John Towner Williams, nato l’8 febbraio del 1932, è uno dei più famosi ed apprezzati compositori statunitensi di colonne sonore cinematografiche.
Williams inizia a studiare musica sin dall’età di sette anni, successivamente comincia gli studi di pianoforte, clarinetto, trombone e tromba. Il primo riconoscimento arriva già alla tenera età di diciotto anni, per la composizione di una sonata per piano. A Hollywood proseguono i suoi studi di composizione, al termine dei quali fa ritorno a New York, dove si iscrive alla Juilliard School of Music nel corso di pianoforte. Proprio in questo periodo, parliamo degli anni tra il 1956 e il 1958, il compositore inizia a lavorare come pianista jazz in diversi club newyorchesi e subito dopo come arrangiatore e direttore per alcune etichette discografiche jazz.
Con gli anni ’60, Williams, inizia la sua carriera come compositore per alcuni programmi televisivi, conquistando in tal modo i primi due Emmy Award. L’artista fa ritorno a Los Angeles, iniziando finalmente a destreggiarsi nel mondo della composizione per il grande schermo, collaborando della composizione di musiche per pellicole come A qualcuno piace caldo (1959) e Il buio oltre la siepe (1962). All’età di 24 anni, John Williams entrerà ufficialmente a far parte dello staff di arrangiatori e compositori della 20th Century Fox.
Tra gli anni Sessanta e Settanta, Williams, riprende la composizione di colonne sonore per il cinema (poiché sino ad allora si era concentrato su quella che era la composizione per musiche per la televisione). Ma il vero picco di successo, per l’artista statunitense, arriva solo tra gli anni Settanta e Ottanta, durante i quali si aggiudicherà il titolo di “Re di colonne sonore per film catastrofici”. Proprio in questi anni, l’artista, sfoggiando le sue creazioni, attirerà su di sé l’attenzione di Steven Spielberg, che lo ingaggerà per la scrittura delle musiche del nuovo film: Sugarland Express (1974). Pellicola che decreterà l’inizio di un sodalizio tra i due.
Con il successo per la pellicola de Lo squalo (1975), Williams si aggiudica il secondo Academy Award. Il terzo premio Oscar arriva con il debutto delle musiche per il grandissimo successo cinematografico, Star Wars. Il detto dice che non ci sia due senza tre, nel caso dell’artista statunitense, ci piace vederla come un non c’è tre senza quattro. Il quarto premio Oscar arriva infatti proprio con la scrittura delle colonne sonore per il film iconico del 1982, E.T. l’extra-terrestre, composizione questa, avvenuta in stretta collaborazione con il regista, Spielberg. Proprio l’ultima traccia, della durata di quindici minuti, è stata rivista dal regista, che ha operato tagli per creare un vero e proprio crescendo emotivo.
Anche gli anni Novanta saranno per il compositore un simbolo della sua notorietà. La sua fama continuerà a crescere, grazie a successi come Jurassic Park (1993, diretto da S. Spielberg), Schindler’s List - La lista di Schindler (1993, diretto da S. Spielberg), Mamma ho perso l’aereo (1990) e Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York (1992), diretti entrambi da Chris Columbus, Sette anni in Tibet (1997) e la straordinaria pellicola Salvate il soldato Ryan (1998, diretto da S. Spielberg).
Nel 1999, Williams riporterà in auge quel carisma che l’aveva caratterizzato negli anni Settanta, bagliore che verrà riportato in vita dalla scrittura delle musiche per l’avvio della trilogia prequel di Guerre Stellari, Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma. Creatività, questa, che il compositore porterà con sé, nel 2001, anche nella composizione della colonna sonora della pellicola Harry Potter e la pietra filosofale (diretto da C. Columbus). Proprio per la saga di Harry Potter, Williams, comporrà le musiche solo per i due capitoli successivi. Per la saga di Star Wars, invece, continuerà a comporre la colonna sonora anche per gli ultimi capitoli della trilogia prequel.
Il compositore statunitense ritorna nel 2015 sul grande schermo con la realizzazione, ancora una volta, delle musiche per il nuovo capitolo della saga Guerre Stellari, Star Wars: Il risveglio della Forza. Pellicola che decreterà anche il ritorno del compositore alla colonna sonora.
Ancora oggi, il genere musicale di Williams viene visto come neoromanticismo. In un crescendo turbinoso di emozioni, la nota si evolve. Trascinando con sé quella che è l’empatia dello spettatore. Ogni composizione ha un suo io, distorto (si pensi alla composizione del tema portante della pellicola E.T. L’extra-terrestre), ogni traccia ripercorre l’azione riportandola in musica (in questo caso si può prendere a riferimento quello che è il tema storico ideato e realizzato per la saga di Star Wars, un turbinio di emozioni riprodotte in note, le stesse che mettono in moto quella che è l’ascesa del male).
Tra i numerosi successi di Williams, ricordiamo anche la scrittura delle musiche per la pellicola Indiana Jones, il cui celebre tema ripercorre ancora oggi la mente dei più.
Nel 1991, c’è la composizione della magia messa in scena, con la pellicola Hook – Capitano Uncino (diretto da S. Spielberg), tutto è concentrato su un Peter Pan (Robin Williams) ormai grande, dimentico dei suoi ricordi d’infanzia.
Ricordiamo ancora la composizione per Minority Report (2002, diretto da S. Spielberg), Prova a prendermi (2002, sotto la regia di Spielberg), Lincoln (2012, S. Spielberg), Storia di una ladra di libri (2013, diretto da Percival), The Post (2017, diretto da S. Spielberg).
Pochi sono i temi ignoti ai più, la musica di John Williams pervade tutto e tutti. Con musiche portanti, la storia del cinema è stata fatta. Bisogna ricordare che senza colonna sonora, la scena in azione non esisterebbe. Williams, maestro del tema portante, del crescendo dell’empatia, è simbolo di ciò.