XIII Secolo, Paesi Bassi. Nell’Olanda Settentrionale, lungo il fiume Amstel, lo sciabordio delle botter olandesi e il brusio dei pescatori gettano le basi per il villaggio lungofiume, ai piedi di una diga. Da lì i primi passi verso quella che sarebbe poi diventata, ai giorni nostri, una delle mete più visitate al mondo, Amsterdam.

Nella storia antica e medievale gli olandesi erano rinomati per le loro straordinarie capacità marittime, abili pescatori che per secoli hanno dominato e controllato i flussi marittimi. Nati come commercianti locali, le prime relazioni con comunità limitrofe, come quelle tedesche, sino ad espandersi con le loro galee e fluyt (tipica imbarcazione mercantile olandese) arrivando a colonizzare nelle Indie orientali e nelle Americhe. Amsterdam, anno dopo anno, diventa punto cardine di questo commercio.

Città frutto di desiderio per la Corona Spagnola, grazie alla sua posizione strategica nel Mare del Nord, raggiunge la sua indipendenza nel XVI secolo ove instaura la libertà di religione. Città cattolica sotto il dominio spagnolo, fortemente influenzata dalla Riforma Protestante che mette in discussione punti cardini dando vita ad una rivoluzione religiosa. Quest’ultima appena citata ha avuto un impatto così forte ad Amsterdam che merita qualche riga di spiegazione narrativa a riguardo.

L’impronta della Riforma Protestante è così profonda da essere visibile ancora oggi nella capitale olandese. Se per la religione cristiana cattolica fu impensabile occupare o rivoluzionare una chiesa sconsacrata, non più in uso, per la nicchia protestante fu una reale occasione per poter incrementare il commercio già vivo in città. Gli olandesi sono da sempre conosciuti come abili fiutatori di affari, trasformare ex luoghi di culto in reali attività commerciali ha generato maggior possibilità di guadagno ed opportunità di lavoro. Molti sono gli edifici presenti sotto ristoranti, bar, luoghi di ritrovo, ove un tempo sorgevano luoghi di professione religiosa.

Il diciassettesimo secolo fu il periodo di maggior splendore per la città di Amsterdam, lo sviluppo marittimo sopracitato ha generato un fiorente commercio che ha favorito l’espansione territoriale urbana, creando una fitta ragnatela che si tesse lungo i canali del fiume. In questo periodo la città raggiunse una grande fama in ambito artistico, culturale, letterario, commerciale, scientifico. Da Rembrandt (a lui dedicata anche una piazza in onore) con i suoi disegni e la sua pittura fino a Huygens, inventore dell’orologio a pendolo, sono due fra le più famose menti brillanti di quel periodo.

Piazza Dam è il cuore pulsante, da qui le prime basi per la nascita della città. Un tempo sede del commercio cittadino e sede politica e commerciale, oggi rappresenta la piazza centrale e ospita il Palazzo Reale, sede della famiglia reale in occasioni di ricorrenze o festività nazionali. Di fronte al Palazzo Reale sorge il Monumento dedicato ai caduti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Oude Kerk, Nieuwe Kerk e Westerkerk sono tre fra le più importanti chiese della capitale olandese e sono il simbolo dell’impronta protestante e poi cattolica da parte della comunità olandese. Tutte e tre sono erette in punti diversi della città e attorno a loro nascono quartieri e realtà diverse fra loro: è attorno all’Oude Kerk che sorge e si sviluppa il Red Light District, celebre quartiere turistico definito “free-law” per la forte sponsorizzazione delle vetrine a luci rossi e i locali a sfondo sessuale; due canali oltre la chiesa si sviluppa la Chinatown di Amsterdam dove è presente la più grande comunità asiatica della città. La seconda, Nieuwe Kerk, sorge nel centro città, al lato di piazza Dam. La terza, Westerkerk, costeggia il Singel (uno dei canali più famosi della città), abbracciando uno dei musei più simbolici della città, ovvero la Casa di Anna Frank, ultima dimora prima della cattura e successiva morte; al lato della Chiesa è possibile ammirare il monumento eretto ad Anna Frank.

Proprio lungo il Singel ci si può imbattere in due curiosità della città: la prima è la Poezenboot, ovvero “la barca dei gatti” così chiamata poichè adibita esclusivamente per far “pernottare” i gatti della città (dotata di cibo e lettiere per ogni tipologia); la seconda, non per importanza, è l’Oude Hoogstraat, ovvero la casa più stretta di Amsterdam! Due metri di larghezza e poco più di cinque di profondità, rientra nella cerchia delle “case storte” della città, particolarità attribuita ad essa e visibile agli occhi di tutti.

I canali, che rappresentano le vene e le arterie di questa struttura, si ramificano per tutta la Capitale ed offrono un punto di vista diverso, dando la possibilità a milioni di turisti di godersi viaggi in barca e traghetti lungo quelli che un tempo erano i principali flussi di commercio per la roccaforte olandese. Amsterdam, città di marinai un tempo con la capacità camaleontica di adattarsi ai secoli a venire, ad un’industria e un commercio in continuo cambiamento, sfruttando i suoi punti di forza riuscendo a creare un turismo fiorente, che cresce anno dopo anno.

In passato città bohémien, casa di artisti indipendenti e spiriti liberi che lasciarono la loro impronta nello Jordaan, oggi quartiere trendy ove pullulano negozi, boutique, pub e café caratteristici e ristoranti chic. Qui è possibile visitare il Museo del formaggio, prodotto fieramente tipico dei Paesi Bassi, e il Museo dei Tulipani, fiore simbolo del Paese. Qui è possibile respirare due correnti d’aria che si uniscono, una malinconica dei vecchi tempi e una moderna di rivalutazione ambientale.

Amsterdam-Noord è l’esempio di quanto detto sopra. Un tempo punto commerciale e marittimo delle navigazioni olandesi, oggi fortemente rivalutata dal punto di vista artistico ove è possibile ammirare la Street Art e i locali a tema, trasformando quelli che un tempo erano edifici commerciali e depositi marittimi in bar e ristoranti caratteristici. Qui è possibile visitare lo Straat Museum, il museo di arte di strada moderna e contemporanea più grande del Paese.

Da molti definita una città con “luci ed ombre”, Amsterdam è in grado di offrire al suo pubblico l’idea "evoluzionistica" di una città nordica, diversa dal solito Nord Europa. Strutturalmente architettonica, vi si respira un'aria moderna, un vento che porta a sé innovazione ma che conserva tradizione allo stesso tempo. Città liberale, giovane e intraprendente, socialmente attiva e funzionale. Le strade non soffocano il verde costeggia i canali, la bicicletta è il simbolo della città ed è il mezzo di trasporto più diffuso e più usato. Poco inferiore ad un milione di abitanti, Amsterdam soffia vento freddo ma offre un posto caldo a chiunque ne voglia scoprire la sua storia, leggere le sue pagine o bere qualcosa di caldo in sua compagnia.