Il potere del suono è un concetto affascinante che abbraccia diversi ambiti, dalla musica alla medicina, dalla psicologia all'arte. La musica ha la capacità di evocare emozioni profonde e di influenzare il nostro stato d'animo. Melodie e ritmi possono stimolare sensazioni di gioia, tristezza, nostalgia o calma. In particolare la musica a 432 Hz è utile per favorire il rilassamento e ridurre gli effetti dello stress, i Pink Floyd conoscevano bene tale effetto visto che la loro musica è la più rilassante secondo una ricerca sulle ripercussioni psico-fisiche delle musiche di celebri band che lessi tempo fa. È anche per questo che la musica viene spesso utilizzata in tecniche terapeutiche come la musicoterapia e la terapia vibrazionale che utilizzano il suono e le vibrazioni per promuovere il benessere fisico e mentale.

Suoni specifici possono aiutare a ridurre lo stress, alleviare il dolore e migliorare la concentrazione. Il suono può influenzare quindi il nostro corpo a livello fisiologico. Ad esempio, le frequenze isocroniche che ripetono singoli toni con la stessa frequenza possono avere effetti rilassanti sul sistema nervoso, mentre altre possono stimolare l'energia e l'attività.

Nella comunicazione umana il suono riveste poi un ruolo fondamentale, basta pensare a come le parole e i toni di voce possono trasmettere significati complessi, emozioni e intenzioni. La qualità del suono, come l'intonazione e il ritmo, può influenzare la percezione e la comprensione del messaggio.

In svariate culture, il suono gioca un ruolo centrale nei rituali e nelle pratiche spirituali. Campane, mantra, canti e strumenti musicali vengono utilizzati per creare un'atmosfera di sacralità e connessione con il divino. Il suono è inoltre legato all'ambiente in cui viviamo. L'acustica degli spazi può influenzare la nostra esperienza uditiva e, di conseguenza, il nostro benessere. Suoni naturali, come il canto degli uccelli o il rumore dell'acqua, possono avere effetti positivi sullo stato d'animo.

Le qualità del suono erano molto conosciute nelle antiche scuole misteriche egizie, romane, greche, indiane, difatti la conoscenza del suono era una scienza evolutissima, basata sulla comprensione delle vibrazioni che hanno dato origine all’universo. I grandi maghi e gli scienziati come Pitagora erano anche musicisti, gli antichi Egizi credevano che al dio Thoth bastasse nominare un oggetto per dargli vita a creare l’universo con il suono della sua voce. Nella Genesi è scritto (1:3):

E Dio disse ‘Sia la Luce’ e la Luce fu.

Il Dio creatore pronuncia la parola ‘luce’ e attraverso il suono della parola la crea.

Nella filosofia ermetica sono 7 i principi dettati da Ermete Trismegisto nel Kybalion, argomento che ho già trattato nell’articolo L’arte dell’alchimia, ebbene tre di essi implicano il suono.

Il Principio della Vibrazione

Tutto si muove, tutto vibra; niente è in quiete.

Ogni cosa nell’universo è in uno stato di vibrazione e la risonanza è la frequenza con cui ogni oggetto vibra. Attraverso il principio di risonanza, il suono può essere il veicolo per accordare le frequenze disarmoniche del corpo riportandolo alle sue normali e salutari vibrazioni.

Il Principio del Ritmo

Ogni cosa fluisce e rifluisce, ogni cosa ha fasi diverse; tutto s’alza e cade; in ogni cosa è manifesto il principio del pendolo: l’oscillazione di destra è pari a quella di sinistra; tutto si compensa nel ritmo.

I ritmi differenti del corpo possono essere cambiati dal suono, questa operazione si chiama entrainment.

Il Principio della Corrispondenza

Com’è al di sopra, così è al di sotto; com’è sotto, così è sopra.

Che si applica agli armonici, si potrebbero usare dei suoni legati tra loro armonicamente per influenzare le vibrazioni degli atomi e delle stelle.

I princìpi ermetici affermano che l’universo non è che un numero infinito di vibrazioni e di ritmi. Tempo fa lessi il libro di Jonathan Goldman Il potere di guarigione dei suoni, un trattato dove l’autore, musicista e ricercatore nel campo della terapia sonora e della musica come strumento di guarigione, esplora come le frequenze sonore possano influenzare la salute e l’equilibrio interiore delle persone.

La sua filosofia ruota attorno all'idea che il suono non è solo un fenomeno fisico, ma anche un potente strumento per la crescita spirituale e la connessione con il mondo circostante. Inoltre, ha sviluppato vari strumenti e pratiche, come il canto armonico e l'uso di gong e campane tibetane, per facilitare esperienze di rilassamento profondo e trasformazione personale. Goldman e altri studiosi hanno esplorato come diverse frequenze sonore e tipi di musica possano influenzare il nostro stato d'animo, il livello di stress e persino alcune funzioni fisiologiche.

In un altro suo importante libro Healing Sounds, Goldman approfondisce il concetto di suono curativo e presenta tecniche e pratiche che possono aiutare nella meditazione e nella guarigione. In sintesi, secondo Goldman e altri ricercatori nel campo, il suono gioca un ruolo cruciale nella salute psicofisica, influenzando le emozioni, il comportamento e persino i processi biologici. Promuovere un ambiente sonoro positivo può quindi essere un elemento importante per il benessere complessivo.

Goldman afferma inoltre che di tutti gli strumenti sparsi nel mondo la voce umana è il più potente. Steven Halpern, un collaboratore di Goldman, gli disse in una conversazione che «il suono è un’onda portatrice di coscienza», ciò significa che, in base al livello di consapevolezza della persona che produce un certo suono, il suono informerà la persona che lo riceve sia dello stato emozionale che dello scopo dell’emittente. Quando ad esempio siamo arrabbiati emettiamo dei suoni atti ad esprimere la collera e il nostro intento viene percepito da chi ci ascolta.

L’intento quindi è riferito alla coscienza con cui viene creato il suono che riflette e coinvolge gli aspetti fisici, mentali, emotivi e spirituali della persona che lo produce.

La comprensione dell’intenzione e dello scopo del suono è importante, ad esempio vogliamo ferire o guarire chi ci sta di fronte?

L’energia sacra del suono permette di allinearci con la coscienza elevata, con il ‘volere divino’. La voce è quindi uno strumento potente di guarigione, sia a livello fisico che emotivo. In molte culture e tradizioni, si riconosce il potere terapeutico del suono e della voce. Ecco alcuni aspetti in cui la voce può svolgere un ruolo importante nella guarigione:

  • Espressione Emotiva: cantare o parlare può aiutare a esprimere emozioni represse, facilitando il rilascio di tensioni e stress accumulati.

  • Risonanza e Vibrazione: la voce produce vibrazioni che possono influenzare il corpo a livello cellulare. Alcuni studi suggeriscono che certe frequenze vocali possano favorire la guarigione e l'equilibrio energetico.

  • Meditazione e Mindfulness: l'uso della voce in pratiche meditative, come il canto dei mantra o il toning (emissione di suoni prolungati), può portare a uno stato di profondo rilassamento e consapevolezza, promuovendo il benessere mentale e fisico.

  • Comunicazione e Relazione: la voce è fondamentale nella comunicazione e può rafforzare le relazioni interpersonali. Il supporto sociale e l'ascolto empatico possono avere un grande impatto sulla salute emotiva.

  • Terapia del Suono: alcuni approcci terapeutici utilizzano suoni e vibrazioni per promuovere il benessere. La musicoterapia, ad esempio, può aiutare a trattare una varietà di condizioni, dalla depressione all'ansia.

  • Guarigione Spirituale: in molte tradizioni spirituali, il canto e l'uso della voce sono considerati modi per connettersi con una dimensione più alta o per invocare energie curative. L’intento della persona che lavora col suono è tanto importante quanto la frequenza che è stata proiettata per creare frequenze risonanti di guarigione.

  • Respirazione e Voce: la pratica della respirazione profonda, spesso accompagnata dall'emissione di suoni, può migliorare la salute polmonare e ridurre lo stress.

Ascolto spesso le canzoni dei nativi americani, molte ripetono di continuo Ah Hey Ya poiché gli sciamani che tramandano queste canzoni conoscono profondamente la capacità trasformativa dei suoni e di questi in particolare. Un nativo americano della tradizione Ute-Tewa, Joseph Rael, conosciuto come “Bella Freccia Dipinta”, ebbe una visione durante una danza del sole in cui gli furono mostrate le “Stanze del Suono” di tutto il mondo. In queste stanze del suono che chiama le “Cinque Vibrazioni” venivano cantati i suoni sacri che mettevano in armonia, intonazione e risonanza tutte le creature del pianeta.

Alcuni di questi suoni terapeutici sono:

  • AH: pulizia, per lavare e purificare l’individuo.

  • EI: relatività, per capire le relazioni tra ogni cosa.

  • III: chiarezza, per entrare in contatto con l’Intelligenza divina.

  • OH: innocenza e curiosità.

  • UUU: ciò che ci guida, la presenza di Dio.

In sintesi, la voce è un mezzo attraverso il quale possiamo esplorare e attivare processi di guarigione a livello fisico, emotivo e spirituale. Sperimentare con la voce, sia attraverso il canto che attraverso altre forme di espressione sonora, può rivelarsi un'esperienza trasformativa e benefica.

Concludendo, Goldman scrive nel suo libro Il potere di guarigione dei suoni, a pagina 194:

La pausa tra inspirazione ed espirazione (nel nostro caso il suono) è considerato da molti l’istante del ciclo respiratorio in cui il corpo umano entra in risonanza con se stesso. Lo scienziato Itzhak Bentov, tra gli altri, crede che in questo lasso di tempo il corpo crei un’onda che opera a 7,8 cicli al secondo. Crede che questa sia la frequenza a cui la Terra risuona e che in questo momento siamo, anche se per poco, in risonanza con la sua energia.

Provate a fare un respiro profondo, trattenetelo e rilasciatelo. Provate a percepire quell’istante. Il respiro è alla base di tuti i suoni che creiamo con la nostra voce. Senza il respiro, non c’è suono. Il respiro è l’essenza della vita, poiché senza respirare non possiamo vivere. In molte tradizioni l’energia vitale del respiro è considerata sacra. Questa energia è chiamata “prana” nella tradizione hindu. In Oriente è chiamata “chi” o “ki”. La parola ebraica per il respiro è “ruach”, che è la stessa parola per “spirito”.