La sua prima macchina fotografica fu una Kodak Instamatic. Gliela regalarono quand’era bambina. Passano gli anni. La prima sera nella sua casa toscana trova in una vecchia borsa di pelle marrone, chiusa nella sua custodia nera, una scatola con un grande buco: una macchina fotografica Pentax Spotmatic. E con i ricordi torna indietro nel tempo. Accarezza la scatola, girandola fra le dita, ci guarda dentro, quindi decide che andrà in giro osservando il mondo attraverso quel buco, catturando immagini.
Lei è la fotografa Monique Erba Robin, nata in Svizzera nel cantone francese di Neuchâtel, una laurea in Giurisprudenza, diploma di specializzazione in Graphic Design alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, allieva, con borsa di studio dell’accademia fiorentina, di un Corso Avanzato di Fotografia Teatrale organizzato dal Centro per la Fotografia dello Spettacolo di San Miniato, e che oggi vive e lavora in Italia, rappresentata a Firenze dallo Studio Carlo Cantini, con cui collabora seguendo eventi legati all’arte contemporanea.
Ha fotografato spettacoli di teatro e musica, eventi artistici come Base a Firenze e Daniel Buren a Parigi e Quarrata, ritratto registi, attori di prosa, cantanti, maestri della fotografia come Elliott Erwitt e Gianni Berengo Gardin. Con le sue immagini ha collaborato alla realizzazione scenografica di Mangiare Bere, Dormire (Storie di badanti e badati), spettacolo teatrale di e con Daniela Morozzi, Leonardo Brizzi e Maria Grazia Campus.
Ha realizzato reportage urbani e naturalistici sia Italia che all’estero, partecipato a progetti a favore della riqualificazione di quartieri fiorentini, fra cui Firenze Santo Spirito del 2009 guidato da Oliviero Toscani. Ha ricevuto menzioni speciali al Chianciano International Award for Digital and Photographic Art 2010 e al Premio Vittorio Alinari 2010 .
Ha partecipato a mostre collettive come Occhi di Scena del 2008, Fotografare il territorio: Peccioli del 2009, Oriri, ovvero in alto del 2010, nonché alla Chianciano International Exhibition for Digital and Photographic Art edizione 2010 e alla rassegna, in duetto con Carlo Cantini, Dialoghi Muti del 2010. Ha realizzato personali come Migrazione del 2011 e I Giardini Segreti – Diari della Bicicletta di Città.
Fra le sue pubblicazioni la raccolta di poesie L’Uomo Volante del 2009, gli scatti in Firenze Santo Spirito a cura di Oliviero Toscani del 2009, …Era il momento, racconto fotografico con testo di Massimo Innocenti, sui Cavalieri di Maremma nella terra degli Etruschi, presentato nel 2011 a Firenze alla Galleria Tannaz. E ancora Daniel Buren, documentazione fotografica in collaborazione con Carlo Cantini, già suo maestro d’accademia, per il volume a cura di David Palterer in occasione di Muri Fontane a tre colori per un Esagono, allestimento dell’opera di Daniel Buren per la città di Quarrata, in provincia di Pistoia.
Originale il suo reportage I Giardini Segreti - Diari della Bicicletta di Città, concepito per dare voce e visibilità alla condizione di vita della bicicletta nei contesti urbani e il cui titolo s'ispira a un pensiero di Jean-Louis Debré, uomo politico e presidente del Consiglio Costituzionale francese, che una volta confessò di girare per Parigi in bicicletta, pedalando anche venticinque chilometri al giorno: “È un momento in cui non penso a niente. Guardo, osservo, ascolto. La bicicletta è il mio giardino segreto”.
Con la sua macchina fotografica Monique Erba Robin ha ritratto biciclette nei contesti più originali, nonché biciclette a loro volta originali, a Modena, Firenze, Lucca, Pontremoli, Ferrara, Lerici, Pisa, Venezia, Parma, San Gusmé, Castelnuovo Berardenga, Livorno, Roma, Parigi, Berlino. Il reportage è stato esposto per la prima volta, con una selezione di trenta scatti, nel giugno 2011 a Firenze nell’ambito della rassegna culturale Estate a Villa Pozzolini, quindi, sempre a Firenze, nel 2012 nell’ex Carcere delle Murate e nel marzo 2013, ospitato nel Padiglione Spadolini, alla Fortezza da Basso durante il BiciFi – Florence Bike Festival.
Dal 21 settembre al 5 ottobre di quest’anno ventidue degli oltre cento scatti sono stati invece esposti, in collaborazione con Chiara Cantini, dell’omonimo studio, al Campastrello Sport Residence Hotel di Castagneto Carducci, nel cuore della Maremma toscana, struttura che in occasione dei Mondiali di Ciclismo svoltisi in Toscana ha ospitato sportivi e appassionati di ciclismo provenienti da diversi paesi del mondo.
Un reportage di cui presentiamo alcuni scatti, un viaggio curioso fra raggi, pedali e campanelli.
Per maggiori informazioni sull'artista: www.geroglificidiluce.it