquistato a essere importante, quanto il bisogno di connessione, di distrazione o di senso di appartenenza e conforto che deriva dall’interazione con noi addetti alla vendita.
Il decluttering, quindi si configura come una reazione sana e consapevole a questo: “sovraccarico”. Tuttavia, questo processo diventa proprio un ‘opportunità’, per affrancarsi da quello che non ci è più utile, può essere una forma di catarsi, che alleggerisce il cuore e la mente.
Questo atto simbolico di "lasciar andare" è un modo per prendersi cura di sé, in cui il caos e il peso emotivo del passato vengono trasformate in nuove energie, più fresche e vitali.
Quando farlo?
Quando perdi tempo a cercare cose che hai, ma non riesci a trovarle.
Quando non sai cosa mettere, ma il tuo armadio non si chiude per quanto è pieno.
Quando hai vestiti che ti porti dietro ad ogni cambio di stagione e da anni non li indossi più.
Se ti trovi a dire: “non ho niente da mettere”, mentre il tuo armadio è colmo, probabilmente hai troppe mise che semplicemente non si adattano più al tuo stile o alle tue necessità.
Un calcolo pratico: la maggior parte di noi indossa solo il 20% degli abiti che possiede, mentre il restante 80% rimane inutilizzato.
Affrontare il guardaroba da soli può essere un compito travolgente, ed è qui che entra in gioco l’importanza di farsi aiutare da un’occhio esperto.
Ogni capo racconta una storia e decidere cosa tenere non è sempre semplice.
Durante il processo di decluttering lavoro fianco a fianco con i miei clienti, offrendo un punto di vista oggettivo e professionale.
La scelta dei vestiti più adatti parte sempre da un ‘analisi attenta della silhouette, con l’obiettivo di valorizzare al massimo la sua unicità.
Durante la consulenza, identifico la body shape e vagliamo insieme le preferenze personali, come colori, stili, occasioni d’uso.
Dai colori caldi ai colori freddi, per parlare poi degli abbinamenti con contrasti di colore, primari, secondari, complementari ecc. Successivamente seleziono indumenti e accessori che bilanciano le proporzioni, enfatizzano i punti di forza e offrono il massimo comfort.
Non si tratta solo di scegliere cosa tenere, ma anche di creare combinazioni che siano funzionali e stilisticamente coerenti, ottimizzando e valorizzando ciò che già possedete.
Questo significa, ad esempio, identificare capi base che possano essere mixati facilmente con pezzi particolari, creando outfit versatili per ogni occasione.
Il processo include anche piccoli accorgimenti tecnici, come decidere dove posizionare gli indumenti, valutando anche la tipologia di gruccia più adatta.
Ogni sessione è personalizzata e unica, alla fine del percorso il vostro guardaroba sarà trasformato. Aprirlo non sarà più motivo di ansia, ma un piacere quotidiano dove il vostro look racconta chi siete oggi. Il decluttering diventa un'esperienza illuminante e persino divertente, che vi farà riscoprire il piacere di vestire con consapevolezza e stile, scoprendo il potenziale nascosto anche in cose che magari avete dimenticato o sottovalutato.
È un'investimento su voi stessi, un'opportunità per fare pace con il passato, accogliere il presente e prepararsi al futuro con maggiore consapevolezza e leggerezza.