Lo scorso 25 gennaio Bologna Art City White Night, la notte bianca di Artefiera, ha acceso le luci di gallerie, negozi, musei, biblioteche e talvolta di dimore storiche diventate, per una notte, la sede unica di un’irrefrenabile proliferazione di mostre ed eventi, una festa dell'arte diffusa nella città, da vivere anche senza una meta precisa.
Per molti è stata l'occasione per venire in contatto con luoghi insoliti della città a misura di passeggiata, come un nuovo spazio in pieno centro storico, sede, per l’occasione, dell'evento In Lavorazione. Entrare nell'atelier significa respirare l’atmosfera densa di creatività e di sperimentazione attuata attraverso la pratica della stampa, percepire il savoir faire unico e raffinato con cui elementi apparentemente distanti, come le procedure e le macchine artigianali, sono accostate con leggerezza e originalità alle opere realizzate, a metà strada fra il design e la stampa d’arte.
Qui è privilegiato il fare, la capacità di pensare con le mani. Il termine Arti applicate può essere adeguato a questo spazio, dove la tradizione risulta per certi versi più moderna dell'attualità e l'attualità diventa modernariato prima ancora di nascere... entrambe si contaminano e creano un corto circuito stilistico. Nell'atelier si creano libri d’artista, cartelle, prodotti artistici e prodotti commerciali di contenuto artistico: si tratta di stampe d’arte originali, realizzate con torchi calcografici, presse e altre procedure fotosensibili, su preziose carte da incisione, tessuti e materiali inusuali. Si praticano l’acquaforte, la puntasecca, l'acquatinta, la linoleumgrafia ma anche meno datate tecniche di stampa fotografica, come la cianografia e la kallitipia, riproposte in moderne e originali idee-forma, reinvenzioni di oggetti del vivere quotidiano, riattualizzazione di souvenir raffinati e ironici, libri-oggetto dal destinatario e dalla funzione volutamente imprecisa.
La preziosità dei materiali e dei lavori, raccolti in piccole serie a tiratura limitata o esemplari unici, richiede, per essere pienamente colta, un contatto diretto con le opere che si possono, contemporaneamente, sfogliare come libri, appendere come quadri, appoggiare come sculture. La doppia natura di galleria/laboratorio dello spazio è sfruttata per l'esposizione permanente delle opere a stampa realizzate in atelier e, nel contempo, per rendere fruibili le varie fasi di realizzazione di una stampa d'arte.
L’incontro diretto con le lastre, le matrici e gli strumenti del fare e della calcografia avviene già in vetrina, dove è possibile vedere in azione lo storico torchio Bendini, il più prezioso dello studio, marchio bolognese di rilevanza straordinaria, che ha distinto la produzione della città anche nel settore della meccanica applicata alla produzione artistica e artigianale. Un connubio di creatività e di tecnica, reso possibile dalla fruizione di una stamperia d'arte assolutamente originale dal carattere di laboratorio permanente, come testimoniano non solo le opere in catalogo, ma anche un ricco programma di corsi e workshop.
Le MagnificheEditrici
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