Ancora si trova, scavando molto nei trespoli delle cartoline nella Bruxelles dei turisti, una cartolina che negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso descriveva gli europei con ironia. Allora era la CEE (Comunità economica europea) i paesi membri erano dodici. All’inizio, nel 1957 (ma prima ancora la CECA, Comunità europea del carbone e dell’acciaio nel 1951) i paesi fondatori delle Comunità europee erano sei, in ordine alfabetico: Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Germania Ovest, Paesi Bassi. Nel 1973 gli Stati membri diventarono nove con l’adesione della Danimarca, dell’Irlanda e del Regno Unito. Di questi 5 monarchie e 4 repubbliche. Nel 1981 arriva il pareggio tra re e presidenti con l’adesione della Grecia e cinque anni dopo, nel 1986 aderirono Portogallo e Spagna mantenendo lo stesso numero di stati retti da ordine repubblicano e altrettanti da ordine monarchico.
La Cee arriva quindi ad essere composta da dodici stati membri. E compare la prima cartolina che ironizza sulle caratteristiche generali tipologiche riconosciute e attribuite ad ogni cittadino tipo di ogni Paese. Il perfetto europeo dovrebbe essere… Come un... Una spiritosa analisi che mostra come gli europei si vedono l’un altro presentando il tutto con moltissima ironia, a volte non proprio sottile. Ecco allora che il cuoco europeo deve essere un britannico, poiché è notorio che la cucina britannica non è rinomata per la sua bontà nel vecchio continente. Così come risulta che i francesi guidino le automobili in modo alquanto non convenzionale e pericoloso.
Per non parlare della disponibilità dei belgi nei luoghi di lavoro, e infatti nella cartolina viene rappresentato un ufficio vuoto. La capacità di sorridere non è del resto la caratteristica principale dei tedeschi, cosi come, pare quella dei portoghesi rispetto alla tecnica.
Affermare di essere famoso come un lussemburghese è ironia puntigliosa. Il Lussemburgo è un Granducato noto solo per le banche ma anche per un altro fatto increscioso. Il Lussemburgo ha vinto nel corso della storia delle Olimpiadi solo 2 medaglie d’oro, una nelle olimpiadi di Parigi del 1900 l’altra in quelle svoltesi in Finlandia nel 1952. Il fatto increscioso avvenne proprio nel corso di quest’ultime. Il mezzofondista e politico lussemburghese Joseph Henri Barthel, detto Josy, arrivò primo alla gara di mezzofondo conquistando la medaglia d’oro. Al momento della premiazione, però, non fu suonato l’inno Lussemburghese, ma una marcia solenne qualsiasi. In quegli anni, era la banda in presenza, come usa dire oggi, a suonare gli inni e non una registrazione. Gli è che la banda non aveva previsto che una o un lussemburghese potesse vincere medaglie d’oro e di conseguenza, non avendo lo spartito necessario venne improvvisata una marcia solenne. Poveri lussemburghesi!
L’italiano “tipo” è presentato come controllato senza emozioni, come lo stereotipo vuole presentarci invece gli inglesi, quando l’italiano è piuttosto immaginato, nel resto d’Europa, per parlare agitando le mani. Gli irlandesi sono definiti dalla nostra cartolina come sobri, essendo invece notoria la capacità di bere la ottima birra irlandese Guinness. Lo spagnolo è presuppostamente presentato come umile mentre esprime tutta la boria del torero. Gli olandesi sono colpiti dove più tengono di conto … letteralmente: avarissimi (innumerevoli sono le barzellette sulla loro proverbiale tirchieria, tanto da par passare per spendaccioni scozzesi e liguri) e viene definito ironicamente “generoso come un olandese”. Il perfetto europeo con capacità organizzative, nella cartolina, è il greco, così come il perfetto “discreto” è il danese.
Con il quarto allargamento, avvenuto nel 1995 la Cee è già diventata Unione europea e la nostra cartolina aumenta “l’analisi” delle caratteristiche dei nuovi entrati (Austria, Finlandia e Svezia) i quali portano gli Stati membri della Ue da 12 a 15. L’austriaco è presentato come “paziente” mentre è rappresentato irato davanti ad uno sportello ammnistrativo. Per essere un perfetto europeo bisognerebbe essere ciarliero come un finlandese e flessibile come uno svedese.
Non è stata mai fatta invece una cartolina dello stesso tipo elencando i difetti delle istituzioni europee. Si comprende la difficoltà poiché non ci sono stereotipi, ma solo crude verità sul farraginoso funzionamento delle istituzioni europee, sul loro lato oscuro e segreto come dimostrato anche nel caso dei vaccini contro il Covid-19 con contratti segreti e pubblicati solo con omissis; sul loro essere rivolte prevalentemente all’interesse dei grandi gruppi industriali e via elencando. Sarà interessante creare una cartolina, prossimamente, su tutti questi difetti.