Ieri, 2 giugno 1946: la Repubblica vinse sulla Monarchia.

Se a quel tempo fossero esistiti i cellulari, oggi avremmo un selfie di 21 donne raggianti di felicità e soddisfazione che hanno riscattato la condizione femminile liberandola dal patriarcato e collocandola accanto all’uomo senza pregiudizi.

Sono le 21 donne della Costituente le protagoniste di un cammino che ancora oggi non si è concluso

Non è prioritario conoscerle per appartenenza politica, ma per come hanno vissuto, per una frase, un gesto, un urlo da catapultare nel presente con una delle Costituzioni più belle che ci hanno lasciato.

Determinate, rispettose, autorevoli, umili ma senza lasciarsi intimidire da nessuno, hanno segnato il futuro di un'intera nazione, imprimendo consapevolezza alle donne.

  • Adele Bei
  • Bianca Bianchi
  • Laura Bianchini
  • Elisabetta Conci
  • Maria De Unterrichter
  • Filomena Delli Castelli
  • Maria Federici
  • Nadia Gallico
  • Angela Gotelli
  • Angela Maria Guidi
  • Leonilde Iotti
  • Teresa Mattei
  • Angelina Merlin
  • Angiola Minella
  • Rita Montagnana
  • Maria Nicotra
  • Teresa Noce
  • Ottavia Penna
  • Elettra Pollastrini
  • Maria Maddalena Rossi
  • Vittoria Titomanlio.

In questi assaggi delle loro vite troverete sogni, passioni e idee comuni alle donne di ogni tempo e condizione.

Adele Bei

Non pensate alla mia famiglia, qualcuno provvederà; pensate invece ai milioni di bambini che, per colpa vostra, stanno morendo di fame in Italia.

Nell’interrogatorio di un processo durante la sua detenzione i fascisti fecero leva sull’essere madre per convincerla a denunciare i compagni.

Per tutti coloro che del tabacco conoscono solo il buon gusto della sigaretta è difficile avere una chiara idea delle condizioni di vita e lavoro delle tabacchine.

Lettera a un quotidiano come sindacato a tutela delle lavoratrici.

Bianca Bianchi

Tu sei donna.

Così il nonno aveva commentato la sua decisione di intraprendere questo lavoro.

La chiamavano la Biondissima come se fosse una vamp e non una delle editare più preparate di Montecitorio. Al Congresso internazionale delle donne di Amsterdam fece scalpore il suo intervento sul fatto che in Italia sui documenti del figlio naturale, vi era la scritta figlio di NN.

Solo nel 1955 una legge a firma di Lina Merlin abolì dai documenti anagrafici la dicitura di nascita illegittima.

Laura Bianchini

L’insegnamento non è un servizio pubblico ma un servizio di utilità pubblica, di pubblico interesse; non è un gioco di parole. Un servizio pubblico può essere gestito direttamente e monopolisticamente dallo Stato. Nulla vi si oppone.

(Citazione tratta da un suo discorso in aula)

Firmò i suoi articoli su “Il Ribelle” giornale di orientamento cattolico delle formazioni partigiane con gli pseudonimi di Penelope, Don Chisciotte o Battista, una scelta diversa dalle molte partigiane cattoliche che scelsero nomi di battaglia ispirate a sante eroiche.

Elisabetta Conci

Il primo compito nostro, il più sacro e il più alto, è la famiglia.
Reclamiamo dalla nuova Costituzione il salario familiare e i diritti affinché la donna possa svolgere il suo essere madre e lavoratrice senza limiti.

(Discorso in aula l’8/3/1947 per la celebrazione della Giornata della donna)

Era nota tra gli avversari come la pasionaria bianca per la sua totale dedizione alla politica mentre le sue alleate le regalarono una spilla d’oro a forma di monopattino per il suo ottenere risultati con pochi mezzi a disposizione.

Ad esempio aveva creato asili nido per bambini e ragazzi senza famiglia di cui si occupava direttamente.

Maria De Unterrichter

Insieme a Maria Federici, Angela Guidi e Lina Merlin fonda il CIDD , il comitato che dava assistenza alle donne che riuscivano a lasciare la loro condizione di prostitute, aiutandole nel reinserimento nella società.

Inoltre si battè per la cultura e la scuola diffondendo il metodo Montessori.

Filomena Delli Castelli

Le prime uscite delle donne abruzzesi dopo la guerra sono state quelle per andare a vedere i suoi comizi in cui emergeva la volontà di migliorare la condizione femminile. Esponevano al balcone il lenzuolo più bello, la coperta ricamata per renderle omaggio.

Chiese al Governo di introdurre l’insegnamento della storia dell’arte proponendo come docenti, gli artisti locali. Fu promotrice della cinematografia quale sviluppo per la cultura occupandosi di programmi per ragazzi e della trasmissione “Non è mai troppo tardi” riguardante l’istruzione popolare per il recupero dell’ adulto analfabeta.

Maria Federici

Insieme a Nilde Iotti, Lina Merlin, Teresa Noce e Ottavia Penna partecipó ai lavori della Costituzione: Famiglia, parità di trattamento salariale e uguaglianza dei diritti, parità della dignità sociale tra uomini e donne.

“Il cesto di lana” titolo del suo libro, riprende un antico canto che allude al tradizionale destino femminile: “Quando tuo marito sarà alla guerra o al foro, tu avrai per compagno un cesto di lana”. Nel libro sottolinea il ruolo di subordinazione delle donne, affermando invece la visione di una donna posta su un piano paritario rispetto all’uomo,

Nadia Gallico

Organizzò in collaborazione con il comune di Roma e la Croce Rossa “I treni della felicità” che portavano verso le famiglie del nord, che avevano dato disponibilità, i bambini meridionali orfani di guerra che venivano accolti ed educati come figli propri.

Angela Gotelli

Eravamo tutte donne con esperienze e sofferenze proprie, eravamo balzate un po’ in fretta, un po’ di colpo all’elettorato attivo e all’elettorato passivo, unite nel desiderio di ricostruire la patria devastata e nella fondazione consapevole e coraggiosa di un nuovo ordinamento.

(Discorso sulle 21 donne della Costituente)

Angela è stata un’impavida crocerossina che ha supportato i perseguitati politici e una partigiana audace che si è occupata dello scambio di ostaggi civili contro prigionieri tedeschi.

Angela Maria Guidi

Colleghi Consultori, nel vostro applauso ravviso un saluto per la donna che per la prima volta parla in quest’aula. Non un applauso dunque per la mia persona ma per me quale rappresentante delle donne italiane che ora, per la prima volta, partecipano alla vita politica del paese. Credo proprio di interpretare il pensiero di tutte noi Consultrici invitandovi a considerarci non come rappresentanti del solito sesso debole e gentile, oggetto di formali galanterie e di cavalleria di altri tempi, ma pregandovi di valutarci come espressione rappresentativa di quella metà del popolo italiano che ha pur qualcosa da dire, che ha lavorato con voi, con voi ha sofferto, ha resistito, ha combattuto, con voi ha vinto con armi talvolta diverse ma talvolta simili alle vostre e che ora con voi lotta per una democrazia che sia libertà politica, giustizia sociale, elevazione morale.

(Il primo intervento svolto da una donna alla Consulta Nazionale a favore della parità uomo-donna)

Sostenitrice del cooperativismo si occupò delle scuole di lavoro femminile per le orfane di guerra e come sindacalista si interessò di artigianato, del lavoro a domicilio e assistenza alle mondine. Inoltre discusse la legge contro licenziamenti e penalizzazioni verso le donne in maternità.

Leonilde Iotti

La gara atomica è giunta a un limite pericoloso e intollerabile, questo lo comprendono i cittadini semplici di ogni Paese. È giunto il momento che lo comprendano anche i loro governanti.

(Discorso sugli armamenti nucleari)

Fu la prima donna ad essere eletta Presidente della Camera. Era il 1979.

Insieme ad Angela Gotelli e Maria Federici difese il principio di parità nell'accesso alla Magistratura in base al merito e non al sesso.

E insieme alle altre Costituenti a far sì che non venisse sancita in Costituzione l'indissolubilità del matrimonio il che rese possibile anni dopo la legge sul divorzio

Angelina Merlin

Fu promotrice e firmataria della legge che aveva come scopo l’abolizione della regolamentazione della prostituzione, chiudendo le case di tolleranza e introducendo i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione che però rimase legale in quanto parte della libertà personale inviolabile

Ne parlano ancora? Ah questo paese di viriloni che passan per gli uomini più dotati e poi non riescono a conquistare una donna da soli.

(Durante l’intervista di Oriana Fallaci)

A lei si devono, l’equiparazione dei figli illegittimi e naturali in materia fiscale, la legge sulle adozioni che eliminava le disparità di legge tra figli adottivi e figli propri e la soppressione della “clausola di nubilato” nei contratti di lavoro, che imponeva il licenziamento alle lavoratrici che si sposavano.

Angiola Minella

Oggi è un giorno speciale! Finalmente è stato emanato un decreto che sancisce il diritto di voto alle donne. Si è realizzato il sogno delle suffragette! Dopo lotte e fatiche per guadagnarci i nostri diritti, ora anche noi donne avremo la libertà di esprimere il nostro parere. Non siamo più escluse.

Era chiamata Lola, la voce che incanta, la donna che metteva rigore e passione nella politica, parlava bene e non perdeva mai il filo del discorso.

Indignata per le cariche della polizia contro i lavoratori romani in sciopero, fece irruzione al Parlamento puntando il dito contro l’onorevole Andreotti, esigendo la cessazione delle violenze.

Rimase famosa tra le aule parlamentari per il detto: “l’onorevole Andreotti scantona, quando avanza l’onorevole Minella”.

Il suo sogno di diventare medico fu infranto dalla madre in quanto non lo reputava adatto a una donna. Sì riscattó di questa mancanza nel suo attivismo alla riforma dell’assistenza sanitaria alla maternità e all'infanzia.

Lasciava quasi tutto lo stipendio al partito e quando era a Roma, in Parlamento, affittava una stanza con altri parlamentari liguri, dividendo solo con le lenzuola la zona uomini da quella delle donne.

Rita Montagnana

Insieme a Teresa Noce e Teresa Mattei fu l’ideatrice del simbolo della mimosa. Divenne un fenicottero, corriere di materiali politici sovversivi e nell’autentica convinzione che la guerra avesse segnato le italiane, le riteneva collaboratrice preziose per la ricostruzione.

Intelligente e preparata, la sua carriera politica si chiuse presto. Costitutiva una presenza scomoda per qualche potente tale da essere emarginata dal suo partito e dal suo ex marito Palmiro Togliatti. Si ritirò a Torino con il figlio malato (avuto con Togliatti) in totale riserbo.

Maria Nicotra

Fece parte della commissione parlamentare sulla miseria in Italia e sulla condizione dei detenuti, lavorando ai disegni di legge sulla tutela delle lavoratrici madri e sulla stampa per l’infanzia.

Firmò un emendamento sostitutivo del primo comma dell’art. 48 (art. 51 del testo definitivo):

Tutti i cittadini di ambo i sessi possono accedere agli uffici pubblici in condizione di uguaglianza.

Teresa Noce

Grande lettrice, scrisse della sua infanzia nel libro Gioventù senza sole e dei campi di concentramento nel libro Ma domani farà giorno.

Estella (il suo nome di battaglia) scrisse un articolo dal titolo Imparare a dire di no: ai mariti, ai padri, ai padroni, sostenendo le proprie posizioni con convinzione.

Ottavia Penna

Prima e unica donna candidata alla presidenza della repubblica, suggerì un piano di ricostruzione post-guerra per case, strade, scuole, ospedali, carceri, rivendicando l’emancipazione femminile.

Fondó la Città dei ragazzi in Sicilia dove attivò vari laboratori.

Elettra Pollastrini

Donna dal carattere determinato, usò lo pseudonimo Myriam sul giornale La voce delle donne. Durante una campagna elettorale difese la sua dignità rispondendo per le rime a un prete che per zittirla le disse: “per le pollastre ci vuole il gallo”.

Maria Maddalena Rossi

Non deve confrontare questa sventura con altre, grandi o piccole che siano, né collocarla nella categoria degli incidenti. Altrimenti non basta più parlare di insensibilità perché si tratterebbe di cinismo.

(Discorso in risposta a un onorevole sul tema delle marocchinate)

Le marocchinate sono gli stupri di gruppo e violenze delle truppe coloniali francesi ai danni della popolazione italiana durante la seconda guerra mondiale.

Vittoria Titomanlio

Discusse il disegno di legge sulla stampa sostenendo la pubblicazione da parte dei giornali delle rettifiche di notizie su persone di cui sia stata lesa la dignità.

Teresa Mattei

Chicchi ha riccioli bruni, occhi vivi e con i suoi 25 anni è la più giovane deputata. Fu catturata, fatta prigioniera e violentata dalle SS.

Rimasta incinta fuori dal matrimonio diventò la rappresentante delle madri in Parlamento.

Oggi

Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano a fianco degli uomini. Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e quello della penna. Ma in realtà ce n’è un terzo, più forte di entrambi, ed è quello delle donne.

(Malala Yousafzai)