Tre ville fiorentine sono state aperte al pubblico in contemporanea a maggio, con progetti legati all’arte in forme diverse. La Fotografia ha dominato la mostra di Abelardo Morel a Villa La Pietra, bella villa del XV secolo, sede di studi umanistici in storia dell’arte, storia, cinema e letteratura, sulle colline a due passi dalla città. Arte e Suono hanno animato la sontuosa Villa L’Ombrellino, chiusa da lungo tempo, grazie a una performance dello scultore Edoardo Dionea Cicconi (1985). Artigianato di eccellenza ha popolato il Giardino della Principessa Corsini per 4 giorni, con molte nuove iniziative legate in vario modo al potenziamento delle attività del fatto a mano, attraverso una raccolta fondi e vari concorsi rivolti ai giovani, per permettere loro di apprendere l’arte da validi maestri.
Abelardo Morell, fotografo cubano emigrato a 14 anni negli Stati Uniti, ben noto agli addetti ai lavori, è stato una grande e piacevole sorpresa per il pubblico della rassegna estiva a Villa La Pietra, organizzata dalla direttrice di NYU Firenze, Ellyn Toscano. Morell è maestro nell’arte di far entrare il giardino all’interno con la camera oscura da lui creata ponendo una tenda nera con un forellino alle finestre, per proiettarlo sulle pareti opposte alla tenda, con l’aiuto di una lente che aumenta la nitidezza dell’immagine e di un prisma per raddrizzare l’immagine capovolta. Con una spiegazione paziente, nella sua introduzione alla mostra, ci ha raccontato da dove è nata l’idea di Inside Out, titolo che sintetizza questa sua tecnica. L’artista attribuisce la genesi di questa originale interpretazione dell’arte di fotografare al suo essere divenuto padre e al trattenersi a lungo in casa, stando spesso seduto a terra accanto al figlio che ancora non camminava. Questo vero e proprio cambiamento della sua immagine del mondo lo ha spinto a creare una nuova tecnica fotografica, sebbene fosse già maestro nell’arte della fotografia tradizionale.
Le fotografie sono disorientanti, evocative e belle. Invece di restituirci il fascino compiaciuto dei giardini toscani, le immagini di Morell fanno penetrare la natura nell'intimità degli spazi interni, creando paesaggi onirici surreali nei quali sembra che la natura lotti per il suo primato, escludendo qualsiasi segno di presenza umana- scrive Ellyn Toscano nella bella introduzione del catalogo pubblicato da Edifir. La mostra è visibile fino al 14 settembre.
A pochi giorni di distanza abbiamo, in altra splendida Villa, quella che si può considerare una prova d’artista, frutto di grandi studi e di una profonda ricerca dello scultore Edoardo Dionea Cicconi. Il progetto espositivo, a cura di Alice Zucca e della galleria romana Operativa, si è arricchito nel corso del tempo, spostandosi su nuove realizzazioni concrete, dalle quali ci appare immutato il desiderio di Edoardo di chiudere le infinite forme in cui la Natura si presenta, in uno spazio da lui creato: un sample di infinito, realizzato con lamine di vetro che si intersecano, contenute in un Monolith (da cui il titolo della mostra). Dopo avere intrappolato nel vetro delle farfalle, nel 2015, il passo successivo è stato rinchiudervi una composizione di punti metallici, simbolo di ogni oggetto di natura che la mente umana può pensare, evocatore dell’ordine di ciascun elemento naturale. Un ordine che rimane inalterato, ma che sembra mutare se si sposta l'angolo di visuale.
È stato lo stesso artista a scegliere la Villa l’Ombrellino per ambientarvi le sue opere, per l'enorme valenza storica di questo luogo dove vide la luce il Dialogo sui massimi sistemi, scritto da Galileo fra il 1617 e il 1631, anni in cui vi ha soggiornato. Questa bellissima villa, oggi disabitata, conserva infatti, sotto il porticato, un busto dello Scienziato, ed è come se questo spazio, che la mancanza di abitanti dentro e fuori la costruzione rende un unicum, ci raccontasse di una ricerca che dura da secoli nell’arte e nella scienza, e cioè del rapporto uomo-natura. Viene in mente, nel confronto che l’artista stesso ci induce a fare con Galileo, che il grande scienziato partiva dal concetto che la natura è scritta in termini matematici, e ci ha lasciato fondamentali “frasi matematiche” per descrivere i fenomeni naturali in modo deterministico. Qui il Dionea, senza forse nemmeno avvedersene, rende in immagini scultoree lo stesso concetto. Poi però, non contento delle figurazioni troppo statiche, le attraversa con fasci di luce che vanno a impattare su schermi sensibili alla luce, impressionandoli con nuove immagini dei punti metallici proiettati fuori del blocco vitreo in cui li aveva messi. E per animare l’aria, facendola vibrare intorno alle opere, inserisce altresì suoni di una musica da lui composta, la stessa in emissione che però cambia di stanza in stanza in funzione delle diverse dimensioni di ciascuna di esse.
Gli sviluppi recenti della scienza moderna, in particolare il contributo di Prigogine, premio Nobel 1977, sostengono che le leggi della natura siano da rivedere. Il chimico ce ne parla in un suo libro, Le leggi del Caos. Benché il titolo suoni come un’antinomia (il caos ha delle leggi?), è il superamento del determinismo che introduce il caos, controllato da concetti di probabilità e irreversibilità temporale al posto del concetto di causa-effetto della fisica classica. Ecco che l’intuizione di Edoardo di far muovere i suoi punti metallici e l’aria intorno al monolite sono nella direzione di creare immagini che suggeriscano il superamento del determinismo galileiano per descrivere le leggi di natura. Questo progetto ha richiamato l’interesse della CNN, che durante l’allestimento della mostra ha girato un video, previsto in uscita a ottobre.
Di Villa in Villa, e sempre nel mese di maggio, si apre al pubblico il seicentesco giardino all’italiana di Palazzo Corsini al Prato per la quattro giorni di Artigianato e Palazzo, alla XXIV edizione. Questa mostra dedicata alle eccellenze del fatto a mano quest’anno è diventata anche evento benefico grazie alla raccolta fondi “Artigianato e Palazzo per il Museo di Doccia” ideata dagli organizzatori Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani, per favorire la riapertura del Museo della Porcellana della Manifattura Richard Ginori. Per la stessa ragione è stata esposta nella limonaia piccola una serie di prodotti della Richard Ginori, per mostrare alcune delle splendide lavorazioni di questa storica produzione, vanto del Made in Italy. Durante questa manifestazione gli artigiani, oltre ad esporre la loro produzione, offrono ai visitatori dimostrazioni dal vivo della propria arte. Molto apprezzate la molatura del vetro, l’oreficeria e l’argenteria, il ricamo e la tessitura, la lavorazione della terracotta e del bronzo, l’intaglio o la tornitura del legno, l’intarsio delle pietre dure, realizzate quotidianamente dai 100 artigiani presenti. L’interazione con il pubblico che così si crea contribuisce più di tante parole a mantenere l’interesse per lavorazioni tradizionali e a orientare i giovani verso professioni delle quali spesso non conoscono le potenzialità lavorative, valide ancora oggi, soprattutto se svolte con l’aiuto delle nuove tecnologie. In questa occasione sono stati selezionati dieci artigiani under 35 per la V edizione del concorso Blogs&Crafts: i giovani artigiani e il web, realizzato in collaborazione con Fondazione Ferragamo, Barberino Designer Outlet, Starhotels e Source.
Sempre nell’ottica di indirizzare i giovani verso il fatto a mano artistico è stata presentata la prima edizione del “Premio Armando Piccini – Heritage for the future”, concorso di oreficeria e design del gioiello, pensato per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e formare maestranze specializzate nel settore dell’oreficeria. Vi potranno partecipare tutti i giovani tra i 18 e i 29 anni. Il premio, realizzato in occasione dei 115 anni dalla nascita della Maison Piccini, in collaborazione con Associazione OmA e LAO – Le Arti Orafe Jewellery School, prevede 3 borse di studio, del valore di circa 30.000 euro, le iscrizioni sono aperte fino al 31 novembre. Visto l’interesse delle attività descritte che si sono svolte quest’anno in pochi giorni di maggio in bellissime location fiorentine, potrebbe essere molto saggio tenersi informati su quello che si farà a maggio dell’anno prossimo!