L’alternanza fra pieno e vuoto, che scandisce i ritmi della natura, ha un significato importante e profondo e l’autunno, che ormai sta volgendo al termine, ci mostra la natura che cambia e abbandona ciò che è diventato maturo, completato e giunto alla fine del ciclo vitale. Il foliage, con i suoi magici colori, ci ha regalato l’emozione di un lasciare andare armonioso, naturale e pieno di sfumature, ricordandoci che il ritmo della Terra è un susseguirsi naturale, senza sforzo, fra pienezza e leggerezza.

Amiamo il vuoto, il libero, l’arioso e allo stesso tempo, in qualche modo, lo temiamo, come se l’atto di lasciare andare le cose ormai diventate inutili ci possa far sentire la mancanza di qualcosa. Eppure, quando riusciamo a fare spazio con consapevolezza proviamo benessere, leggerezza e ci sentiamo sollevati: da questa situazione spesso scaturiscono nuove idee e nuove opportunità.

A volte consideriamo il tempo dedicato a riorganizzare la casa e a decidere cosa togliere dall’armadio o dalla libreria tempo sprecato: al contrario dovremmo considerare i momenti dedicati alla ricerca e alla creazione dello spazio su misura per noi, in armonia con l’ambiente e con gli altri, un processo che ci aiuta a fare chiarezza. Rappresenta una pausa dalla frenesia quotidiana, per riflettere e riconsiderare le priorità della vita e i valori ai quali ispirare le giornate.

Quando penso ai giovani, ai ragazzi, mi domando se, a scuola o in famiglia, qualche insegnante o maestro o genitore li inviti a considerare l’importanza di avere una routine in cui le piccole mansioni quotidiane come rifarsi il letto, lavare i piatti o risistemare la cucina dopo i pasti, vengano considerate non come sgradevoli incombenze ma come momenti in cui si affina la propria capacità di mantenere una disciplina interiore e educare sé stessi. Disciplina deriva dal termine discepolo ovvero colui che sta imparando un’arte, uno sport o semplicemente la matematica o l’arte dello scrivere ricevendo l’insegnamento da un maestro.

Avere un atteggiamento mentale sereno e consapevole, apprendere l’abitudine a considerare i dettagli e le esigenze del prossimo, l’attenzione verso la natura e il Pianeta sono importanti come imparare l’inglese o usare il computer.

Allo stesso modo, saper essere in grado di badare alle proprie cose (libri, vestiario), rifare il letto, fare il bucato, saper preparare un pasto base è qualcosa che è bene saper fare per non trovarsi a mal partito man mano che si diventa gradi e si lascia la casa dei genitori. È ugualmente importante insegnare ai propri figli come effettuare piccole riparazioni, avere cura degli elettrodomestici e dall’auto e imparare a gestire i propri soldi e le proprie finanze. «Dare a tuo figlio una competenza è meglio che dargli mille monete d’oro» consiglia un vecchio proverbio cinese come ho già avuto modo di scrivere in Come si preparano i ragazzi all’età adulta?

Infine, abituarsi a prendere delle decisioni (dalla più piccola alla più importante) è la chiave per essere o diventare un adulto responsabile: attraverso le scelte operate si impara a dare valore alle cose importanti e ad apprezzarle.

Quando hai preso una decisione dal profondo del tuo cuore, da questo atto, da questo indimenticabile momento scaturisce l’energia necessaria per realizzare il tuo progetto e mantenere così l’impegno che infonderai nell’impresa.

Darai così inizio a un metaforico viaggio verso la realizzazione dei tuoi desideri che diventerà un tesoro che rimarrà tuo per sempre e indimenticabile nella tua storia personale.

Dalla semplice operazione di scegliere - giorno dopo giorno - fra l’utile e l’inutile, fra ciò che è sostenibile e ciò che non lo è, fra l’armonioso e il caotico, avrai fatto spazio alla felicità e, alla fine del “viaggio”, potresti scoprire che stai vivendo la vita perfetta per te, grazie alle scelte operate con amore e ai progetti realizzati con dedizione.