Recentemente ho incontrato diverse donne, che sono diventate mie clienti, con le quali ho approfonditamente dissertato sull’importanza di fare spazio in casa eliminando l’inutile.
Donne separate che stanno gestendo divorzi/separazioni complicate, donne in cerca di una nuova autenticità nel proprio lavoro, donne alla ricerca di una dimensione creativa e al contempo spirituale della propria esistenza.
Il cammino che ti porta a discernere quello che ti serve veramente da quello che può essere lasciato andare (vendendo, regalando o riciclando le cose) si trasforma in una vera e propria esperienza di trasformazione personale.
E con gli anni posso affermare che può diventare – se lo desideri - un percorso con un taglio molto più profondo e spirituale insieme. Man mano che ti allontani senza sforzo da una dimensione eccessivamente materialistica dell’esistenza e impari ad apprezzare un approccio pieno di sensibilità e bellezza, gentilezza e accettazione ecco che, da questo punto, scaturisce il contatto con qualcosa di più grande e bello di un pomeriggio trascorso al centro commerciale.
Con alcune di queste donne mi è capitato recentemente di dialogare sulla modalità giapponese che invita al riordino “tutto in una volta”, in modo che la casa sia svuotata e rimessa in ordine in una volta sola.
Nell’esperienza di tanti anni con il mio metodo, l’effetto boomerang – ovvero il ritornare nuovamente nel caos – è praticamente nullo. Quando comprendi cosa significano per te disordine e accumulo, automaticamente sei spinto ad allontanarti da esso. Avendo gli strumenti appropriati, una volta sistemata casa, nulla può tornare più come prima. Da qui il mio slogan: “Eliminare il disordine per sempre è possibile”.
Tuttavia non sono d’accordo sul fatto che: “Riordinare è al 90% un atto mentale” e debba essere fatto tutto in una volta.
- Riordinare è un viaggio del cuore. È necessario essere molto gentili con se stessi e al contempo determinati. I tempi sono diversi per ognuno di noi.
- È imperativo seguire un piano d’azione pratico e tuttavia è necessario diventare consapevoli di tanti aspetti interiori. Per prima cosa comprendere che l’accettazione della situazione presente è un passo fondamentale per il cambiamento. Fare finta che qualcosa non sia successo, ti porterà poco lontano.
- A volte è più facile liberarsi frettolosamente degli oggetti che non ci piacciono o ci trasmettono sensazioni sgradevoli. Quando l’oggetto è finito in discarica o è ridotto in ceneri nel falò in giardino, se il processo interiore rimane incompiuto la sgradevolezza e il nervosismo potrebbe essere ancora lì. Dentro di te.
- È il tuo disagio che va ascoltato, visto, percepito. Fino in fondo. Dal profondo del tuo cuore.
“La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all’esterno, sogna. Chi guarda all’interno, apre gli occhi.” afferma Carl Jung.
Quando - anziché provare contentezza e pienezza nel corso della tua giornata - sperimenti tristezza e nervosismo, ricordati di:
- accettare quello che hai se lo vuoi cambiare
- rendere grazie per le cose belle che accadono
- accogliere anziché giudicare.
Se ti guardi intorno potresti renderti conto che hai un cassetto che forse richiede di essere riordinato, e sulla tua scrivania ci sono fogli e cartelline sparse che potresti gettar via in quanto sono soltanto d’intralcio. E c’è qualcosa di cui puoi disfarti e che potrebbe tornare utile ad altri.
Oppure potresti aver dimenticato di dire un ‘grazie’ o di regalare quel sorriso a chi incontri che potrà fare la differenza nella tua e altrui giornata.
E mentre compi questo viaggio fra le cose di casa seguendo i suggerimenti del cuore potresti scoprire - anche tu! – che:
Il viaggio più difficile di un essere umano è quello che lo conduce dentro se stesso alla scoperta di chi veramente egli è.
(Carl Jung)
E la tua casa con tutti i suoi cassetti da riordinare e armadi da alleggerire può essere una fantastica guida.