C’è anche il plastico del Lombardo, uno dei piroscafi della Spedizione dei Mille, e quello della Battaglia di Calatafimi, fra le antiche mura di Forte Arbuticci. E il mare, un veliero con scafo elegante intarsiato d’oro, ricordo di un antico brigantino, è ritratto fra le onde. C’è il mare e il sartiame, gli alberi con la coffa e il cordame, mentre, più in là, la voce del vento e il rombo dei cannoni, ricordano i giorni dell’Aspromonte, Mentana, Digione e quelli della Terza Guerra d’Indipendenza. C’è anche un teatrino con Palermo e Monte Pellegrino e i pupi, Garibaldi, Nino Bixio, un picciotto garibaldino e Rosalia Montmasson, moglie di Francesco Crispi.

Forte Arbuticci, dove sorge il Memoriale Garibaldi, inaugurato nel 2012, si trova sull’isola di Caprera, da dove domina il mare. La struttura, edificata nel 1887 e operativa fino alla Seconda Guerra Mondiale, faceva parte con i suoi sei obici, otto cannoni, sei mitragliere, del sistema difensivo dell’Arcipelago della Maddalena, nonché del passaggio, strategico, delle Bocche di Bonifacio. Con il restauro sono state recuperate anche le casermette interrate che servivano da riparo per le polveriere. Il restauro, su progetto dell’architetto lucchese Pietro Carlo Pellegrini, ha pertanto consentito il recupero di una fortificazione di grande valore storico.

La cornice è quella del Parco Nazionale della Maddalena, il cui ente ha curato il verde della struttura piantando specie della macchia mediterranea, ginepro, fenicio, elicrisio, leccio, corbezzolo, olivastro, sughero, e altre ancora di natura ornamentale. Il Memoriale, che comprende anche una videoteca, una biblioteca e una sala proiezioni, nasce per la conservazione di materiale cartaceo e storico, cimeli e collezioni su Garibaldi, le sue battaglie, i suoi scritti, le sue passioni, i suoi rapporti con l’agricoltura e il mare. Fra le tante curiosità, i trattatelli medici sulla ferita al piede, ricordo dello scontro a fuoco sull’Aspromonte.

Affianca l’esposizione tradizionale di oltre duecento opere fra documenti originali, quadri, busti e oggetti legati alla vita e alla fortuna iconografica dell’Eroe, una di carattere multimediale curata dallo studio N!03 di Milano su concept e progetto dello studio Next Urban Solutions di Roma con il progetto grafico dello studio sardo Klojaf Studio.

Anche la Marina Militare ha contribuito all’allestimento con filmati e la nave scuola Amerigo Vespucci. La video installazione con la Amerigo Vespucci, dove suono del mare e idea di navigazione si mescolano a immagini di repertorio, è quella sugli anni di Garibaldi nella natia Nizza e i suoi primi viaggi per mare. Alcune immagini come i “dettagli molto stretti delle corde e altri particolari sulla nave” spiegano i curatori di N!03 “sono state realizzate ad hoc”, mentre tutte le altre, quelle, cioè, con le “vele spiegate con la nave in movimento” e il “mare visto dalla nave in movimento”, sono state fornite dalla Marina Militare.

Percorso multimediale

Eroe dei Due Mondi
Cronologia
Grazie a una barra temporale e a un commento audio, il visitatore naviga attraverso la cronologia della vita di Garibaldi, percependo la complessità del personaggio e delle esperienze da lui vissute.

Un apprendistato mediterraneo
Nizza, infanzia e giovinezza (1807-1833)
L’installazione è sul primo periodo della vita di Garibaldi fra la natia Nizza e i suoi primi viaggi per mare e dove immagini di repertorio si mescolano ai suoni del mare e all’idea di navigazione, elementi fondamentali per la sua formazione.

Il Nuovo Mondo
Sudamerica: brasile, Argentina, Montevideo (1836-1848)
Video installazione sincronizzata sulle campagne di Garibaldi in Sudamerica e le prime lotte per la libertà e dove paesaggi di natura incontaminata ricreano il contesto e le emozioni di un viaggio straordinario, mentre al centro della sala un tavolo interattivo consente di consultare le mappe dei luoghi che videro Garibaldi in veste di corsaro.

Le rivoluzioni del 1848-1849
La repubblica Romana (1849)
Il racconto delle vicende della Repubblica Romana narrate dalle voci di due testimoni dell’epoca, nonché attraverso animazioni grafiche di materiale d’archivio come testi di giornale, bozzetti, stampe, mappe.

Le vie dell’esilio
L’esilio (1849-1854)
Il diario di bordo di Garibaldi, letto da una voce narrante, racconta il suo stato d’animo durante l’esilio dall’Italia, mentre le immagini creano un’atmosfera di intima riflessione, facendo riferimento ad alcune esperienze vissute in quegli anni, come il periodo trascorso a New York nella fabbrica di candele dell’amico Antonio Meucci.

La spedizione dei Mille
I Mille: 1860
L’impresa dei Mille evocata attraverso animazioni grafiche di immagini, video, scritte, date, tutte intorno alla linea rossa, elemento primario della grafica del Memoriale.

Solitudini
Aspromonte, III Guerra d'Indipendenza, Mentana, Digione
Quattro tableaux vivants ripropongono i momenti salienti di altrettanti episodi con le animazioni ravvivate da suoni d’ambiente, che ricreano l’atmosfera delle battaglie, come vento, rombi di cannoni, scalpiccio di cavalli, urla, spari.

Diario civile
Il ruolo di Garibaldi nello scenario politico internazionale durante gli anni a Caprera. Brani dei suoi diari, letti da una voce narrante, raccontano, mentre scorrono immagini evocative di Caprera, del suo impegno umanitario, politico e sociale, nonché delle sue riflessioni sui diritti umani e civili.

Il Mito
Sul mito di Garibaldi, l’installazione consente a più visitatori di interagire contemporaneamente scoprendo diversi aspetti e curiosità legate al mito del personaggio.