Ma ve lo ricordate come era prima? Io ogni tanto ci penso e ne provo una forte... nostalgia. Ora, con tutta questa luce, non c’è più manco un angolo buio per pisciare.
Siamo sempre in evidenza, avvistabili, esposti in questo maledetto presente.
Odio questa eccessiva vicinanza, quando si stava lontani aveva un valore avvicinarsi che ora si è completamente perso.
“Per un universo migliore” quante bugie ci hanno detto. Sono riusciti a convincerci che l’unione era l’idea migliore; certo che siamo proprio cretini.
Ora siamo talmente uniti, talmente interconnessi che tutto ciò che cerco è solo la pura pace dell’anima. Un po' di meritata pace.
Un posticino buio o perlomeno isolato. Mi manca stare da solo, non fare, essere. A volte mi capita di pensare, di pensarci come siamo ora e devo dire che se potessi mi dispererei.
Sono il cancro di questo corpo spaziale. “Elimineremo le disuguaglianze, le insicurezze, le solitudini”, ma ve le ricordate queste cose? Ci abbiamo creduto tutti. Tutti ad un certo punto abbiamo pensato che lasciarci imprigionare era la via per raggiungere qualcosa di grande un “ipercoscienza” dicevano. Invece, eccoci qua. Così maledettamente vicini, così maledettamente uniti.
Ci siamo fatti togliere lo spazio. “Ma che dici? Sei pazzo!” direte voi, ma perché non ricordate. Perché voi dimenticate. Avete scordato come si stava bene prima.
Prima di farci rinchiudere tutti nel cronotopo.
“Spazio, luce e tempo uniti e noi in essi” ricordate? Siamo diventati incapaci di cambiare, siamo costantemente illuminati e definiti sempre alla stessa maniera. Abbiamo abbandonato le nostre diversità per abbandonarci a questa orgia metafisica per essere percossi da una costante vibrazione dell’animo.
Vi sento che a voi sta bene, ma io no. Voglio solo del riposo, voglio solo tornare a poter rincorrerla per i campi.
Ci picchiavano. Chiunque non volesse farsi addormentare veniva picchiato. “Sarà questione di un secondo e vi risveglierete nella pace totale”. Cazzate. Da quel momento, ne sono sicuro, anche per gli altri sarà iniziata questa eterna agonia virtuale. Diventare pura coscienza in una simulazione di unione perfetta.
Avrei solo voglia di piangere ogni tanto, dai su da quanto non piangiamo? Voi non morite dal bisogno? Voglio esprimermi, voglio soffrire, voglio essere diverso, voglio essere peggiore o migliore, voglio provare, voglio sperimentare, vorrei sentire qualunque cosa, ma non questa fottuta atarassia.
Pensavamo di poterci rendere sostituibili, imperturbabili, apatici. Ridurci a una cifra di byte. Non ce la faranno, non ci omologheranno. Io voglio ancora correre sull’asfalto, sentire l’odore di città che ti prende a pugni il naso ed il vento che taglia gli occhi in motorino.
Forse ho solamente bisogno di un angolino in cui rifugiarmi, di un buio in cui cambiarmi, in cui non riconoscermi più, in cui...
-Lo hai eliminato? -Si, ho fatto.
-Chissà come si formano questi dannatissimi bug
-Non saprei proprio guarda, l’importante è che non intacchino i dati dei cittadini che altrimenti il sindaco ci ammazza
-Sarà probabilmente qualche spazio nero nel programma, qualche dato corrotto
-Sarà... infondo l’erba cattiva cresce dappertutto
-Dai. Chiamami se hai ancora bisogno.
-Certo!... Ehi, ma a te quanto manca?
-Ancora un paio di mesi e finalmente mi ci mandano, non vedo l’ora... pensa che pace
-Dai, io invece vado domani. Non sto nella pelle! Pazzi quei dissidenti che non volevano andarci. Però sono stati troppo buoni, altro che sedarli e mandarli. Io li avrei uccisi
-Infatti, gli admin sono troppo misericordiosi. Pensa che si godono l’unione eterna senza manco aver fatto tutti i passaggi... mi fanno una rabbia!
-Massì, non pensarci. Pensa ai pochi mesi, pensa alla pace!!
-Hai proprio ragione 0006789 sei davvero un buon compagno. Ave al programma!
-Ave al programma!