La Padova religiosa e la Padova ludica si riuniscono nell'Oratorio di San Rocco per ridisegnare il simbolismo della Fede nel segno del valore attribuito all'oggetto e all'emozione derivante.
Neosimbolismo per la mostra Simbolo, undicesima edizione della serie Pensieri Preziosi che racconta il gioiello d'artista a Padova.
L'Olanda dei due maestri Ruudt Peters e Evert Nijland allineata tra presente e passato.
La percezione estetica dei segni votivi attraverso un immaginario neoluterano potenziato per la quotidianità dell'Arte che si “accompagna alla giacca”.
Questo si avverte del pianeta gioiello: prezioso manufatto di ricchezza formale e contenutistica figlio dell'esperienza del recupero ornamentale prescindente la sostanza materica.
Peters e Nijland si confrontano con la religione e la sua produzione escatologica e storicizzano i progetti funzionali alla velocità e alla quantità per porli in limitazione fruibile e non utilizzabile se non nel protesico universo dell'arte.
Materiali sintetici, chimici, in mescola associativa con l'elemento naturale dei legni, delle vitree esperienze minerarie e dei volumi espressivi di una funzione di principio per generare la forma relazionale di un corpo con l'alterità di sé: un altro corpo ad esso difforme, ma compatibile per emozione.
Non sono creazioni eleganti o sportive, ma biomateriche per la fuoriuscita dell'anima.
La forza delle superfici che emergono tra loro e da loro.
Il tratteggio che si realizza per il corpo si impone al corpo come effige di un'opera che è la vita oltre la vita data, per un oltre o un altrove che fa ragionare d'esperienze intuibili o esperite in stato non cosciente.
Conforto per la bellezza si ha nella consapevole gerarchia estetica creata dalle logiche degli artisti e dalla rilevante esposizione lessicale che tra i volumi e le grafiche orna le regioni corporee dell'umano.
Pendenti, spille, collane... che salvano il corpo dalla stasi della sua apparente formalità e lo trasmettono lievitato in emozione e gratitudine all'universale racconto delle trame del vivere.
Il motorio sensibile costrutto resta fisicità applicata per il supporto dell'idea che il gioiello contiene e di cui è portatore.
Ruudt Peters (1950) è uno degli artisti più affascinanti e versatili del panorama internazionale. Negli anni Settanta ha creato gioielli eseguendo un lavoro molto pulito, minimalista. In seguito ha iniziato a fare opere legate alla sua vita interiore, al suo pensiero sulla religione, la spiritualità e l'alchimia. Il profondo interesse dell'artista verso il misticismo diventa per lui una ricca fonte di simboli e significati nella realizzazione delle opere. Egli infatti si può ritenere a ragione pioniere della gioielleria concettuale in cui sono state sfidate le definizioni tradizionali di ornamento. Peters ha così ampliato i confini di contesto, di vestibilità e di uso dei materiali. È stato insegnante prima alla Gerrit Rietveld Academy di Amsterdam (1990-2000) e dal 2004 professore presso il Ädellab Metaldepartment Konstfack dell'Università di Arti e Mestieri di Stoccolma.
Evert Nijland (1971) ha studiato alla Gerrit Rietveld Academy di Amsterdam (1990-1995), dove in seguito ha anche insegnato. Qui ha appreso correnti artistiche quali il modernismo, la pittura astratta, l'arte concettuale. Ha tuttavia sentito il desiderio di qualcosa d'altro come il linguaggio delle forme di gioielli classici in particolare del XVI e XVIII secolo. Nei suoi manufatti esplora le molteplici possibilità che sono contenute nel concetto di "ornamento". Soggetti ricorrenti all'interno dei suoi lavori sono la nozione di natura, l'imperfezione, la transitorietà e la caducità del tempo. Le sue opere, combinando tradizione artigianale con tecniche sperimentali contemporanee, sono oggetti fantasiosi e nostalgici in cui reinterpreta stili barocchi e rococò. Entrambi gli artisti hanno vinto diversi premi internazionali dedicati alla gioielleria contemporanea. Le loro opere sono esposte in importanti musei europei ed americani tra cui il Victoria & Albert Museum di Londra, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, il Coda Museum di Apeldoorn, il Rijksmuseum di Amsterdam, lo Schmuckmuseum di Pforzheim, il Museum of Arts and Design di New York e il Museum of Fine Arts di Houston.
La mostra, a cura di Mirella Cisotto Nalon, è in corso fino al 21 febbraio 2016.