Un articolo pubblicato sulla rivista Science riporta i risultati dell'analisi di oltre 300 genomi che indica che vi fu un periodo di circa 7.000 anni di incroci tra Neanderthal e Homo sapiens. Un team di ricercatori ha condotto questo studio genetico su campioni degli ultimi 50.000 anni per dedurre il periodo e la durata del flusso di geni di Neanderthal e quali geni sono entrati a far parte del DNA delle popolazioni umane moderne e quali invece sono spariti.
I risultati di quest'analisi indicano che gli incroci sono avvenuti tra 43.500 e 50.500 anni fa e alla fine di quel periodo i Neanderthal cominciarono a sparire. Nel corso di vari millenni, sono spariti come specie ma parecchi loro geni sono sopravvissuti in varie popolazioni di Homo sapiens. Si tratta di una conferma di come gli umani moderni non africani possiedano geni di altre specie umane antiche e offre informazioni sui geni ereditati dai Neanderthal.
Le ricerche genetiche sugli esseri umani moderni stanno ricostruendo una storia dell'umanità fatta di migrazioni e incroci tra popolazioni diverse. Il ritrovamento in vari luoghi di ossa di Neanderthal in eccellente stato di conservazione ha permesso di ricavarne DNA e costruire un archivio prezioso anche per confrontare il DNA dei Neanderthal con quello degli umani moderni. È stato così che diversi gruppi di ricercatori hanno potuto stabilire che le popolazioni odierne di europei e asiatici occidentali hanno geni ereditati dai Neanderthal.
Questo nuovo studio offre informazioni più precise sugli incroci tra le due specie umane. I ricercatori hanno identificato un singolo periodo durato circa 7.000 anni di incroci che hanno determinato la stragrande maggioranza del flusso di geni passati dai Neanderthal agli Homo sapiens. Durante quel periodo tra 43.500 e 50.500 anni fa vari gruppi delle due specie si sono incrociati, alcuni per brevi periodi e altri per periodi più lunghi. Ciò potrebbe spiegare perché le popolazioni europee odierne sono quelle che hanno ereditato la maggior quantità di geni di Neanderthal.
Questo risultato è stato ottenuto esaminando 59 campioni di DNA di antichi umani vissuti tra 45.000 e 2.000 anni fa e 275 campioni di DNA di umani moderni ottenuti da 142 popolazioni diverse in tutto il mondo nel corso del Simons Genome Diversity Project (SGDP). Questa varietà in termini di spazio e tempo ha permesso di analizzare le origini e le varianti di geni ereditati dai Neanderthal e di conseguenza di ottenere una stima del periodo in cui sono avvenuti gli incroci tra le due specie.
Una scoperta interessante è che le varianti dei geni di ascendenza neanderthaliana sono state oggetto di una rapida selezione naturale. Ciò significa che entro circa 100 generazioni i geni che offrivano un vantaggio si sono diffusi, mentre quelli che causavano uno svantaggio sono stati eliminati.
I ricercatori hanno concluso che questa rapida selezione di geni ereditati dai Neanderthal indica che le varianti vantaggiose hanno avuto un impatto significativo sull'adattamento degli esseri umani. I vantaggi riguardano il sistema immunitario, la pigmentazione della pelle e il metabolismo.
Ogni nuova ricerca genetica aiuta a capire meglio la storia dell'umanità. In questo caso, ha permesso di stimare in quale periodo è avvenuto il picco del flusso di geni dai Neanderthal agli Homo sapiens. Si tratta di un tassello importante in particolare della storia delle popolazioni europee ma anche di alcune popolazioni asiatiche.
Per capire bene le differenze nella quantità di geni ereditati dai Neanderthal potrebbero essere necessari ulteriori studi, che potrebbero essere mirati a popolazioni dell'Eurasia e dell'Oceania. Studi del genere potrebbero fornire anche nuove informazioni sui tempi dell'arrivo degli Homo sapiens in quelle aree.
Studi genetici delle popolazioni dell'Eurasia e dell'Oceania dovranno tener conto del fatto che esse hanno ereditato geni anche da un'altra specie umana antica conosciuta come Denisova, per il fatto che il loro DNA è stato trovato per la prima volta nella Grotta di Denisova in Siberia. Gli incroci tra Homo sapiens, Neanderthal e Denisova rendono gli studi genetici più complessi mostrando ancor di più che la storia dell'umanità è da sempre caratterizzata da incontri di popolazioni diverse, perfino di popolazioni considerate di specie diverse che si sono incrociate.