Tra le tante richieste che giornalmente arrivano via email alla nostra associazione, quella più ricorrente è il voler conoscere l'eventuale luogo di sepoltura di qualche soldato della Grande Guerra, in genere un nonno o un altro parente, spesso dopo aver consultato le pagine dell’Albo d’Oro messe in rete nel 2013 con un progetto congiunto tra Cimeetrincee e l'Istoreco di Reggio Emilia, progetto che ha avuto il patrocinio del Ministero della Difesa.
Purtroppo spesso non possiamo far altro che “dirottare” la richiesta all’ente preposto ai luoghi di sepoltura dei soldati italiani, Onor Caduti a Roma, che a sua volta non sempre riesce a dare una risposta certa e definitiva alla richiesta. Nelle schede dei soldati elencati nell’Albo d’Oro nazionale, spesso non è precisato il luogo preciso del decesso, ma molto genericamente è indicata e non sempre solo la zona: sul Carso, sull’Altopiano di Asiago, sul medio Isonzo, in prigionia… oppure in moltissimi casi è indicato il numero dell’ospedaletto da campo, dell’unità sanitaria o di altra struttura medica senza specificarne la localizzazione alla data del decesso del soldato in questione.
Per cercar di colmare almeno in parte questa lacuna presente non solo nell’Albo d’Oro nazionale, che pur con le sue non poche omissioni ed errori è l’unico elenco ufficiale dei caduti italiani nella Grande Guerra, ma anche presente in molti altri documenti riguardanti i soldati dell’epoca, l’Associazione Storica Cimeetrincee ha messo in rete un inedito progetto dedicato alla Sanità nella Grande Guerra. Dal 13 ottobre u.s. è online il portale Sanità Grande Guerra che contiene una banca dati accessibile a tutti liberamente con oltre 25.000 luoghi digitalizzati per la ricerca delle sedi dei servizi sanitari italiani attivi tra il maggio 1915 e il novembre 1918.
Il progetto è stato realizzato esclusivamente con il contributo volontario dei nostri soci e in particolare grazie all’opera di ricerca e digitalizzazione della socia Federica Delunardo coadiuvata dall'ex consigliere Federico Sancimino, già autore di una interessante guida su come fare ricerche sui soldati italiani della Grande Guerra, e grazie alla collaborazione e all’approvazione dell’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e dell’Archivio Storico Centrale della Croce Rossa Italiana, dai quali sono state attinte le fonti ufficiali, per il successivo processo di digitalizzazione.
L’idea del progetto e le sue finalità, oltre a quella come si è già detto di voler colmare un vuoto nell’ambito della ricerca sui servizi sanitari italiani al fronte durante il Primo conflitto mondiale, sono da ricondursi alla volontà da parte di Cimeetrincee di mantenere viva la memoria di un nostro socio, Massimiliano Defilippo, già dedito ad analoga ricerca storica e mai conclusa a causa della sua prematura scomparsa.
Le varie opzioni di ricerca nella banca dati permettono di conoscere sia la singola sede di un reparto di sanità, in una precisa data di interesse, che l’elenco generale delle unità sanitarie attive in una località a propria scelta. Questo aiuta il ricercatore o il parente a conoscere dove era ubicato l’ospedaletto da campo n° X alla data del decesso del soldato di cui si cercano notizie. Questa informazione può essere utile per poter localizzare o almeno ipotizzare un probabile luogo di sepoltura sconosciuta, come è già successo diverse volte.
Per esempio mi era stato chiesto tramite email inviata da un nipote, dove poteva essere sepolto il Caporale del 24° Reggimento Artiglieria da campagna Valentino Aniello, nato ad Afragola (NA) e deceduto il 4 agosto 1916 nella 9a sezione di sanità per ferite riportate in combattimento, come riportato dall’albo d’oro (vol. V – Campania). Il nipote era convinto che Aniello fosse tumulato a Redipuglia come da notizie avute da anziani parenti. Una rapida consultazione nel nostro database sulla sanità ci ha permesso di collocare la 9a sezione di sanità alla data della sua morte nel paese vicentino di Piovene. Il cimitero militare, attualmente presente, più vicino a Piovene è quello di Arsiero. Un rapido controllo in loco e la tomba del “nostro” caporale è stata individuata proprio in questo cimitero. A cento anni di distanza il nipote, grazie a Cimeetrincee, ha potuto posare una corona di fiori sulla tomba del proprio congiunto.
Il portale è completato, a corredo informativo, da essenziali menù con utili schede descrittive sulle unità sanitarie italiane mobilitate dal Regio Esercito, dalla Croce Rossa Italiana e dal Sovrano Militare Ordine di Malta. Una sezione “News” accoglierà gli aggiornamenti del portale, ma anche dettagli su mostre, conferenze, novità editoriali e contributi personali pervenuti sempre in tema sanità nel Primo conflitto mondiale. Il progetto beneficia inoltre della concessione del logo del centenario da parte della Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio, dei patrocini dell’Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana e del Gruppo di studio sulla storia dell’Università Castrense di San Giorgio di Nogaro (UD).
La nostra speranza è di aver dato, con questo progetto e con il precedente sull’Albo d’Oro nazionale, il nostro modesto contributo alla ricerca storica e alla memoria di coloro i quali hanno sacrificato la loro vita cento anni fa in quel gigantesco macello che fu la Prima guerra mondiale.