Nell’immaginario occidentale e mondiale gli States sono cheeseburger e patatine, megalopoli di grattacieli perennemente illuminati, porto d’armi sconsiderato, camicie alla boscaiola, razzismo di vecchia data, obesità infantile e un’ereditata mentalità di frontiera.
Nonostante gli americani non facciano veramente nulla per migliorare la propria immagine nel mondo, tutto ciò è assai poco lusinghiero, perché la loro storia fa appello ad un’essenza molto più profonda e spirituale, della quale i nomi degli Stati sono pulsanti testimoni, seppure ignorati.
Man mano che gli esploratori europei scoprivano nuove terre, si poneva il problema di come chiamarle, e spesso, anche se le etimologie non sempre sono certe, i nomi degli Stati riflettono le circostanze storiche della loro creazione.
Gli Stati che devono il loro nome ad un monarca inglese sono sei, e si trovano tutti sulla Costa Atlantica: Georgia, Virginia, West Virginia, North Carolina, South Carolina e Maryland.
La Georgia deve il suo nome al Re Giorgio II, che aveva concesso che il territorio fosse adibito a colonia per accogliere i debitori dell’Inghilterra. Lo stato della Virginia è un omaggio a Elisabetta I d’Inghilterra, la Regina Vergine appunto. Lo stato della West Virginia faceva parte in origine della Virginia, ma durante la Guerra Civile americana una parte dello stato (ben 39 contee) non volle unirsi alla Confederazione, fu così che nacque la scissione. Fu il Re Carlo II d’Inghilterra a suggerire il nome per gli stati di North Carolina e South Carolina: essi sono un omaggio a suo padre Re Carlo I. Lo stato del Maryland deve il suo nome alla Regina Henrietta Maria, moglie del Re Carlo I. Il nome venne assegnato a seguito della morte dello stesso quando venne decapitato durante la Guerra Civile Inglese guidata da Oliver Cromwell.
Sempre sulla Costa Atlantica troviamo tre Stati il cui nome si riferisce a località inglesi: New Hampshire, New York e New Jersey. Il nome New Hampshire si riferisce alla contea inglese dello Hampshire, luogo di origine di John Mason, l’esploratore che scoprì questa terra. Il New Jersey deve il suo nome all’isola inglese di Jersey, dove nacque Sir George Carteret, fondatore di questa colonia americana. Lo stato di New York e l’omonima città (che non ne è la capitale) devono il loro nome al Re Carlo II, ossia James Stuart, duca di York, una delle più antiche città inglesi, di fondazione romana (Ebvoracum).
Altri due Stati portano nel nome le loro origini britanniche: Delaware e Pennsylvania. Il Delaware deve il suo nome al primo uomo che governò il territorio, ovvero sir Thomas West, terzo barone De La Warr. Lo stato della Pennsylvania deve il suo nome all’ammiraglio britannico William Penn. Il Re Carlo II unì il cognome Penn al termine latino silva, “bosco”, aggiungendo poi –nia.
Gli Stati la cui etimologia è di origine francese invece sono quattro: Louisiana, Vermont, Maine e Oregon. La Louisiana deve il suo nome al Re Sole Luigi XIV, in quanto i primi esploratori furono proprio francesi e tuttora la cultura francese è una componente molto importante dello stato. Il termine Vermont è francese ed è formato da vert “verde” e mont “monte”. Il termine fu inventato dal reverendo anglicano Samuel Peters che aveva scalato il Killington Peak nel 1763. Molti storici però ritengono che il nome sia stato dato dal politico Thomas Young.
Il significato ufficiale di Maine è stato fissato solo nel 2001 e si riferisce alla provincia francese del Maine, una regione a ovest di Parigi, non per caso più delle metà degli abitanti dello stato ha origini francesi. L’origine della parola Oregon che dà il nome allo stato può essere spiegata in modi diversi, la più probabile è il francese ouragan “uragano”, per i forti venti.
Ma il nome della maggior parte degli Stati Uniti deriva dalla lingua dei nativi americani. Lo stato dell’Alabama, e l’omonimo fiume, derivano il loro nome dalla tribù indiana degli Albaamaha che dovrebbe significare “qui ci fermeremo”, anche se si ritiene che il termine derivi dal soprannome che i vicini indiani Choctaws diedero loro, cioè “raccoglitori di piante”. La tribù degli Aleutini, che occupava un arcipelago a nord dell’Alaska, era solito chiamare la terraferma alaxsxaq cioè “la cosa verso cui si dirige l’azione del mare”, da qui il nome Alaska. Il Missouri e l’omonimo fiume devono il loro nome alla tribù Sioux dei Missouri, nello specifico ouemessourita, come li chiamavano le tribù vicine, e significa “quelli con le canoe scavate”.
Lo stato del Mississippi e l’omonimo noto fiume derivano dalla lingua ojibwa e significano “grande fiume”. Il Kansas deve il suo nome all’omonimo fiume, a sua volta derivante dalla tribù dei Kansa. La parola ha origini così antiche che nemmeno gli indigeni stessi ne conoscono il significato. Il termine Tennessee deriva dal nome di due rispettivi villaggi nei quali giunsero, a distanza di due secoli, due esploratori, Tanasqui e Tanasi. La parola Texas deriva da teysha, una parola ampiamente usata dalle tribù indiane del Texas orientale, significa “amici” ed era un vero e proprio saluto.
Kentucky è una parola irochese il cui significato dovrebbe essere “prateria” o “terra del domani”. Illinois fu la risposta dei nativi ai francesi che gli avevano chiesto chi fossero. Da qui il nome dello stato. Il territorio che corrisponde all’Arkansas fu esplorato per la prima volta dai francesi, accompagnati da guide indiane che chiamavano gli Ugakhpa, cioè gli indiani del posto, Akansa, cioè gente del vento del sud. I francesi aggiunsero una r all’interno della parola e una s per il plurale.
Oklahoma, composto da ukla “persona” e huma “rosso”, significa “uomini rossi”, ed era il nome con cui gli indiani dell’Oklahoma chiamavano tutti i nativi americani. Ohio è uno dei tanti nomi di origine indiana e significa “grande fiume”. Il termine Arizona tuttora ha due significati, entrambi validi: ali sona-g, termine indiano che significa “piccola primavera”, oppure il basco aritz onak cioè “buona quercia”. Nel territorio del Connecticut, gli indiani del luogo, i Mohegans, chiamavano la propria terra “quinnitukqut” cioè “il luogo del lungo fiume” o “oltre il fiume con le grandi maree”. Il termine Iowa deriva dalla pronuncia francese di ayuhwa “gli assonnati”, nome con il quale i Sioux del Dakota prendevano in giro questa tribù.
North Dakota e South Dakota devono il loro nome alla tribù degli indiani Sioux Dakota. Massachusetts deriva dalla tribù indiana dei Massachusett. Il nome significa “vicino alla grande collina”, con riferimento alle Blue Hills che si trovano a sud di Boston. Lo stato del Michigan e l’omonimo grande lago derivano il nome dalla parola misshikama (pronuncia “mishigàma”) che significa “grande lago”. Il nome Minnesota in origine era mnisota, nel quale mni era “acqua” e sota “fango”. Successivamente vennero aggiunte altre lettere per facilitarne la pronuncia. Nebraska corrisponde all’indiano ní Brásge che significa “acqua piatta” in riferimento al fiume Platte che attraversa lo stato. Utah nella lingua indiana locale significava “Terra del Sole”.
Il nome Wisconsin e l’omonimo fiume derivano da meskousing, negli anni modificato in ouisconsin, poi trascritto in inglese nel modo attuale. Il termine Wyoming si riferisce a come gli indiani Lenape chiamavano la loro terra, cioè mecheweami-ing “sulle grandi pianure”.
I nomi degli Stati sud-occidentali sono invece di origine spagnola, in quanto territori appartenenti originariamente alla Spagna o al Messico: Colorado, New Mexico, Florida, Nevada, Montana e California. Colorado significa “fiume colorato” rio colorado, in riferimento alla tinta rossastra che il fiume omonimo assume trasportando la sabbia rossa dei canyon tra i quali scorre. La California deve il suo nome all’idealizzazione della sua terra da parte di esploratori spagnoli di inizio 1500, i quali immaginavano una terra ricca di oro e donne nere senza mariti, dedite ad una vita da amazzoni, governate dalla regina Califia, da qui il nome dello stato (il termine compare per la prima volta nel romanzo di Garci Ordóñez de Montalvo “Las Sergas de Esplandián”).
Florida deriva dallo spagnolo pascua florida cioè “festa dei fiori” in riferimento al momento in cui il conquistador Juan Ponce de Leòn sbarcò sulle coste del territorio, la Domenica di Pasqua del 1513. L’origine del termine Montana è montaňa “montagna” ed è dovuto alle numerose montagne che occupano lo stato. Nevada in spagnolo significa “nevicata” e si riferisce alla catena montuosa della Sierra Nevada (“monti innevati”). La pronuncia non è “nevàda” ma “navèda”. Il New Mexico corrisponde alla parte di territorio messicano che, dopo l’indipendenza del Messico dalla Spagna, passò agli Stati Uniti, da qui il suo nome.
Le origini dei nomi dei rimanenti stati sono varie. Lo stato di Washington deve il suo nome ovviamente al primo presidente degli Stati Uniti, George Washington, ed è l’unico dei 50 Stati Americani che porta il nome di un Presidente. Per quanto riguarda l’origine del termine Hawaii c’è ancora molta incertezza. Potrebbe derivare dal polinesiano sawaiki cioè “patria”, oppure dal nome stesso del polinesiano Hawaiiloa, colui che scoprì l’arcipelago.
Il termine Idaho è del tutto privo di significato e venne inventato di sana pianta nel 1860 dall’eccentrico senatore George M. Willing, il quale disse che fosse un termine proveniente dalla lingua degli indiani Shoshone. Quando si scoprì che non era vero niente, il nome venne comunque mantenuto. Indiana è piuttosto semplice, significa “Terra degli indiani”. Fu una società commerciale di Philadelphia a definire il paese con questo nome per onorare le tribù indiane che vi abitavano prima dell'arrivo dei coloni. Rhode Island probabilmente deve il suo nome a un paragone dell’esploratore Giovanni da Verrazzano che paragonò un’isola vicino alla Baia di Narragansett a quella di Rodi. Un’altra spiegazione, preferita dal governo dello stato, è che l’esploratore olandese Adrian Block chiamò la zona “isola rossa”, Roodt Eylandt, riferendosi al colore dell’argilla lungo la costa.