Il femminismo per me sono io a 11 anni che tiro un rigore in spiaggia alle 4 del pomeriggio sotto il sole, con solo i miei cugini dalla mia parte e gli altri che mi prendono in giro, dicendo che è folle fare tirare il rigore decisivo a una femmina.

Sono io che a 11 anni tiro e segno, e vado via fissando tutti come a dire che sì, "una femmina può giocare come un maschio".

Il femminismo è lottare contro mia madre che non vuole farmi andare in sala prove perché "sono tutti maschi"; e allora io porto lei e mio padre in sala, presento loro tutti i componenti della band e li obbligo a comprendere che non mi impediranno di essere felice solo perché sono femmina.

Il femminismo è caricare e scaricare da sola la propria strumentazione, saperla montare e usare, non permettere a nessuno di trattarti come se non avessi le capacità di farlo solo perché sei una ragazza. Il femminismo è anche inveire contro chi ti tratta come se fossi una stupida.

Il femminismo è comprendere che una donna mostra il proprio corpo non solo per sedurre ma per affermare la propria libertà. E nessuno può negare la libertà di essere libera nel proprio corpo. Che non puoi impedire a una donna di brillare solo perché non sai resistere al bagliore.

Se rompi una vetrina per rubare la colpa non è della vetrina.

Il femminismo per me è anche avere paura, perché sei consapevole che vivi in un mondo che ti vuole schiacciare. Se non hai paura non vedi il pericolo, se non vedi il pericolo pensi che ti trovi in una situazione accettabile.

Il femminismo è proteggere le mie amiche e fare squadra, perché se solo una di noi viene schiacciata, veniamo schiacciate tutte. Il femminismo è arrabbiarsi anche sulle piccole cose, anche se tutti intorno a te non capiscono perché e ti dicono che sei pesante e se stai esagerando.

Il femminismo è non avere paura di esagerare.

Il femminismo è comprendere che gli uomini sono anch'essi vittime di una società che li vuole forti, sicuri e privi di emozioni, che ancora c'è chi pensa che un uomo che non mantiene una famiglia non sia un uomo vero.

Un uomo che non lavora non è un uomo vero.
Un uomo che piange non è un uomo vero.
Un uomo che non pensa al sesso tutto il giorno non è un uomo vero.
Un uomo che non fischia a una donna quando passa non è un uomo vero.
Un uomo che non ti guarda il culo non è un uomo vero.

Una volta una mia amica mi ha raccontato che un ragazzo con cui era stata non era riuscito a raggiungere l'erezione. Io conoscevo quel ragazzo e mi sono sentita male per lui, lei lo disprezzava e lo ridicolizzava, senza chiedersi come mai, se non fosse abbastanza attratto da lei, se fosse stanco o in difficoltà.

Un'altra amica si è lamentata che il ragazzo con cui è uscita non avesse offerto la cena. Se sei un uomo e devi uscire con una ragazza devi pagare per due.

Anch'io anni fa l'avrei pensato, sono stata cresciuta così.

Finché un ragazzo una volta mi chiese: “perché devo pagare io per tutte e due”? Mi ci è voluto un po' di tempo per capire, perché sono stata cresciuta così.

Il Femminismo per me vuol dire non giudicare le altre donne per quello che sono e quello che fanno.
Il femminismo per me vuol dire provare a fare quella cosa difficilissima di oltrepassare la rabbia e comprendere che dobbiamo lavorare insieme per combattere gli stereotipi sociali.
Che gli uomini schiacciano le donne perché gli hanno insegnato così.
Che le donne si fanno schiacciare perché è sempre stato così.

Che c'è una piccola voce nel cervello che ci dice che è giusto così.

Il femminismo per me è comprendere che ognuno ha il suo modo di essere femminista. Chi con una parola, chi con un manifesto, chi con il proprio corpo.

Il femminismo per me è comprendere che uomini e donne nascono uguali ma vengono plasmati in modi diversi, che per riuscire a capirsi e comunicare bisogna avere la volontà di fare un passo in più, uno sforzo in più.

Il femminismo per me è però anche incazzarmi, e condannare chi abusa, maltratta, uccide. Perché comprendere le cause di un reato non significa dover perdonare.

Il femminismo è correre una maratona che hai già vinto in passato, per dare supporto a chi ancora sta correndo.
Il femminismo è imparare a montare un lampadario, smontare la lavatrice, sturare un lavandino.
Il femminismo è non lasciare nessuna indietro.
Il femminismo è ricordarsi che una volta le donne in Italia non potevano votare.
Il femminismo è difendere il diritto di una donna di abortire, anche se tu non lo faresti mai.
Il femminismo è inorridire quando senti che tutti si sentono in diritto di impedire ad una donna di abortire.
Il femminismo per me è desiderare di non sentire più il "se l'è cercata" o "eh si ma pure lei".
Il femminismo è desiderare di poter prendere un treno da sola di notte.
Il femminismo è non voler sentire più "sei una donna con le palle".
Il femminismo è sentirsi dire "brava" e non "bella e brava" o "bella e anche brava".

Il femminismo è il desiderio di non essere chiamata femminista solo perché vuoi sentirti al sicuro.

Siamo solo persone
che vogliono essere
quello che sono
senza paura.