Immaginazione, avventura, borghi, fiume, estate e riscoperta di uno dei più bei territori italiani come quello dell’Appennino campano. Così si presenta il nuovo cortometraggio di Carlos Solito dal titolo Il fiume giovane. Un documento sulla storia di quattro adolescenti che, attraverso la loro curiosità e fantasia, percorrono un viaggio che parte dal loro paese Oliveto Citra (Salerno) riscoprendo vicoli, panorami mozzafiato dei luoghi del Sele, il percorso del fiume e soprattutto se stessi in un vivace, giocoso e personale rituale di formazione.
Solito con l’inseparabile Valentina Strada, già premio Mattador nel 2011, ha esplorato la valle per la scrittura della sceneggiatura. È venuto fuori un intimo ritratto dei paesaggi, dei luoghi, dalla realtà locale, attraverso il punto di vista di quattro ragazzi che marca il filo conduttore infantile-adolescenziale del regista, in un personale racconto del nostro Sud. Nuccio, Gerardo, Frida e Adelmo sono quattro adolescenti che vivono di scoperte tra i vicoli del loro paesino alle falde dei monti Picentini, poco sopra la spaziosa e verdissima valle del Sele. I protagonisti, scritturati attraverso un casting sul posto (Francesco Russo, Vincenzo Nigro, Antonia Lullo e Giovanni Salsano, tutti di Oliveto Citra), riempiono d’immaginazione e avventura i loro pomeriggi d’estate con vista sui suggestivi panorami sull’Appennino campano.
Quando il caldo nella valle del Sele si fa sentire, i quattro ragazzi scendono sulle rive del fiume per officiare il rito dei tuffi. Qui incontrano Macario (interpretato da un toccante Mario Donatone già consacrato al cinema da Visconti, Monicelli e Francis Ford Coppola ne Il padrino – Parte 3) un anziano personaggio sui generis, ritenuto pazzo in paese, che invita loro a scoprire la valle e il percorso che il fiume, metafora di vita, da quando nasce - dalle sorgenti Sanità a Caposele - al suo terminale, sul Tirreno, nei pressi di Paestum. Spinti dalla loro fortissima curiosità scopriranno i luoghi del Sele e soprattutto se stessi in un vivace, giocoso e personale rituale di formazione.
Il fiume giovane è stato proiettato in tour tutto campano e a fine gennaio si concluderà a Napoli. L’incontro tra il regista Carlos Solito e l’Ente Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, una delle più prestigiose e oramai "storiche" manifestazioni culturali del Sud, in pieno Appennino campano, in provincia di Salerno, a Oliveto Citra, ha siglato lo scorso anno la nascita di un progetto filmico prodotto in collaborazione con il Giffoni Film Festival e la pugliese Oz Film di Francesco Lopez. Il cinema, la fotografia, il giornalismo, la letteratura, la cultura e lo sviluppo del Meridione da sempre sono il leit motiv del Sele d’Oro che da trent’anni (compiuti proprio lo scorso settembre) fa dei temi del meridionalismo il dibattito, il confronto, la ricerca, la promozione dei territori attraverso il linguaggio delle arti. “Noto per le sue transumanze creative in ogni posto del mondo”, dice Carmine Pignata (fondatore del Sele d’Oro), “Abbiamo chiesto a Carlos di raccontare il nostro territorio con il lirismo della cinepresa attraverso un cortometraggio. Lui conosce la valle del Sele, l’ha fotografata e descritta diverse volte e volevamo una sua personale interpretazione in chiave video”. È nato così Il fiume giovane: “Un viaggio”, continua Pignata, “che ha condotto nei nostri borghi, nelle nostre case, la magia del cinema, il fascino del set. Scoprire miei piccoli concittadini attori è stato una vera e propria scoperta che inorgoglisce tutta la nostra comunità”.
Girato tra le province di Salerno e Avellino, il film ha visto da subito l’interesse di Claudio Gubitosi, fondatore e direttore artistico del Giffoni Film Festival, che ha virgolettato quanto “ai territori dell’entroterra campano il cinema fa bene perché accende dei riflettori sull’unicità dei luoghi e di chi li popola. Il fiume giovane di Carlos Solito è un bel cortometraggio che bene interpreta la magia umana e naturale delle montagne che fanno da cornice anche a Giffoni”. Dal 19 dicembre 2014 è in corso la tournée di presentazione del film (con il regista e i quattro giovani attori) con il patrocinio della Fondazione Film Commission Regione Campania e le amministrazioni comunali dei territori dove lo stesso è stato girato: Caposele, Calabritto, Oliveto Citra, Senerchia, Valva, Contursi, Paestum e le grotte di Pertosa-Auletta. Il direttore Maurizio Gemma, da anni impegnato nella promozione di tutto il territorio regionale dichiara: “Opere come questa, forte del valore narrativo di Carlos Solito, hanno come utilità quella di far sdoganare l’industria del cinema fuori dalle solite location ponendo un attenzione sui temi del paesaggio, della tutela dell’ambiente e delle comunità locali”. Il fiume giovane è stato presentato il 24 gennaio a Palazzo delle Stelline a Milano durante il festival di Olio Officina Food nella sezione cinema del festival.
Carlos Solito
Carlos Solito collabora per La Repubblica, Il Messaggero, Rolling Stone, Credere, Bell’Italia, In Viaggio, Marcopolo, Partiamo, Viaggi de Il Sole 24 Ore, Traveller, Sport Week de La Gazzetta dello Sport, Oggi, Dove, Sette e Style de Il Corriere della Sera, Luoghi dell’Infinito dell’Avvenire e altri. Già autore del docufilm ALL’ANM - per il mensile Rolling Stone – e del videoclip Che ci vado a fare a Londra del nuovo album del rocker italiano Omar Pedrini (Universal Music dis.), per il suo “tachicardico” andirivieni cura per la rivista Vanity Fair il blog di viaggi e incontri umani Tachicardia [1]. Nel 2011 ha esposto a Lecce e a Venezia presso la 54^ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel Padiglione Italia. Dopo una ventina di libri fotografici, alcuni tradotti anche all’estero, ha scritto le due antologie di racconti: Il Contrario del Sole (Versante Sud, Milano), diventato uno spettacolo teatrale a Parigi, e Montagne (Elliot, Roma) firmato a più mani con Dacia Maraini, Paolo Rumiz, Maurizio Maggiani, Andrea Bocconi e altri. Carlos Solito è interpellato anche da enti governativi (come i Ministeri per il Turismo) per documentare le emergenze turistiche dei rispettivi territori.