Lottate, ragionate col vostro cervello, responsabile, artefice di se stesso, difendetelo il vostro io, nocciolo di ogni libertà, la libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere.
(Oriana Fallaci)
Fare esercizio di libertà è una cosa che si impara da piccoli. Quando, alla domanda “perché?”, il bambino si sente rispondere “perché sì”, si instilla in lui il seme fruttifero del dubbio.
La riflessione sulle cose, sulla natura, sulla società, sugli uomini, è il vero autentico plus che ci hanno dato in dono.
Ma la riflessione va usata, non è un inutile orpello della nostra mente, è il sale della nostra vita. Non solo. La riflessione, il pensiero riflessivo, il ragionamento costituiscono la preziosissima base della nostra libertà.
Spiegatelo ai bambini, ditelo che il vero motivo per cui si va a scuola e si studia è per coltivare la capacità di ragionare, di pensare con la propria testa, di comprendere e interpretare quello che succede. In una parola, per essere liberi. La libertà sta nella nostra mente prima che nella nostra società o nelle istituzioni, la mente può essere libera anche in catene, qualsiasi cosa succeda.
Spiegatelo ai bambini, che i voti non sono altro che la fotografia di un momento, di quello che si è prodotto in un istante. Spiegatelo che gli errori servono, eccome, per capire i meccanismi, per imparare che le cose possono cambiare, possono essere fatte in modi diversi.
Fate capire che dagli errori e dalle difficoltà ci si alza, che nulla è immutabile, che tanto dipende dall’atteggiamento, da come uno guarda le cose.
Spiegatelo ai bambini che la libertà, per cui i nostri Padri Costituenti tanto hanno lottato e lavorato, non ci è stata regalata per sempre, ci è stata soltanto passata, affinché noi lavorassimo per mantenerla. La libertà non è un diritto acquisito per sempre.
Non dormite sugli allori, la libertà può essere tolta, di colpo o poco per volta, senza che neanche ce ne accorgiamo.
Fate capire ai bambini che la scuola per risposte multiple, per test, non stimola ma mortifica la loro capacità di riflessione e di pensiero autonomo, mina alla radice le potenzialità espressive, di ragionamento, espositive, di parola, di pensiero. Ditelo che i test a risposta multipla sono fatti per facilitare la scuola, ma che per loro serve altro.
Aprite la mente, uscite dai canoni rigidi dei protocolli e delle procedure, decidete per voi, affermate le vostre idee.
Abbiate rispetto per la vostra mente, le vostre potenzialità, le capacità creative, la vostra originalità, il vostro corpo. Tenete bene ciò che vi è stato dato in dono. Tenete alta la testa, rispettate le vostre esigenze, pretendete di sapere, di conoscere, leggete.
Fate da modello per i vostri bambini, magari non perfetti ma veri, vivi, vitali, esseri pensanti, non asserviti, non incatenati, mai esecutori passivi.
Rifiutate di venir catalogati, imponete la vostra unicità, che sfugge a qualsiasi protocollo diagnostico e terapeutico.
Forza, fate alzare la testa ai bambini, guardate in alto al cielo immenso, enormemente più ampio e libero del piccolo schermo che ingloba i loro occhi.
La libertà è un dovere, prima che un diritto, è un dovere.