Il termine primavera denota la prima stagione dell’anno (in francese printemps) e, se guardiamo sul dizionario, l’etimologia del termine sembra derivare dal sanscrito “vas” che indica “splendere, ardere” al quale si ricollega la divinità latina del focolare domestico Vesta.
La primavera, andando alla radice, diventa uno splendido inizio, un risveglio della natura e degli esseri viventi. Dopo il tempo buio e freddo dell’inverno, ecco uno nuovo splendore in arrivo, per tutto, per tutti. Dopo le giornate corte e spazzate dal vento e dalla pioggia si inizia a percepire un nuovo tepore, gli uccellini a cinguettare e la neve a sciogliersi. I rami fanno intravedere le prime gemme. A tutte le latitudini la Terra, in misura differente, quasi all’unisono lancia i segnali del cambiamento: fai attenzione, ascolta e percepisci ogni segno dell’arrivo della nuova stagione.
C’è una certa sacralità ed allegria al tempo stesso in questa prima stagione dell’anno: il risveglio della natura e della nostra voglia di vivere. Non a caso nel Feng Shui la primavera è associata all’elemento legno e all’espansione. Tutto sembra voler venire alla luce, espandersi, conquistarsi uno spazio e una dimensione nuova. Segui questo invito della natura.
Quando comprendi appieno il significato del momento presente puoi viverlo al meglio. Percepisci dentro di te il significato profondo della primavera: guai a farsi sfuggire questo splendore, rifugiandoti nelle solite routine, nei soliti cibi acquistati per pigrizia la sera prima di tornare a casa e riscaldati nel microonde.
Ascolta il tuo corpo e nutrilo con dolcezza e attenzione: fallo respirare in ogni senso. Consuma verdure fresche, aumenterai l’apporto di vitamine e minerali e con essi i tuoi livelli energetici. Se ti senti giù potrebbe essere venuto il momento di fare quel check-up che rimandavi da tempo o iniziare un’alimentazione a base di cibi freschi e ben bilanciati per garantire al tuo corpo tutti i nutrienti necessari.
Concediti lunghe passeggiate nel verde per respirare aria buona e percepire il cambiamento della natura così da poterti sintonizzare con la rinnovata energia che ti circonda.
Appena ti è possibile, fai un bel bagno o una lunga doccia con il sale grosso: usa una spugna naturale o un guanto di crine per eliminare le cellule morte e permettere alla pelle di respirare. Potrebbe essere venuto il momento di accorciare i capelli o cambiare stile nel tuo look per sentirti rigenerata/o.
E per quanto riguarda la tua casa? Spalanca le finestre e fai le cosiddette “pulizie di primavera”. Dai tappeti alle tende, dalla cucina alla camera da letto e al salone. Una stanza per volta, pulisci bene e, se una cosa ormai è diventata inutile, regala, vendi e ricicla. Ti sentirai più leggero nel corpo e nella mente.
Non perdere quest’occasione per incontrare quella parte più profonda di te stessa/o che ti invita al rinnovamento, a lasciare andare il vecchio per correre gioiosamente verso il nuovo consapevole che, ogni anno, ogni cosa si rinnova e diventa esuberante e gioiosa. Accogli quella sottile energia che scorre dentro di te e abbracciala con tutto il tuo essere. Sarà un risveglio a tutto tondo.
Apri la finestra del tuo cuore e permetti alla primavera del tuo sentire di inondarti con le nuove fragranze e sensazioni. Guarda i mandorli in fiore o, se vivi in città, cerca qualunque altro segnale di primavera ti stia arrivando. Smetti di correre e di farti distrarre da tante cose futili e di poco contenuto.
Quando ti connetti con la primavera intorno a te, puoi percepire la nuova primavera che giace inascoltata nel tuo essere.
Quella meravigliosa percezione che una nuova stagione è alle porte.
Perciò non essere sbadata/o. Sarebbe una distrazione che potresti rimpiangere e dover attendere per un intero anno. Per questo motivo, condivido appieno le parole di Emily Dickinson che invita ad incontrare e abbracciare questo sentimento di trepidante mutamento, questa promessa di bellezza che va vista senza mai tralasciarla per disattenzione. O per le troppe cose da fare.
A ogni incontro con la primavera
non so star quieta – sorge il desiderio
antico, un’ansia mista ad un’attesa,
una promessa di bellezza
e una gara di tutto il mio essere
con qualcosa che in essa si nasconde.
Quando la primavera svanisce
v’è il rimorso di non averla guardata abbastanza.(Emily Dickinson)