L'attacco dell'Iran contro Israele ha avuto inizio con il lancio di numerosi droni dal territorio iraniano, diretti a colpire obiettivi di importanza strategica all'interno dello Stato Ebraico. Questa notizia è stata confermata dalla Casa Bianca, che ha informato prontamente il Presidente Joe Biden sull'attacco imminente, previsto entro poche ore e nel cuore della notte, contrariamente a quanto precedentemente riportato online. Washington ha sottolineato che l'attacco dell'Iran contro Israele si svilupperà nell'arco di diverse ore, ribadendo il forte sostegno degli Stati Uniti alla sicurezza di Israele e la determinazione nel difendere il paese dalle minacce provenienti dall'Iran.
Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha tranquillizzato la nazione con un breve messaggio, evidenziando le capacità di difesa del paese e sottolineando la preparazione di Israele per affrontare un eventuale attacco diretto da parte dell'Iran. L'attacco dell'Iran era stato previsto dagli esperti dopo il bombardamento dell'ambasciata iraniana a Damasco, in Siria, avvenuto il 1° aprile 2024, che ha innescato l'escalation delle tensioni.
L'escalation recente è stata la conseguenza di speculazioni continue tra gli esperti, spostando l'attenzione dal 'se' al 'quando' e 'come' l'Iran avrebbe attaccato Tel Aviv. Ora abbiamo risposte a queste domande. Come temuto dagli esperti, l'Iran ha scelto di attaccare Israele con un'azione coordinata, utilizzando numerosi droni e missili per colpire obiettivi sensibili all'interno dello Stato Ebraico, potenzialmente entro poche ore dall'inizio dell'assalto.
Le conseguenze di un attacco iraniano contro Israele sono state a lungo motivo di preoccupazione. Israele ha costantemente attribuito l'attacco dell'7 ottobre all'influenza iraniana, citando il legame tra Hamas e Teheran. Nonostante le minacce di intervento diretto, l'Iran ha finora evitato di oltrepassare i confini, almeno fino agli eventi recenti, compresi quelli del 1 aprile.
È fondamentale non sottovalutare le minacce della nona potenza militare al mondo. Tuttavia, in caso di attacco iraniano, Israele potrebbe beneficiarne inizialmente. Con la protezione del Dome di Ferro, Israele potrebbe ridurre al minimo i danni collaterali e potenzialmente recuperare il sostegno incrollabile degli Stati Uniti, che in passato hanno messo in guardia Netanyahu dall'attaccare Rafah. In questa situazione, Israele potrebbe ottenere l'approvazione per perseguire i suoi obiettivi, compiendo azioni di grande portata come la distruzione di Gaza e il proseguimento di un genocidio senza ostacoli. Inoltre, altre fazioni come le milizie al-Quds in Siria e in Iraq potrebbero essere attivate, insieme alle milizie sciite e alla loro alleanza con la Russia, il cui sostegno è cruciale per il mantenimento del potere di Bashar al-Assad in Siria.
Di fronte a un attacco diretto da Teheran, Israele risponderà senza esitazione:
Chiunque ci danneggi, noi risponderemo. Ci difenderemo da qualsiasi minaccia con fermezza e determinazione.
Questa è stata la retorica bellicosa del premier israeliano poco dopo il primo attacco. Una reazione di Israele potrebbe portare a un'escalation senza precedenti del conflitto, con conseguenze che potrebbero arrivare fino a una guerra su scala globale.
Le informazioni sull'attacco iraniano sono giunte intorno alle 22:30 italiane attraverso fonti di intelligence e diplomatiche, mentre l'aereo del presidente Netanyahu decollava per una destinazione sconosciuta. Non è chiaro se il primo ministro fosse a bordo. Poco prima, era stato riferito che il capo del governo israeliano si era rifugiato in un bunker a Gerusalemme insieme alla moglie, presso la residenza di un imprenditore americano che aveva fortificato la sua villa.
Le Guardie Rivoluzionarie iraniane hanno dichiarato in risposta all'attacco israeliano alle forze militari iraniane che l'Iran ha lanciato un attacco contro Israele nelle prime ore di domenica. Questo è stato presentato come una punizione per l'attacco iraniano alla sede consolare a Damasco, parte dell'operazione Vadeh Sadegh (vera promessa).
Il premier israeliano ha dichiarato che Israele si è preparato a lungo a un possibile attacco diretto da parte dell'Iran. I sistemi di difesa sono stati schierati e Israele è pronto ad affrontare qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco. Ha inoltre espresso apprezzamento per il sostegno degli Stati Uniti, della Gran Bretagna, della Francia e di molti altri paesi.
L'aggravarsi della situazione è stato confermato da una notizia proveniente da Washington. Il presidente Joe Biden ha improvvisamente cambiato programma, lasciando la sua residenza nel Delaware, dove era diretto per il fine settimana, e facendo ritorno alla Casa Bianca per partecipare a "consultazioni urgenti" sulla crisi in Medio Oriente. Pochi ore prima, la portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale americana, Adrienne Watson, ha condannato fermamente il sequestro da parte dell'Iran della nave Msc Aires in acque internazionali, chiedendone il rilascio immediato e specificando che l'equipaggio è composto da cittadini indiani, filippini, pachistani, russi ed estoni.
Il primo aprile, Tel Aviv ha attaccato il consolato iraniano a Damasco, causando la morte di sette Guardiani della Rivoluzione, tra cui due alti comandanti. Il presidente americano ha dichiarato di aspettarsi una rappresaglia iraniana "prima, piuttosto che dopo", avvertendo Teheran di non farlo. Il portavoce militare di Israele, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha avvertito che l'Iran dovrà affrontare le conseguenze se deciderà di peggiorare ulteriormente la situazione.
Dopo la prima serie di circa 500 droni, è iniziata la seconda ondata di velivoli senza pilota iraniani, noti come Shaed, già utilizzati dalla Russia contro l'Ucraina. Questi apparecchi sono progettati come kamikaze, destinati a lanciarsi lungo traiettorie suicide. I radar militari hanno anche rilevato la traiettoria ipersonica del primo gruppo di missili destinati a penetrare lo spazio aereo israeliano, mentre i droni tengono impegnata la contraerea nota come Iron Dome, famosa per la sua efficienza, ma che difficilmente ha affrontato un attacco di tale portata nella storia recente.
Almeno quattro caccia americani e due francesi sono decollati dopo l'attacco lanciato dall'Iran. Gli F18 statunitensi, secondo fonti d'intelligence della NATO, sarebbero decollati dalla portaerei Eisenhower situata nella parte settentrionale del Mar Rosso e diretta verso il canale di Suez. La Eisenhower, scortata da una squadriglia navale, può fornire copertura anche al sud di Israele, nel Mar Rosso, lungo le coste di Eilat, una delle regioni dove si stanno dirigendo alcune decine di droni. Il ministro della Difesa dell'Iran ha minacciato qualsiasi Paese che permetta ad Israele di reagire contro l'Iran.
Nel frattempo, gli Hezbollah libanesi, sostenuti dall'Iran, hanno annunciato di aver lanciato razzi verso le alture del Golan occupate da Israele. Tel Aviv si trova a fronteggiare un attacco senza precedenti: droni, missili, artiglieria, razzi. Nessuno sa quanto a lungo potranno reggere le difese israeliane, una preoccupazione affrontata nella Situation Room della Casa Bianca, dove il presidente Joe Biden e il suo team per la sicurezza nazionale stanno valutando la situazione. Presenti anche il capo del Pentagono Lloyd Austin, il segretario di Stato Antony Blinken e la vicepresidente Kamala Harris collegata via video.
Il 99% dei missili e droni lanciati contro Israele è stato intercettato, secondo una fonte delle Forze di Difesa Israeliane. Circa 150 missili sono stati lanciati verso Israele in due ondate. I media statali iraniani affermano che l'attacco lanciato contro Israele ha inflitto duri colpi alla base aerea del Negev, colpita da missili balistici Kheibar. Le forze statunitensi non sono state prese di mira nell'attacco, confermano fonti della Difesa alla CNN, precisando di non avere notizie di soldati americani feriti.
In attesa di un bilancio ufficiale, il servizio di ambulanze di Magen David Adom afferma che i suoi medici stanno curando un bambino di dieci anni nel sud di Israele che è stato ferito da schegge in seguito all'intercettazione di un drone iraniano nell'area. Il bambino, originario di una città beduina vicino ad Arad, sarebbe in gravi condizioni ed è stato trasportato all'ospedale Soroka di Beersheba. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha espresso preoccupazione per l'attacco e le sue possibili conseguenze. Antonio Guterrez afferma:
Condanno fermamente la grave escalation rappresentata dall'attacco su larga scala lanciato contro Israele dall'Iran.
E ancora:
Chiedo la cessazione immediata di queste ostilità. La regione e il mondo non possono permettersi un'altra guerra.