Il Bosco di Boeri si trasferisce sui Navigli. Un ecosistema ad alta biodiversità lungo i Navigli, guida e faro di un tessuto urbano “vivo e sostenibile”, fulcro di un profondo rinnovamento nel cuore di Milano per un futuro sempre più green. È il progetto residenziale di Bosconavigli di Stefano Boeri e Arassociati con sede a Milano e uffici a Shanghai e Tirana, in collaborazione con la progettazione paesaggistica di AG&P greenscape e promosso da Milano 5.0, una società che raggruppa un pool di sviluppatori e investitori ambrosiani.
L’architetto milanese, sviluppa sui Navigli il modello del Bosco Verticale di Porta Nuova (2014), esportato in tutto il mondo (Cina, Paesi Bassi e Egitto) e icona globale della biodiversità approdando nel quartiere milanese della creatività, nodo d’incontro tra la città e il territorio fluviale del Ticino e dell’Alzaia del Naviglio di Porta Ticinese.
Quello dei Navigli è uno dei quartieri più pittoreschi di Milano, dove lo spirito vivace e la movida convivono con l’atmosfera silenziosa e caratteristica dei suoi vicoli. Un tratto urbano che marca la continuità tra la zona di Tortona-Porta Genova con una visione in grado di esaltare lo scenario in divenire, manifestandone l’identità a cavallo tra passato e futuro, memoria e innovazione. Un’area di riqualificazione di oltre 8.000 m2, adiacente all’antico borgo San Cristoforo affacciato sul Naviglio Grande.
Un esempio di integrazione tra architettura e sostenibilità che, a seguito della pandemia degli ultimi due anni, ha apportato diverse modifiche sulla disposizione e distribuzione degli ambienti. È stato valorizzato il ruolo degli spazi aperti all’interno del progetto con più livelli di verde fruibile, per implementare e favorire il dialogo tra interno ed esterno.
Una struttura unitaria estesa in orizzontale, con una forma ascendente a spirale, sviluppata tramite ampie gradonate e un’altezza massima di undici piani, circondata e mimetizzata dal verde e dalle piante, abbellita da terrazze e giardini pensili, i cui lavori inizieranno nella primavera del 2022 e ultimati entro la fine del 2024.
Al piano terra una particolare attenzione viene riservata al sistema di flussi e percorsi che, grazie ai numerosi ingressi posti su via San Cristoforo, rendono agevole l’accesso alle diverse aree dell’edificio. Il grande portale a sud amplifica l’effetto visivo di connessione tra gli spazi interni alla corte e gli ambienti circostanti, adibiti a parco pubblico mediante una leggera pensilina.
Le zone comuni dell’edificio trovano posto sullo stesso fronte, così da generare un fluido e costante interscambio tra gli ambiti privati residenziali e i nuovi luoghi pubblici del quartiere. In una parte del piano terra e una porzione del primo piano sono inoltre situate delle funzioni pubbliche tra cui un ristorante-bistrot a doppia altezza e un servizio benessere con area wellness SPA, piscina, palestra e sauna per uso esclusivo dei residenti.
L’attenzione alle forme e ai materiali, agli impianti e alla sostenibilità si completano con un misurato rigore per il disegno e la bellezza degli spazi. Bosconavigli riprende i canoni architettonici di una casa a corte milanese, preservando la tipicità della tradizione lombarda, ma che guarda al futuro in chiave green. Uno sviluppo residenziale di 90 unità abitative attorno a un olmo secolare preesistente, in cui il verde è componente principale dell’architettura di Boeri, che ha già esplorato in luoghi complessi e in più Continenti. Un intervento di riforestazione urbana che consentirà di ridurre l'inquinamento, filtrando le microparticelle di polveri sottili presenti nell'aria e di sostenibilità ambientale che, grazie al sistema vegetativo, catturerà CO2 per combattere le cause del cambiamento climatico e ridurrà al contempo il consumo energetico: “una casa di alberi abitata da umani”.
Bosconavigli è un’architettura verde, dove la vita quotidiana è un sofisticato dialogo con la natura, pianificata per stimolare la fruizione dinamica degli ambienti pubblici e privati.“Vivere nella natura in città”, uscire di casa ed essere circondati dalla natura. Spazi verdi pensati per l’attività sportiva, per la socialità dei bambini, per lunghe passeggiate. Più di 170 piante, 8 mila arbusti ad arredare l’ecosistema residenziale lungo i Navigli, in cui abiteranno circa 60 specie vegetali diverse. Arbusti e piante sono una barriera naturale all’inquinamento acustico e alle polveri sottili, in grado di emettere ossigeno e assorbire 23mila kg di CO2 in un anno.
Le specie vegetali modificheranno l’immagine dell’edificio con il susseguirsi delle stagioni, con le fioriture e il controllato sviluppo arboreo. Il verde “in quota” occuperà circa mille metri quadri, mentre i giardini saranno di 3mila m2. Il focus sulla sostenibilità ambientale passa anche dal fotovoltaico, dalla raccolta dell’acqua piovana per l’autosufficienza dell’irrigazione degli organismi vegetali, dall’utilizzo di energia geotermica come era stato fatto a suo tempo al Bosco verticale.
Tutte innovazioni che insieme alla presenza del verde abbattono di diversi gradi la temperatura in estate, quasi escludendo la necessità di utilizzare i sistemi di condizionamento. Un prezioso tassello che, grazie alla dismissione degli scali merci di Porta Genova e San Cristoforo, al superamento delle barriere infrastrutturali tra i quartieri, agli interventi di ri-forestazione urbana attorno alla ripa dell’Alzaia del Naviglio di Porta Ticinese, punta a connettere zona Tortona con i Navigli, diventando cardine tra un quartiere storicamente dedicato alla moda e al design e l’area residenziale e turistica che si estende lungo l’asse del Naviglio Grande.