Viaggiare e conoscere il mondo anche da fermi non è uno slogan vuoto, ma una frase ricca di significato, che spesso si usa riferendosi ai libri e alla filatelia (per chi la ama).
Abbiamo imparato a nostre spese, si spera, come anche la gestione del Covid-19 debba adottare la formula fai-da-te. Certo, perché, anche se nella maggior parte delle volte non ce ne accorgiamo, le soluzioni ai nostri problemi arrivano da noi stessi o meglio dal basso. Per caso, intanto, avevamo fatto l’errore di credere che i governi trovassero le soluzioni e accorressero in nostro aiuto? Ingenuità che non possiamo più permetterci.
Una riforma della scuola è da anni sul tavolo, e i ministri che si sono succeduti hanno cercato di introdurre novità, innovazione, tecnologia, fra le proteste e le polemiche. Una scuola pubblica e aperta a tutti è un concetto che ci piace e anche molto. Sono anni che ci s’interroga sulla funzione della scuola, sulla sua missione e da più parti arrivano moniti e consigli su cosa e come dovrebbe evolversi quest’istituzione. Con la pandemia è arrivata la didattica a distanza, la DAD, odiata, amata da qualcuno. Con la pandemia, una volta in più ci si è interrogati sull’importanza della scuola, dal punto di vista educativo e la parte sana del Paese ha compreso che la scuola non è solo un’istituzione, non è solo composta da quattro mura, ma è anche vitale socialità, è il luogo, dove il cittadino si forma, dove disegna la sua personalità, dove acquisisce valori e impara a usare il buon senso.
Ho praticato per alcuni anni il meraviglioso mondo della filatelia, destreggiandomi fra aste, cataloghi, volumi e interessanti testi di storia postale. In uno di questi scritti, qualcuno avanzava l’ipotesi di introdurre appunto, la storia postale nel percorso di studi di Storia e filosofia, piuttosto che nel programma di scienze della comunicazione. Proposta fattibile a mio avviso, se non fosse per il semplice fatto che la storia postale più si studia e più ci si rende conto che è una missione impossibile circoscriverla ai libri di testo. Partendo dalle definizioni possibili e probabili, l’impresa già ci sembra assai ardua. Cos’è la storia postale? Potrebbe essere la storia dei servizi postali, partendo dal paleolitico, potrebbe essere lo studio dell’evoluzione dei servizi postali, lo studio di tutti i documenti passati per un ufficio postale. Lo studio di tutti i segni contenuti su un documento postale: timbro e ufficio di provenienza, tipo di carta, epoca storica. Troppa roba per trovare un contenitore adatto, per questo motivo resta fuori.
Il concetto è di facile comprensione e si applica perfettamente ad altri settori, perché, intanto il mondo si è evoluto e dovrebbe farlo anche la scuola. Sta di fatto che è un vero peccato lasciare fuori dalla portata di bambini, ragazzi, studenti qualcosa che è comunque una finestra sul mondo, uno strumento di conoscenza per ampliare i propri orizzonti.
La pandemia ha messo al centro dell’attenzione l’educazione dei ragazzi, cittadini del futuro, che se formati adeguatamente cambieranno le sorti del mondo (una cosa da poco). Edilizia scolastica, DAD, metodo educativo sono tanti gli aspetti e le sfaccettature dell’educazione e della formazione. Visti i tempi che corrono, se la Filatelia e la Storia postale, troppo grandi per entrare a far parte delle materie scolastiche, restano fuori, si potrebbero tentare altre strade.
Immaginiamo una scuola, dove si studi meditazione, per imparare a mantenere la calma anche in mezzo al caos, imparando l’arte della grandezza d’animo. Se a scuola imparassimo a usare i social media in modo intelligente? Se in aula s’insegnasse il pensiero critico, cioè a pensare e ragionare in modo obiettivo sui fatti che accadono nel mondo? Se imparassimo l’accoglienza e la conoscenza delle etnie presenti sul territorio italiano? Se la scuola insegnasse psicologia, educazione civica e il libero pensiero? Medicina, come leggere il giornale, come difendersi dalle fake news, come distinguere un giornalista da un giornalaio. Alimentazione sana, Ambiente e salute…e per finire Filatelia e Storia postale, per viaggiare e conoscere il mondo anche da fermi.