È in corso una grande mostra presso la Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze intitolata Bill Viola. Rinascimento elettronico a cura Kira Perov, compagna dell’artista e direttrice del suo studio, e da Arturo Galansino della Fondazione Palazzo Strozzi. La mostra propone ai visitatori un percorso multisensoriale attraverso esperienze di immersione tra spazio, immagine e suono che scandiscono il suo percorso artistico, dalle prime sperimentazioni degli anni Settanta fino alle grandi installazioni successive al Duemila.
Il noto video artista contemporaneo americano lavora da sempre su tematiche intime, indagando la sfera spirituale, la vita, la morte, le persone, i corpi, la sofferenza, il dolore, la malattia, caratterizzati tutti da un forte senso poetico e umano in cui l’uomo/fruitore è invitato a interagire con energie e forze della natura come l’acqua e il fuoco, la luce e il buio, il ciclo della vita e quello della rinascita.
Il titolo stesso della rassegna, visitabile sino al 23 luglio 2017, mette in chiara evidenza il confronto voluto tra antico e contemporaneo, tra le opere di Viola e i capolavori dei grandi maestri che sono stati tra l’altro fonte di grande ispirazione per lo stesso artista.
Firenze dunque accoglie l’artista che proprio nel capoluogo rinascimentale ha iniziato la sua carriera artistica, quando tra 1974 e il 1976 è stato direttore tecnico di art/tapes/22, centro di produzione e documentazione del video. Il rapporto di Viola con la storia e l’arte viene inoltre esaltato attraverso importanti collaborazioni con musei e istituzioni quali il Grande Museo del Duomo, le Gallerie degli Uffizi e il Museo di Santa Maria Novella a Firenze, ma anche con le città di Empoli e Arezzo.