Se c’è una cosa più facile e sfacciata delle altre quella è scroccare una sigaretta davanti a un tabaccaio. Un fumatore esce da lì fiero, a testa alta, con le difese azzerate: lui ha le sigarette. Tu non sei lì per caso e non appena si avvicina alla tua macchina imponi la fatidica domanda, battendolo sul tempo. Lui non può nulla, con l’animo frammisto alla scioltezza dei movimenti e con un pacchetto appena comprato in mano. L’altra mano è occupata, allora abbassa leggermente la testa verso sinistra e con la bocca agguanta la linguetta della pellicola e la tira via con coordinazione da acrobata, chiudendo un semicerchio perfetto con tutta l’armonia che mancava alle geometrie di quel posto. C’è stata più poesia in quel gesto così improvviso che in tutte le storie d’amore che hai avuto negli ultimi ventidue anni.
Il fumo ostruisce le arterie e provoca infarti
Winston Blu. Dopotutto sempre meglio di una Camel, ti dici. Le hai provate quasi tutte. Marlboro, Lucky Strike, addirittura le Dunhill. Le Dunhill sono le classiche sigarette che nessuno conosce, a parte John Lennon e il fatto che fumava proprio le Dunhill. Ora fumi esclusivamente Chesterfield, perché da quando hai scoperto che costano venti centesimi in meno all’improvviso sono diventate più buone, insieme a quell’amaro indefinito che dopo il caffè genera cariche erotiche a distanza. Sono poche le cose che ti fanno sussultare quanto i primi tiri di sigaretta quando è il piacere a volerle. Allo stesso livello metteresti solamente una poesia di Ungaretti, il suono di una cornamusa o il passo di danza di un gatto. C’è stato un periodo in cui compravi solamente Marlboro rosse solo perché ti affascinava quel pacchetto tutto rosso in edizione limitata, ma hai subito smesso per colpa della tachicardia, anche lei in edizione limitata. Sapresti associare molti momenti della tua vita alla relativa marca di sigarette che fumavi, come se questo fosse veramente importante.
Il fumo può danneggiare lo sperma e diminuisce la fertilità
Se hai un appuntamento con una fumatrice e non fumi è meglio che non ti presenti. L’importante è non avere gli occhiali da sole, l’oggetto da indossare che ha più imbruttito l’essere umano. Non a caso con gli occhiali da sole i più brutti diventano più belli e i più belli diventano più brutti. Ma è una bellezza che non esiste, perché è fondata su una bruttezza celata, che a sua volta diventerebbe una bellezza particolare se fosse almeno originale. Se sei a un appuntamento con una fumatrice e non fumi è meglio che te ne vai. Si prenderebbe gioco di te, penserebbe che non fai per lei e con la tua morale spicciola ci si pulirebbe le imperfezioni del trucco, se fosse una vera donna. L’importante è farsi guardare negli occhi, fottitene del materialismo e lascia gli occhiali da sole a casa. Se hai un appuntamento con una fumatrice e non fumi è meglio che te la porti a letto e basta. Farsi guardare negli occhi è importante, andarle con la lingua in mezzo alle gambe altrettanto. Accendi sempre una sigaretta dopo aver fatto sesso. La vita dopo l’orgasmo è un barattolo di cioccolata vuoto.
Il fumo uccide
Tuo nonno fuma quaranta sigarette al giorno da non so quanti anni. Ha solo cinque denti, la simpatia da vendere e la parte superiore del mento che ha ormai sovrastato quella del labbro inferiore. L’altro giorno ti ha offerto una MS rossa ma dopo due tiri l’hai subito buttata via per quanto era forte. Non c’è motivo per cui sia ancora vivo, i suoi polmoni sono ormai come i carburatori di una macchina che vanno solo ad aria e carburante: allo stesso modo lui morirebbe subito se smettesse di fumare. È importante continuare a fare quello che si vuole fare, anche se è un pericolo. L’altro giorno ti è passata una vita davanti, quando nella finale di un torneo di calcetto hai insaccato un tiro libero stuccando il portiere. A fine partita ti sei acceso una sigaretta nostalgica per non ricordarti che hai smesso di giocare nel tuo momento migliore, quando avevi diciotto anni e gli unici libri che avevi letto era perché ti avevano costretto a leggerli. Ora ne hai letti già abbastanza. Cosa vuoi fare, l’artista? Come passa in fretta tutto. L’importante è guardarti dalla finestra e indicarti mentre corri via. Eccola lì, la sfrontata giovinezza.