Close è un progetto finanziato dalla Comunità europea che introduce il Cinema nelle Scuole europee allo scopo di creare ambienti di apprendimento inclusivi. L’acronimo è formato pescando qua e là nella frase InCLusive learning envirOnments and SEl (socio emotional learning) through Cinema. Richiama la sensazione nota a tutti della differenza fra vedere in solitaria un film o vederlo in sala, dove il livello emozionale, che scaturisce dalla condivisione, aumenta notevolmente.

L’emozione è poi un grande facilitatore dell’apprendimento che, di fronte alla narrazione per immagini, non è veicolato dalle parole e raggiunge in modo spesso non cosciente la mente, diventando patrimonio del pensiero dello spettatore.

Gli allievi sono dunque close (vicini) come gruppo classe e pure close come spettatori in sala e, come descriviamo dopo, nel Cinemalab, luogo di scuola dove insieme costruiranno un filmato da loro scelto. Da notare infine il termine cinematografico close up, ‘primo piano’, di cui chi fa cinema impara a fare un uso strategico.

Close fa il suo ingresso al Festival Cinema e Donne 2024

Close fa il suo ingresso al Festival Cinema e Donne 2024, presentando al pubblico i primi risultati del progetto, esperimenti in video. C’è stato uno scambio di opinioni fra i partners sugli strumenti realizzati da Laboratorio Immagine Donna, il Kinokit, le Schede critico-didattiche di 10 Film, il Cine-e-book, messi a disposizione da questo partner sul sito del progetto Close.

Da questi strumenti parte la strutturazione degli interventi e degli ausili da utilizzare per rendere didattica la visione di un film e il percorso da seguire per insegnare agli allievi come costruire un filmato. Gli strumenti sono stati realizzati dalle esperte Paola Paoli e Maresa D’Arcangelo (si occupano di Cinema da più di 40 anni) e da Silvia Lelli antropologa, pedagogista e documentarista. Essi sono pensati per costruire un sistema di lavoro partecipativo. ed orientare gli-le insegnanti sulla preparazione all’analisi dei film, così da creare spettatori attivi (fase 1) e capacità della classe di produrre un audiovisivo (fase 2).

Prima fase del progetto

Partendo dalla considerazione che manca a scuola l’apprendimento attraverso le immagini, oggi modalità quotidiana di impatto nella vita extrascolastica dei giovani, si è osservato che essi usano l’audiovisuale in maniera autogestita, non essendo spesso in grado di decriptare messaggi razzisti, sessisti, classisti, negazionisti che, per essere interpretati, hanno bisogno di una profonda conoscenza storica o scientifica.

I relatori del Progetto hanno deciso di introdurre a scuola una lista di film di spessore corredati da una scheda con dati che facilitino la visione della classe, seguita da discussione sui contenuti e sui messaggi veicolati dalle immagini. I linguaggi visivi di alcuni film danno informazioni su messaggi nascosti in film, video e immagini. Le schede e la discussione danno linee guida per sviluppare la ricerca di informazioni corrette attraverso l’affinamento di una lettura critica che mette in luce i veri argomenti trattati, accrescendo la qualità delle informazioni.

Le schede dei primi 10 film sono state create da Laboratorio Immagine Donna- Firenze. Esse contengono dati e credits del film, profili di attori, registi e produttori, links a trailers del film, critiche, informazioni sulla distribuzione, un suggerimento per la key word da ricercare per definire sinteticamente il tipo di film.

Per la durata, tre anni, del progetto Close, gli strumenti saranno implementati dai partner e resteranno online a disposizione di insegnanti ed educatori che, pur non avendo avuto un training in presenza, potranno utilizzarli gratuitamente.

Seconda parte del progetto

Dopo aver familiarizzato, nella prima fase, con un cinema ‘di qualità’ – pratica oggi alquanto saltuaria – gli studenti passano con la guida degli insegnanti, alla pratica nel CinemaLab, spazio creato per costruire i mezzi con cui realizzare i propri video o filmati - documentari o fiction, interviste o film descrittivi muti - su temi socialmente importanti da essi stessi scelti. Si creano, con i mezzi a disposizione, piccole troupe cinematografiche distribuendo i ruoli fra i compagni di classe.

Ogni sceneggiatura sarà scritta dialogando con tutta la troupe, ed essendo pronti a fare cambiamenti all’aumentare dell’esperienza nel girare le scene. Si mette in luce in questo modo quello che si impara e si sta creando, e si migliorano le relazioni nel gruppo classe e anche fra insegnanti e studenti. Fare interviste e dei brevi filmati – documentari o fiction- sull’argomento del video, aiuta a costruire l’opera. Molta attenzione sarà data all’audio, soprattutto perché la maggioranza delle scuole non è attrezzata con strumenti professionali. Fortunatamente per il video ognuno può utilizzare il proprio cellulare.

Il progetto si chiuderà nel Novembre 2025, con l’evento speciale finale durante la prossima edizione del Festival Cinema e Donne, in cui saranno mostrati al pubblico i video prodotti dai partecipanti nei CinemaLab.

In questa fase infatti sono previsti proprio la diffusione e l’uso degli strumenti gratuiti prodotti dal progetto, cioè: elenco di film internazionali di qualità consigliati per un lavoro educativo inclusivo, schede didattiche dei film, kinokit, e-book, guidelines per l’analisi dei film e per creare materiale da utilizzare nel Cinemalab. Questi strumenti sono già disponibili gratuitamente sul sito del progetto. Attraverso i nomi dei partner che hanno collaborato alla redazione delle varie parti del Progetto, si può comunicare sui loro Social, scambiando informazioni e diffondendo questa opportunità di nuovo insegnamento a chi non la conosce.

Si fa notare la potenzialità di un metodo che utilizza new social media e scambi on line fra partner e fra fruitori del progetto. I risultati sono raggiungibili con grande rapidità se si coltiva la condivisione, abolendo un atteggiamento competitivo ad ogni livello del progetto.