Le persone che mi circondano mi riconoscono una buona dose di disciplina e mi piace scherzarci su facendo loro il saluto militare.

Forse quella del soldato è proprio la prima immagine che ti viene in mente quando senti pronunciare la parola disciplina.

È luogo comune, infatti, credere che essere disciplinati significa eseguire ciecamente gli ordini ricevuti, rispettare le regole senza fare domande, privarsi di piaceri per immergersi nella fatica.

C’è molto di più.

Tu, io, ognuno di noi vive una continua tensione interna derivante dalla distanza che c’è tra chi siamo e chi desideriamo essere. Bisogni immediati, desideri futuri, spinte psicologiche, convinzioni limitanti si combinano coma un una reazione chimica instabile che rischia di generare un’esplosione.

Nello spazio tra chi siamo e chi desideriamo essere si vivono stati di ansia, momenti di smarrimento, frustrazione che bloccano la mente in un circolo vizioso di pensieri negativi e il corpo nella pigrizia.

A volte, tuttavia, qualcosa accende la miccia della motivazione e ci sentiamo pronti a cambiare vita: più esercizio fisico, meno divano, più dieta, meno dolci, più libri e meno social media.

Il fuocherello si accende ma l’incendio non divampa e una manciata di settimane dopo finiamo di nuovo nella nostra stessa prigione e senza passare dal via!

È il momento del buon vecchio repertorio di scuse: non fa per me, sono geneticamente predisposto a essere grasso, chi me lo fa fare, la vita è una sola... Appunto, la vita è una sola.

Perché sprecarla tra scorpacciate di serie TV, consegne a domicilio e gratificazioni immediate?

Perché è più semplice. Oggigiorno è tutto a portata di clic, dal cibo alle relazioni.

Addio meritocrazia, addio fatica, addio responsabilità, addio disciplina.

Lo conosci l’esperimento del marshallow? Negli anni ‘80 lo psicologo statunitense Walter Mischel prende un gruppo di bambini in età pre-scolare, tra i 3 e i 5 anni e li mette a sedere in una stanza. Di fronte a loro un marshmallow. Spiega a questi frugoletti che se attendono 15 minuti senza mangiare la caramella, al suo ritorno possono averne un’altra. Facile, no?

Meno di quanto credi. Alcuni bambini resistono mettendo in atto le più svariate strategie, altri cedono alla tentazione. Mischel segue i protagonisti dell’esperimento durante la loro crescita e nota che i bambini capaci di posticipare la gratificazione immediata, sono diventati adulti con lavori migliori, una posizione sociale migliore, una vita migliore; al contrario chi ha mangiato la caramella continua a focalizzarsi sui piaceri del momento, ha lavori meno retribuiti ed è più incline alle dipendenze.

Forse ti stai chiedendo come si collegano caramelle e disciplina. Te lo spiego nelle prossime righe con qualche esempio pratico.

La dieta. Quante volte ne hai iniziata una? Quante volte l’hai piantata in asso come Teseo con Arianna?

La storia inizia con sedano e carote il lunedì, passa attraverso il cheat day la domenica e si conclude in lunedì successivo con il vecchio adagio “ma io ho fame!”.

E così si prova la palestra e tutta agghindata neanche fossi Jane Fonda negli anni ‘80, attacchi la cyclette e il tapis roulant con rapida risolutezza e con altrettanta rapidità abbandoni la fatica al primo segno di indolenzimento.

Le ricette sono buone, sembra mancare un solo ingrediente: la disciplina.

La definizione che preferisco è: fare quello che sai essere necessario quando non hai voglia di farlo.

Facciamo un passo indietro al saluto militare che rivolgo ad amici e colleghe.

Ho voglia di sollevare pesi? Ho voglia di pesare i macronutrienti per il pasto? Ho voglia di leggere quel libro super impegnativo? Ho voglia di rinunciare a quell’oggetto assolutamente inutile e molto gratificante per risparmiare?

No. Ma ho la disciplina.

La disciplina è attendere 15 minuti di fronte a un marshmallow per averne due e – forse – dopo altri 15 minuti un altro ancora.

La disciplina è il mezzo che ti porta da chi sei a chi desideri essere. È un insieme di abitudini, strategie e strumenti che apre le porte della tua prigione fisica e mentale e ti regala la libertà di essere chi vuoi essere e fare ciò che desideri fare.

Immagina che la dieta, l’esercizio fisico, la crescita personale e la capacità di gestire tempo e denaro come tanti quarti d’ora allo scadere dei quali ti aspetta un marshmallow.

Quali marshmallow? Corpo resistente, mente lucida, libertà finanziaria, gestione emotiva, relazioni sane, volontà forte e via dicendo.

Tra il dire e il fare c’è di mezzo solo – si fa per dire – la disciplina. E so che il mondo attorno è una continua tentazione e le sirene dell’ozio, della compiacenza e dell’annebbiamento mentale ti tentano con il loro canto.

Lo so perché sono esattamente come te.

Ho solo scoperto il segreto: fare quello che so essere necessario fare per essere chi desidero essere.

Come dice Jocko Willink, la disciplina equivale alla libertà.