Sono apparse ultimamente su web immagini, in diversi Paesi europei, di code di lettori in attesa di entrare nelle librerie prima della chiusura per Covid.
Se da una parte fotografano una realtà drammatica, dall’altra testimoniano la speranza che la cultura e il libro - uno dei suoi principali vettori - possano dare un fondamentale contributo di riflessione e di rinnovamento, proprio in un periodo dove prevale l’effimero dell’immagine e dell’informazione compulsiva.
Ma come sopravvivono le librerie, in particolare quelle indipendenti, nel periodo della pandemia? I dati dicono di chiusura di migliaia di librerie indipendenti, di un 80% in crisi di liquidità, con un aumento dei costi di gestione e con il 60% di riduzione del personale. A questo si aggiungono poi la difficoltà a rinnovare valide proposte librarie, la concorrenza delle grandi piattaforme on line e la diffusione degli e-book.
Concupiscenza libraria è il titolo del testo di Giorgio Manganelli da poco uscito, e proprio da qui vogliamo partire per riproporre la sottile “seduzione” del libro, oggetto insostituibile, manipolabile e che coinvolge tutti i nostri sensi, e se una biblioteca è “un atto di fede”, una libreria può diventare il luogo dove questa fede diventa realtà palpabile e godibile.
Milano è la città dove si legge di più e siamo voluti partire proprio dalla metropoli ambrosiana per una breve inchiesta sui riflessi del Covid, prendendo come campioni quattro librerie a cui abbiamo posto tre domande.
Città Possibile
La libreria “Città Possibile” nasce nel 2013 come atelier, una fucina di idee, dove autori, relatori e lettori interagiscono con la casa editrice. Comunità Possibile, uno spazio dove ritrovarsi, consultare i libri e scambiarsi opinioni, ricevere consigli dalla libraia e accogliere i progetti e le possibilità che scaturiscano da questi incontri. La libreria accoglie sugli scaffali tutto il catalogo Jaca Book, dall’antiquariato fino alle ultime novità in uscita. Arti e filosofia e antropologia sono i temi forti del catalogo. Città Possibile è luogo di incontri, presentazione e rassegne, caratterizzati da una forte attenzione ai contenuti e al dialogo tra autori e lettori; espressione di questa volontà di raccordo tra chi i libri li fa e li scrive e chi li legge, la creazione del Circolo Autori-Lettori anello di congiunzione tra la casa editrice e il suo pubblico.
Effetti del Covid sulla libreria.
Il nostro impegno è stato quello di impedire che il Covid stravolgesse la vita della Città Possibile e che la libreria continuasse a vivere e rimanere punto di riferimento per la sua comunità; abbiamo incrementato e diversificato la comunicazione di novità e iniziative sui nostri principali canali (newsletter e Facebook) continuando a dialogare a distanza con i lettori; un esempio di questa volontà la rassegna Metti un Autore in libreria, con gli autori e le autrici della maison che raccontano e presentano in diretta dagli scaffali della libreria loro libri: un mondo per tenere attivo il circolo virtuoso libreria autore e lettore come buona pratica culturale ed editoriale.
Che libri si richiedono e quali consigliate in questo frangente?
La tipologia dei libri richiesta dai nostri lettori non è cambiata nel frangente pandemico: l’interesse dei lettori è rimasto focalizzato sui classici del pensiero filosofico antropologico e i libri d’arte antica e contemporanea. Con il Natale alle porte, gli albi per i più piccoli stanno riscuotendo particolare successo. Per quanto riguarda i consigli, il volume sul ruolo rivoluzionario e dell’autoritratto in Chagall Chagall. La scena umana di Sylvie Forestier e Arte e Intelligenza artificiale a cura di Alice Barale, un’esplorazione del dialogo creativo tra artista e macchina: un classico e un titolo di avanguardia per connettere passato e presente che tematizzano da angoli diversissimi il rapporto tra l’autore, l’opera d’arte e chi la fruisce; infine, per un’analisi del nostro oggi e dei destini globali l’acutissima analisi che Stefano Caprio fa di Putin e del putinismo nel suo Lo Zar di vetro.
Oltre alla pandemia, le librerie indipendenti soffrono dello strapotere delle grandi catene e della grande distribuzione: che fare per caratterizzarsi?
La pandemia è stata ed è un grande rivelatore di tutte le contraddizioni esistenti nel mercato librario italiano. Il lavoro di una libreria indipendente deve essere quello di impegnarsi quotidianamente a costruire una comunità di lettori e di lettrici che si riconosca nelle scelte "editoriali” della libreria. In questo particolare frangente, saper trasformare il distanziamento in vicinanza attraverso un’offerta mirata e diversificata di contenuti, proposte librarie e occasioni di approfondimento. Brillare in diversità e prossimità. Le librerie devono scegliere una selezione accurata, radicale delle proposte, in linea con l’identità della libreria e dei suoi lettori. Ogni libreria è una visione del mondo, da condividere con chi entra a farne parte.
Libreria Gruppo Anima-Esoterica Ecumenica
La nostra libreria nasce nel 1968 in piazza S. Babila a Milano come “libreria ecumenica”, ove per ecumenismo si intende il dialogo interreligioso. Negli anni si è aperta all’esoterismo, spiritualità, meditazione, yoga, mistero e discipline olistiche. Oggi è conosciuta come “Libreria Esoterica” e dal 1995 la sua sede principale è a Milano, in Piazza Missori. Con i suoi oltre 70.000 titoli e la sua sala conferenze è considerata un punto di riferimento per tutti gli appassionati, studiosi e collezionisti. Vi si possono infatti trovare anche libri rari e prime edizioni.
Effetti del Covid sulla libreria.
Dopo le difficoltà iniziali dovute al lockdown totale, abbiamo cercato di sfruttare la difficile situazione come un rinnovamento. Sono state infatti implementate le conferenze online, che si sono rivelate un successo di pubblico. Per quanto concerne la vendita di libri, abbiamo notato che la lettura è proporzionata al tempo libero delle persone. Si verificano infatti degli incrementi delle vendite, probabilmente dovuti al fatto che molte persone (per diversi motivi che vanno dallo smart working alla cassa integrazione) hanno più tempo per leggere.
Che libri si richiedono e quali consigliate in questo frangente?
Non abbiamo notato differenze rispetto ai testi che ci hanno sempre chiesto. Abbiamo diversi clienti raggruppabili in più macro aree: chi è interessato all’esoterismo e al mistero, chi alla psicologia, chi alle discipline olistiche.
Oltre alla pandemia, le librerie indipendenti soffrono dello strapotere delle grandi catene e della grande distribuzione: che fare per caratterizzarsi?
Nel nostro caso no, in quanto siamo settoriali e specializzati. Il nostro catalogo è composto in gran parte da testi non reperibili presso la grande distribuzione.
Libreria delle donne
La Libreria delle donne si è aperta a Milano in via Dogana 2 (dal 2001 è in via Pietro Calvi 29) nell’ottobre del 1975, dopo dieci mesi di preparazione dedicati a trovare il posto, a perfezionare il progetto, a regolare le questioni legali, a interessare il movimento delle donne, a cercare i soldi, a imparare il mestiere di libraie. Si scelse di tenere e vendere soltanto opere di donne contro il misconoscimento sociale del loro valore. L’elemento caratterizzante della Libreria e del suo progetto politico è quello di essere cresciuta e sostenuta dal lavoro volontario delle socie, che ne hanno a turno garantito l’apertura.
Effetti del Covid sulla libreria.
La nostra libreria in questi quarantacinque (45) anni di attività ha coinvolto migliaia di donne in progetti, iniziative politiche e presentazioni di libri. Appare evidente che durante la pandemia tutta questa attività è sospesa e ne soffrono le vendite.
Che libri si richiedono e quali consigliate in questo frangente?
I libri richiesti durante il Covid sono quelli di sempre: la politica, la filosofia, la storia delle donne e tutta la grande letteratura e poesia femminile.
Oltre alla pandemia, le librerie indipendenti soffrono dello strapotere delle grandi catene e della grande distribuzione: che fare per caratterizzarsi?
La nostra libreria è di per sé caratterizzata, nasce, infatti, con la volontà di esserlo, vale a dire attraverso la vendita di opere di sole donne. Tuttavia abbiamo risentito, ma qui non c’entra particolarmente il Covid, della scelta di una piccola parte delle lettrici di rivolgersi a distributori quali Amazon e ai dispositivi digitali.
Libreria Claudiana
Aperta nel 1968 nel centro della città, la Claudiana si caratterizza come libreria specializzata in cultura religiosa ma con un ampio assortimento delle novità editoriali di saggistica e letteratura. L'approccio rigorosamente non confessionale ma plurale, laico e interculturale è evidente sia nella scelta dell'assortimento librario proposto nei 150 metri quadrati di negozio, sia negli argomenti trattati nei numerosi incontri e dibattiti che organizza e ospita nella adiacente sala di 70 metri quadrati. Questa intensa attività nasce dalla convinzione che l'analfabetismo culturale porta all'analfabetismo democratico, per questo la libreria promuove la lettura e le diverse forme di cultura per contribuire alla formazione di cittadini informati e consapevoli.
Effetti del Covid sulla libreria.
Essendo situata in centro città, la libreria soffre esattamente come qualunque negozio di questa zona. Se chiude l’università, la biblioteca centrale, il tribunale, se chiudono diverse aziende, mandando la quasi totalità dei propri impiegati in smart working, il passaggio risulta estremamente limitato e la frequentazione, l’unico vantaggio che ancora si ha sull’on-line, si riduce drammaticamente. Anche il clima che si respira in città limita molto, al di là delle giuste regole sanitarie che ci sono, la voglia di partecipare a un evento, a una presentazione in libreria. Tutto ciò non può non avere ripercussioni anche sulle vendite, poiché crediamo fermamente che in libreria ci si debba andare “per trovare ciò che non si cerca” (cit. Mark Forsyth).
Che libri si richiedono e quali consigliate in questo frangente?
Di sicuro la pandemia ha risvegliato molto l’interesse su alcuni titoli che la illustrano. Vendendo molta più saggistica rispetto alla narrativa, noto che chi ci ordina libri lo fa per ampliare temi che, in situazione normale, non avrebbe il tempo di affrontare. I nostri consigli si basano sul dialogo instaurato con lettrici e lettori: nessun tema viene precluso, ma proviamo sempre a proporre quello che magari non si conosce … sperando d’azzeccarci!
Oltre alla pandemia, le librerie indipendenti soffrono dello strapotere delle grandi catene e della grande distribuzione: che fare per caratterizzarsi?
Non credo che le librerie indipendenti, nonostante alcune recenti dichiarazioni da parte di AIE – basate su dati che andrebbero maggiormente analizzati e contestualizzati – soffrano particolarmente dello strapotere delle librerie di catena. Credo piuttosto che entrambe queste tipologie di librerie subiscano molto l’on-line e una certa tendenza a preferirlo a prescindere, anche ora che il risparmio economico che se ne trarrebbe è venuto meno (almeno secondo la legge). Caratterizzarsi significa ricordarsi del perché si è voluto aprire una libreria, valorizzare le proprie specificità, anche attraverso il proprio aggiornamento: se si crede davvero che le librerie indipendenti rappresentino una scelta di qualità, ritengo che questa qualità debba essere meritata, mantenuta e sempre affinata.
(Hanno collaborato alla stesura delle interviste Elisa Del Chierico per Città possibile, Andrea Pellegrino per la Liberia Gruppo Anima-Esoterica Ecumenica, Mirella Maifreda per la Libreria delle Donne, Samuele Carrari per Libreria Claudiana).