Maurizio Galimberti nasce a Como nel 1956. Si trasferisce a Milano dove oggi vive e lavora. Si accosta al mondo della fotografia analogica esordendo con l’utilizzo di una fotocamera a obbiettivo rotante Widelux, per poi, nel 1983, focalizzare il suo impegno, in maniera radicale e definitiva, sulla Polaroid.
Nel 1991 inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa ben presto testimonial ufficiale realizzando il volume Polaroid Pro Art pubblicato nel 1995, divenuto vero oggetto di culto per gli appassionati di pellicola polaroid di tipo integrale. Viene nominato “Instant Artist” ed è ideatore della Polaroid Collection Italiana. Nel 1992 ottiene il prestigioso Gran Prix Kodak Pubblicità Italia. Per Kodak Italia realizza nel 2000 una mostra itinerante della serie “I Maestri”. Continua la sua ricerca con Polaroid e reinventa la tecnica del “mosaico fotografico” che inizialmente adatta ai ritratti.
Il primo esperimento risale al 1989 quando ritrae suo figlio Giorgio. Seguiranno i ritratti di Michele Trussardi, Carla Fracci e Mimmo Rotella, nei quali è evidente il richiamo al fotodinamismo dei Bragaglia e la ricerca del ritmo, del movimento. Numerosi divengono i ritratti eseguiti a esponenti del mondo del cinema, dell’arte e della cultura. La popolarità e il successo con cui vengono accolte queste rappresentazioni di volti lo portano a partecipare al Festival del Cinema di Venezia nel ruolo di ritrattista ufficiale. Nel 1999 viene indicato dalla rivista italiana Class quale primo fotografo-ritrattista italiano all’interno delle classifiche di merito stilate dal mensile. Il suo ritratto di Johnny Depp, realizzato durante l’edizione del Festival del 2003, viene scelto come immagine per la copertina del mese di settembre del prestigioso Times Magazine.
Il “mosaico” diviene ben presto la tecnica per ritrarre non solo volti, ma anche paesaggi, architetture e città. Con equilibrio Galimberti alterna l’emozione per la composizione, in cui si fa più manifesta la ricerca del ritmo – i Mosaici ne sono un esempio –, a una propensione verso il particolare, la scena intima da riprendere e immortalare, la cui resa è rappresentata da un unico scatto, ovvero dalla singola polaroid. I suoi lavori sul paesaggio, sulle città e sullo spazio che caratterizza queste ultime, alternano questi due punti di vista, queste due differenti modalità di raccontare una stessa realtà. Tra il 1997 e il 1999 realizza due importanti lavori per le città di Parigi e Lisbona: da qui comincia la riflessione sull’importanza di saper raccontare la storia, la musica, il vissuto di un luogo attraverso le immagini. Nel 2003 dedicherà il suo lavoro alla realizzazione del volume Viaggio in Italia, un racconto di alcuni luoghi del nostro paese attraverso le singole polaroid.
Nel 2006, durante il suo primo viaggio a New York, comincia la sua ricerca sulla luce, sull’energia ispirata da questa nuova città che per l’artista diviene la rappresentazione ideale del mondo contemporaneo. A questa città dedicherà un ulteriore lavoro del 2010 realizzando un importante corpus di Polaroid Singole e di Mosaici, alternando storie di particolari, immagini di intimità umane a scatti che si prestano allo studio, eseguito con rigore matematico, delle diverse armonie compositive: espresse nelle imponenti immagini dei grattacieli, del cielo, della luce, delle strade di New York. A New York seguiranno i lavori realizzati in altre città come Berlino, Venezia e Napoli. Prosegue inoltre la sua ricerca verso altri modi di rappresentare e contaminare quelle stesse realtà con cui viene in contatto e gli elementi che le caratterizzano. Il desiderio di rendere attuali le cose, gli oggetti del passato, diviene concreto attraverso la realizzazione dei Ready-made, di duchampiana ispirazione, che rappresentano una significativa parte della sua produzione.
Parallelamente cresce l’apprezzamento per la sua ricerca, per le particolari tecniche da lui sviluppate: l’opera di Galimberti suscita l’interesse di interlocutori provenienti da diversi ambiti. Grazie a queste collaborazioni nascono nuovi progetti artistici e creativi. Per conto della Società Calcio A.C. Milan ha realizzato un lavoro di ritratti denominato Il Milan del Centenario, presentato in una mostra al Palazzo della Triennale di Milano nel marzo del 2000. Con Jaeger-LeCoultre ha realizzato le immagini del prestigioso volume sulla manifattura a cura di Franco Cologni. Per FIAT Auto ha realizzato il calendario omonimo nel 2006 e il volume Viaggio in Italia… Nuova Fiat 500… Per Kerakoll Design ha realizzato il volume New York Matericomovimentosa. In collaborazione con la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte ha realizzato il volume Il fotografo, mestiere d’arte a cura di Giuliana Scimè. Per Polaroid ha realizzato il volume Made in Italy viaggio con Polaroid nel 2003. Nell’ottobre 2009, in occasione della riapertura di Polaroid, è invitato in veste di testimonial ufficiale alla fiera della fotografia di Hong Kong, di Las Vegas e al Tribeca Film Festival, realizzando portraits performance con Lady Gaga, Chuck Close e Robert De Niro.
Nell’aprile del 2011, Impossible, nuovo brand produttore di instant film, gli ha dedicato un instant film in bianco e nero dal titolo Impossible Maurizio Galimberti special edition. Galimberti è inoltre visiting professor alla Domus Academy e all’Istituto Italiano di fotografia di Milano. Tiene regolarmente workshop di fotografia creativa durante i principali festival fotografici. Le sue opere fanno parte delle più importanti collezioni di fotografia. Attualmente lavora alla realizzazione di volume sulla città di Milano che sarà presentato in occasione dell’Expo del 2015.