Il suo immaginario attinge dalle fiabe orientali, dal teatro e da un surrealismo che ricorda i collage di Pierre-Paul Pariseau, Herbert Bayer e alcune opere di Max Ernst. Sto parlando di Daria Hlazatova, artista ucraina nata e cresciuta tra i monti Carpazi che ha esposto in gran parte d'Europa e anche oltreoceano.

Cresciuta in una famiglia di artisti, Daria Hlazatova risente della vena poetica della famiglia ma la sua curiosità e la sua conoscenza la portano a scoprire il suo tratto distintivo. Illustratrice di libri e album musicali, Daria Hlazatova fino a un paio d'anni fa annotava i suoi pensieri, scorci sulla sua arte e sul suo percorso artistico in un blog dal nome tanto bizzarro quanto curioso: All Pencils of Mine are Sugarplums, un sillogismo di Carroll, scrittore e matematico da cui l'artista trae ispirazione per molte delle sue opere.

Nel tempo l'arte di Daria Hlazatova si arricchisce di simbolismo, di elementi surrealisti e di archetipi che creano un fil rouge tra un quadro e l'altro. Le sue opere vengono realizzate con strumenti semplici, come penne e inchiostro, spesso anche solo penne o matite. Il collage aggiunge colore e crea una trama narrativa tra il disegno e l’opera finale. Come ha suggerito la stessa artista, le penne e le matite raccontano molto del suo stile di vita attuale, sono come una trasposizione, sulla tela bianca, del suo essere e della sua anima. Il tratto sicuro e preciso è una caratteristica che contraddistingue le sue opere e che le permette di aggiungere dei dettagli determinanti per ogni quadro. La scelta del bianco e nero caratterizza le opere come immerse in atmosfere senza tempo, alla maniera dei quadri di Morandi o De Chirico.

Ciò che colpisce osservando i suoi quadri è l’intreccio narrativo surreale e fantasioso, elementi, che per stessa ammissione dell’artista, vengono accostati gli uni agli altri seguendo un’ispirazione che parte dal subconscio: dal particolare e soggettivo si passa a un universo collettivo, un mondo sempre attuale che non vuole soffermarsi ad analizzare il contingente. La particolarità del soggetto rappresentato è sinonimo di una mente fortemente creativa che prende le distanze dalle dinamiche sociali e trasmette sulla tela il suo subconscio fatto di melodie musicali, appetiti, ispirazioni letterarie.

Hlazatova è anche fondatrice del progetto Nosorog zine, una fanzine che proietta il lettore in un mondo magico dove è possibile leggere l'ultima intervista alla parrucca di Mozart oppure gli annunci di personaggi delle fiabe.

Come afferma l’artista: “I think people imagine that artists and illustrators have a story behind their every work; that they try to convey something special, communicate a global message with their artwork. Probably most artists do that, however I don’t: if it happens, it’s unintentional (I’m actually very suspicious of the big ideas behind all these modern art pieces and installations)”. E ancora: “For me the attractiveness of the artwork is more important than the story of the piece, because art is universal and you can attach almost any idea to it, as long as the artwork itself gives enough room for imagination? When I draw I combine objects, add elements, often subconsciously because I can feel they will make the whole thing look beautiful. I rarely have a distinct idea of what the artwork will look like in the end, because I’m adventurous and I like ‘travelling’ through the drawing. After it is finished the viewers can look at it from their own point of view and attach a meaning to it.” (tinypencil.com)